Final Fantasy VII per la maggior parte dei fan è senza ombra di dubbio il titolo migliore dell’intera serie. L’opera occupa un posto speciale nel cuore di tantissimi utenti poiché, per molti, ha segnato l’inevitabile passaggio dalla vecchia alla nuova tecnologia dei videogame. Per questo, in un certo senso, l’avventura di Cloud e compagni è stata rivoluzionaria, rendendo spettacolari sessioni che, fino a Final Fantasy VI uscito su SNES, erano composte solo da una manciata di pixel. Nella giornata odierna questo epico gioco compie ufficialmente 20 anni, e noi di VMAG cercheremo di omaggiare questa data storica nel migliore dei modi, tentando di far capire cosa ha significato il settimo capitolo per tutti gli appassionati della fantasia finale.
In questo lasso di tempo su Final Fantasy VII sono stati fatti spin-off, prequel e film, adesso manca solo il tanto atteso remake, anche se, nostro malgrado, Square Enix non ha ancora divulgato informazioni. Purtroppo non tutti gli utenti hanno avuto modo di poterci giocare ma, proprio per questo, vi consigliamo di recuperare il videogame nella sua versione PC. Quando uscì nel lontano 1997 il titolo fu rilasciato su ben tre CD, così da mettere ben in chiaro che il quantitativo di ore in game non sarebbe stato esiguo. La trama dell’opera ruota intorno al protagonista Cloud Strife, un mercenario membro di un’organizzazione di ribelli chiamati Avalanche, intenzionata a fermare le malvagie attività della Shinra. Questa azienda prosciugava l’energia del pianeta, che lo portava poi alla morte per mandare avanti ogni tipo di macchinario. I loro esperimenti, in seguito, si spinsero oltre, fino a creare dei veri e propri super soldati, uno tra tutti il leggendario Sephiroth, antagonista principale del gioco e, a parer mio, uno dei migliori villain dell’intera saga.
Cloud inizialmente è un mercenario convinto di essere stato un ex-membro del corpo militare Soldier. Durante l’avventura scoprirà che i suoi ricordi sono stati manipolati, e che la sola forza non basta per essere eroi. Nel corso della storia la sua personalità ha subito un gran numero di cambiamenti, mostrandosi indifferente ed arrogante nei confronti delle persone che sente più vicine. Tutto questo è causato da un’intossicazione da Mako e dalle cellule di Jenova: grazie a questi due elementi è stato possibile implementare nel protagonista i ricordi del suo migliore amico Zack. Dall’altra parte troviamo Sephiroth: quest’ultimo è un’ignara vittima degli esperimenti della Shinra. La sua nascita è dovuta all’iniezione delle già citate cellule all’interno del grembo materno. Senza sospettare mai la verità sulla sua origine, diventa un eccellente soldato al servizio di questa terribile azienda. Cinque anni prima degli avvenimenti narrati in Final Fantasy VII, durante un’ispezione ad un reattore Mako, il nostro antagonista scopre una stanza segreta. Al suo interno trova ricerche e appunti che lo riguardano e i suoi sentimenti saranno il cuore pulsante di tutti gli eventi legati alla trama.
Uno dei modi migliori per rendere omaggio a questo splendido capitolo era mettere a confronto le due personalità più di spicco all’interno della produzione. Porre una di fronte all’altra due individualità così combattute e tormentate, ha fatto alzare il livello della narrazione, così da creare un vero e proprio mondo più vivo che mai. Siamo certi che Square Enix renderà omaggio a questo videogame con un remake di tutto rispetto, anche se la natura episodica di questo nuovo prodotto ha fatto storcere il naso alla maggior parte della community. Non ci resta che aspettare ulteriori novità ma, nel frattempo, tanti auguri Final Fantasy VII.
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