Remedy ha una tradizione per creare giochi che richiedono moltissimo tempo. Come starà andando, quindi, lo sviluppo di Quantum Break, il nuovo titolo della compagnia? A rivelarci qualche dettaglio è Sam Lake, creative director del gioco (nonché faccia di Max Payne), intervistato dal canale YouTube Resero.
Lake afferma che le proporzioni del progetto sono impressionanti, il che spiegherebbe perché ci stanno mettendo così tanto tempo.
Quantum Break è il gioco più grande a cui abbiamo mai lavorato. Il più ambizioso. Il nostro obiettivo è fornire ai giocatori l’esperienza Remedy definitiva, prendendo tutto quello che abbiamo imparato, alzando la posta in gioco, provando a migliorare e, in un certo senso, affrontando di petto nuove sfide.
Il gioco presenta anche delle difficoltà riguardo allo storytelling. Se Max Payne era una storia noir tutto sommato lineare, e in Alan Wake la faccenda si complicava ulteriormente a causa dell’introduzione dell’elemento paranormale, l’introduzione dei viaggi nel tempo in Quantum Break rende tutto più difficile. Fortunatamente, Remedy ha un asso nella manica.
Come tutti sanno, le storie collegate ai viaggi nel tempo sono folli, ti mandano in pappa il cervello. Siamo stati piuttosto fortunati ad avere uno scienziato come consulente. Si tratta di un fisico molto sveglio che ha lavorato al CERN, e insegna all’università. Gli abbiamo spiegato tutte le nostre idee folli e lui ci ha spiegato il punto di vista della fisica moderna. Non abbiamo capito tutto, ma abbiamo preso quello che potevamo e siamo tornati alla tavola da disegno, rifinendo dov’era possibile. La cosa più importante in una storia collegata ai viaggi nel tempo è ideare delle regole e non infrangerle mai. Altrimenti vi mancherà la terra sotto i piedi.
E ce n’è anche per i fan dello scrittore più tormentato della storia dei videogiochi, in tutti i sensi. Sam Lake ha infatti dichiarato che per il momento il sequel di Alan Wake non ha funzionato, ma sicuramente un giorno arriveranno delle novità in questo senso. Aspetteremo fiduciosi.