Quando escono nuovi titoli indie, intorno ad essi si manifesta un alone di dubbi e perplessità. Alcuni di essi si rivelano delle vere perle videoludiche in grado di emozionare il giocatore grazie anche alle rievocazioni di ricordi d’infanzia, altre sono opere semplici ma ben funzionanti in grado di divertirvi, soprattutto in compagnia degli amici. In questo caso noi di VMAG ci siamo imbattuti in Coffin Dodgers, prodotto da Milky Tea Studios, titolo di corse arcade sui kart. Pur non arrivando a rivaleggiare con gli esponenti del genere più famosi, ad esempio Mario Kart, l’opera multimediale, nel suo piccolo, si presenta come un’intuizione piuttosto originale. Delle volte basta davvero poco per elevare il livello di un progetto. Videogame di dubbia qualità ne esistono molti, ma quelli che sanno divertire con grande ironia sono pochi. Come se la sarà cavata la piccola casa di sviluppo? Andiamolo a scoprire insieme.

La trama sicuramente non ha molto rilievo all’interno del gioco. In Coffin Dodgers vestirete i panni di uno degli abitanti della città di Sunny Pines e, quest’ultima, ospita un gran numero di vecchietti. La Morte verrà a reclamare le anime degli anziani ma, per sua sfortuna, sette di questi non la pensano come lei. In fondo non si è mai troppo vecchi per morire, no? Un lampo di genio folgora le sette anime in pericolo: organizzare un campionato di corse al cardiopalma su kart modificati e sfidare il Triste Mietitore. La vostra vita sarà in pericolo in queste gare, per continuare a sopravvivere dovrete vincere a tutti i costi. Tutto questo, per ovvii motivi, risulta come un pretesto, diviso da alcune brevi cutscene all’inizio e alla fine di ogni sfida, per farvi gareggiare in 13 differenti tracciati, divisi a loro volta in 4 diversi tornei da 3 gare ciascuno, ed una corsa finale molto più impegnativa dove vi giocherete il tutto per tutto.

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La Morte verrà a reclamare le anime degli anziani ma, per sua sfortuna, sette di questi non la pensano come lei. In fondo non si è mai troppo vecchi per morire, no?

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Prima di iniziare a sfrecciare sulle piste dovrete scegliere uno dei sette personaggi disponibili, la scelta sarà solamente dal punto di vista estetico poiché le statistiche sono identiche per tutti i caratteri. Al termine di ogni gara vi sarà dato un compenso in denaro in base al vostro piazzamento. Usare i soldi per potenziare il kart sarà fondamentale per poter primeggiare durante le corse, poiché anche i vostri avversari miglioreranno le prestazioni della loro vettura cercando di darvi filo da torcere. In ogni gara ci saranno quattro giri, il vostro obiettivo sarà quello di non finire nelle ultime posizioni della classifica ad ogni torneo. Se questo succederà, la Morte prenderà la vostra anima mettendo fine alla competizione. L’anziano che si qualificherà per ultimo darà la sua vita in cambio del suo fallimento. Costui, anche se passato a miglior vita, ritornerà in forma di zombie. Durante le gare potrete raccogliere dei power-up da utilizzare per contrastare gli avversari; questi vanno dal classico missile ad un turbo per andare più veloce, da un defibrillatore per rallentare gli avversari ad una chiazza d’olio che farà perdere i potenziamenti ai nemici, ed una esilarante mitraglietta.

Un altro metodo che potrete usufruire per contrastare i nemici sarà l’attacco corpo a corpo, che potrete ovviamente potenziare aumentando la forza ed il raggio d’azione. In questo modo sarete in grado di far cadere gli avversari dai loro kart, così da garantirvi una posizione ed alcuni secondi di vantaggio. I circuiti non sono il massimo della fantasia poiché alcune volte sembrano i medesimi dal punto di vista grafico, ma almeno si differenziano molto in termini di pista. Nonostante i tracciati non siano numerosissimi, 13 sembra essere un numero adeguato nel contesto di quest’opera.

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Un altro metodo che potrete usufruire per contrastare i nemici sarà l’attacco corpo a corpo.

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Ogni percorso risulta divertente e sempre particolare, grazie a cambiamenti come l’orario della gara, la presenza di ostacoli mobili come macchine, una simpatica invasione zombie o la presenza di navicelle UFO in grado di colpirvi e sbalzarvi fuori usando il loro raggio laser. Sarete chiamati ad affrontare un buon numero di situazioni diverse. Queste, in parte, smorzano sensibilmente la ripetitività del titolo, ma questa purtroppo alla lunga porta inevitabilmente ad annoiare un po’. Nonostante che la personalizzazione del veicolo consista nel potenziarlo per tre volte in quattro differenti parametri, potrete migliorare la velocità, l’accelerazione, la tenuta ed il numero di power-up trasportabili. Purtroppo l’estetica del kart di trasporto è ridotta al minimo, potrete solo scegliere il colore e le tre carrozzerie disponibili, ma sarà una scelta obbligata essendo legata al miglioramento della tenuta del veicolo.

Purtroppo, come accennato in precedenza, la ripetitività risulta eccessiva anche perché il titolo non regala un vero e proprio senso di sfida. Per battere i vostri avversari, pur se dotati di kart modificato, basterà semplicemente un po’ di pratica ed un mezzo discreto. La storia principale potrà essere tranquillamente completata in due ore, ed una volta terminata non si ha neanche troppa voglia di rigiocarla. Forse il fattore decisivo è che non esiste una reale distinzione tra i personaggi, ad esclusione della parte del design, che non porta nessuna diversificazione all’interno dell’esperienza. Le modalità extra per giocare in single-player sono davvero esigue; queste si dividono nella classica sfida a tempo, dove dovrete terminare una gara più velocemente possibile, ed una modalità denominata Mondo Aperto. In quest’ultima dovrete semplicemente raccogliere degli oggetti sparsi nella mappa di gioco prima che scada il tempo. Se giocato in compagnia, il titolo potrà tranquillamente offrirvi qualche momento di divertimento. Potrete cimentarvi con un massimo di quattro amici, il tutto in split screen locale. Purtroppo l’opera non dispone di molti contenuti. Tuttavia, considerando la qualità del prodotto finale, è in parte giustificato.

Coffin Dodgers è un gioco che, pur essendo alla lunga estremamente ripetitivo, se giocato in compagnia dei vostri amici vi potrà regalare qualche attimo di divertimento. Il titolo va dritto al sodo tuffandovi in una gara folle e molto caotica. Purtroppo però la scelta di Milky Tea di puntare tutto sulla storia principale, non curando altri contenuti, è stata poco azzeccata. La story mode risulta fiacca e non è in grado di reggere da sola l’intera opera. Tutto questo circondato da scenari dimenticabili e poco originali tra di loro. Lo studio di sviluppo certamente ha provato a creare, nel suo piccolo, un lavoro che potesse far rivivere al giocatore alcune sensazioni dei classici del genere, e questo è avvenuto, ma solo in parte. Sicuramente è servito come esperienza, poiché comunque sono riusciti a progettare un videogame che, pur povero di sostanza, riuscirà lo stesso a regalarvi qualche sorriso grazie alla sua sottile ironia.