[Gamescom 2016] Dual Universe: l’anteprima di VMAG

Lo spazio, questo sconosciuto… sempre meno ultimamente, visto che tanti titoli si sono riaffacciati verso l’oscuro cielo per scrutare l’orizzonte e grazie alle nuove potenzialità offerte dall’hardware moderno anche raggiungerlo e superarlo. Ci riferiamo a nomi come Elite: Dangerous o il più recente e tanto chiacchierato No Man’s Sky, chi in un verso chi in un altro ci ha portato a viaggiare con la nostra nave spaziale verso altri mondi con tutti i problemi e le avventure del caso. Altri sviluppatori hanno deciso di intraprendere il viaggio e alla Gamescom 2016 ne abbiamo scoperto uno molto interessante, Dual Universe dei francesi di NovaQuark. Per definire il pensiero che ha guidato i programmatori attraverso la creazione basta la parola “ambiziosità”, con il giusto pizzico di follia. Prendete il crafting system di Space Engineers, la possibilità di spostarsi da un pianeta all’altro di No Man’s Sky e racchiudetelo in un MMO alla Eve Online in un universo persistente. Si, è tanta carne sul fuoco. Sarà solo fumo? È ancora molto presto per dirlo, il gioco arriverà in versione completa solamente nel 2018 con una alpha giocabile probabilmente nel corso del 2017.

Dual Universe
Di pianeta in pianeta attraverso tutto l’universo persistente

Anche se ancora agli albori abbiamo potuto apprezzare alcune meccaniche di gioco che fanno ben sperare. Innanzitutto la possibilità di modificare a piacimento sia il terreno di gioco che gli elementi a disposizione per costruire qualsiasi tipo di veicolo. Con il mouse e la mano del nostro alter ego si può editare qualsiasi parte del livello spostando un puntatore della forma che vogliamo modellare, circolare o quadrato ad esempio, facendo apparire nuove forme o estrudendole dal livello, realizzando colline, crateri e ogni tipo di struttura, che sia un’abitazione per noi o una stazione che ospiterà decine di giocatori. Le possibilità di costruzione ci hanno stupito: ci è stata mostrata una stazione orbitante davvero enorme, pari a migliaia di volte la dimensione del giocatore, al cui interno potrebbero aver vita scambi commerciali, rifornimenti, preparazioni al combattimento e tanto altro. Sono infatti molteplici le professioni intraprendibili, inventandone anche di nuove, come il designer di navette per altri, magari diventando famosi in questo ruolo.

Dual Universe
Dal deserto ad una città popolata, perché no?

Una volta costruito il nostro mezzo volante preferito sarà la volta di spiccare il volo e raggiungere nuovi orizzonti. Nell’alpha mostrata abbiamo raggiunto in modo abbastanza semplice (coadiuvati dai comandi della console sviluppatore) un nuovo pianeta e atterratti sulla superficie. L’effetto è simile allo stupore suscitato da No Man’s Sky nei primi trailer simili. È sempre incredibile vedere a cosa le nuove tecnologie ci stanno abituando. Come detto siamo in una fase embrionale e dovrà passarne di polvere tra le stelle prima di capire se nel gameplay finale sarà tutto così fluido, soprattutto perché Dual Universe si prefigge di far giocare tutti contemporaneamente sullo stesso enorme server, con grande interazione (motivo di critica invece per No Man’s Sky).

Dual Universe
Gestire una comunità sarà fondamentale

Ci sarà spazio anche per quest maggiori e minori in evoluzione nell’universo persistente: ci è stato accennato solamente da dove è originato il mondo conosciuto, una specie di artefatto alieno, e ipotizziamo che un branch della quest principale sia scoprire le origini di quanto accaduto. Molto però faranno le imprese dei giocatori stessi una volta che l’universo avrà preso (la loro) forma avanzata, intrecciando le proprie storie con i “mestieri” intrapresi.

Dual Universe
Dual Universe è un titolo assolutamente Hardcore, dedicato agli appassionati

Le tecnologie che NovaQuark sta applicando per raggiugnere un così ambizioso obiettivo sono diverse e complesse. Tenere tutti i giocatori attivi anche in poco spazio è gestito con furbi calcoli divisi in settori dello spazio che si ha intorno, mentre molto è ancora da fare per rendere naturale il livello di dettaglio dinamico nel passaggio tra un pianeta, il successivo da raggiungere e lo spazio nel mezzo. Il tempo c’è, vedremo cosa verrà fuori e terremo Dual Universe monitorato nel tragitto. Per adesso è solo un progetto visionario di sviluppatori intraprendenti, e questo atteggiamento ci piace.

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