Come forse qualcuno avrà notato, negli ultimi anni Disney non è più la stessa casa cinematografica fondata dal vecchio Walt. La proteiforme roccaforte del topo si è più volte trasfigurata, presentando i suoi molteplici volti su altrettanti generi, con tutti i pro e i contro del caso. Tuttavia Disney non rinuncia ai suoi cavalli di battaglia e certo non abbandona l’immagine di regno dei piccoli. Sempre più spesso vediamo lungometraggi che riprendono la tradizione animata per trasformarla in live action, è il caso de La Bella E La Bestia. La fiaba europea, che è stata già più volte reinterpretata, si ripresenta in chiave moderna con una protagonista di tutto rispetto: Emma Watson. La piccola Hermione infatti, oltre ad essere una delle tre colonne portanti della saga potteriana è anche ambasciatrice ONU e ha debuttato con un discorso sulla parità di genere dichiarandosi schierata a favore delle donne. Chi meglio di lei per riproporre le tanto criticate storie delle principesse? Non si è mai abbastanza femministi per rifiutare il ruolo de “La Bella”.
Here's your exclusive first listen of @EmmaWatson​ singing 'Something There' from Beauty and the Beast. #BeOurGuest pic.twitter.com/AWpcrDmELY
— Beauty and the Beast (@beourguest) December 31, 2016
Ecco quindi che Emma Watson, passata alla Disney (a.k.a. lato oscuro), a sua volta trasfigura e transisce dall’attivismo femminista ai lunghi vestiti e i valzer. Ieri, la pagina ufficiale del film ha rilasciato un brano interpretato dall’attrice britannica che recita una canzone del cartone animato riproposta in questo nuovo film, a ricalcare l’immagine della dolce donzella canterina. Sapete cosa sarebbe davvero femminista? Una Bestia donna con un principino che gli canta la canzoncina, ve lo riuscite a immaginare? L’acquisto della Marvel per il mondo dei Comic-Movie, della Lucasfilm per quello di Star Wars e il continuo espandersi della compagnia hanno già da tempo iniziato a far discutere gli appassionati di cinema che ancora spettegolano sulle immagini controverse nascoste tra i fotogrammi. Chissà dove ancora si estenderanno i tentacoli di Topolino, dopo l’ambasciata dell’ONU solo il cielo.
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