In Austalia ci sono regole molto più restrittive riguardo ai videogame di quanto potremo immaginare.
La loro classificazione ovviamente non è basata sullo standard Europeo PEGI (Pan European Game Information), ma ne hanno uno loro, ovvero l’ OFLC (Office of Film and Literature Classification).
Oltre che per i simboli, i due organi si differenziano soprattutto per la loro funzione: mentre in Italia il PEGI è solo indicativo ed obbligatorio per legge, l’OFLC funge da vero e proprio organo censore.
Per far sì che un videogame venga distribuito in Australia, deve dunque rispettare regole molto rigide, pena la non distribuzione sul territorio, come già successo nel 2003 per Manhunt o come già sappiamo accadrà per Hotline Miami 2: Wrong Number.
Nella Terra dei Canguri tuttavia è stata appena rilascia inavvertitamente una versione retail “incorrettamente classificata” di Saint’s Row IV Re-Elected per PlayStation4.
Quando infatti uscì la versione old-gen nel settembre 2013, l’OFLC decise di non distribuire l’edizione normale, ma ne venne commercializzata una fortemente censurata di contenuti… come al solito quindi.
Purtroppo la felicità dei videogiocatori australiani durerà poco, dato che il distributore ha “caldamente” consigliato i possessori di questa versione di riconsegnarla in negozio per avere un immediato rimborso, avvertendo inoltre che presto saranno distribuite le versioni “rivedute e corrette”.
Cari lettori di VMAG, diteci la verità…s e voi abitaste in Australia e avreste la possibilità di poter giocare all’edizione uncensored di Saints Row IV, portereste indietro la vostra copia?
Inoltre in base a quanto esposto dal nostro MetalMark in questo articolo, credete che una soluzione simile all’ OFLC possa essere attuata anche in Italia?
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