The Park: la recensione di VMAG

Le avventure grafiche sono dei titoli molto curiosi da recensire, poichรฉ, nel complesso, riescono a suscitare nel giocatore un intero turbinio di emozioni. In questo caso ne ho provate tante che vanno dall’agitazioneย alla tensione, dallโ€™angoscia ai dubbi che si vengono a creare durante lโ€™esperienza. Quando un gioco tenta di veicolare lโ€™utente allโ€™interno di un percorso narrativo, i primi collegamenti che vengono in mente si fanno ad opere multimediali come Heavy Rain o Life is Strange, giusto ย per citarne alcune. Questi videogame cercano di immedesimare nelle loro storie le persone, con il risultato di un coinvolgimento a 360 gradi che, pur senza una particolare meccanica nel gameplay, riescono a risultare al passo coi tempi senza mai entrare nel banale. Questa volta รจ il turno di The Park, videogame horror sviluppato da Funcom. Come se la sarร  cavata il giovane studio di sviluppo indipendente? Andiamolo a scoprire subito.

The Park narra la storia di un parco maledetto e di una madre disperata. Lorraine, la protagonista del gioco, รจ una mamma single che deve ritrovare Callum, suo figlio scomparso dopo essere scappato in un parco di divertimenti, chiamato Atlantic Island Park, proprio poco prima della chiusura, per cercare il suo orsacchiotto dimenticato.ย Anche se a volte Lorraine puรฒ sentire la voce del bambino, che vi farร  da guida durante lโ€™avventura, la giovane madre non รจ in grado di localizzarlo.

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Tutto quello che esplorerete farร  parte di un incubo segnato da tragedie.

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La prima cosa che dovrete fare รจ spegnere la luce e mettervi le cuffie per ottimizzare al meglio lโ€™immedesimazione allโ€™esperienza, iniziare poi a giocare percorrendo lentamente le scale mobili che portano al parco, e vedere come questโ€™ultimo si trasforma. La notte cala, ed i segreti celati cominciano ad essere sempre piรน chiari, il vostro personaggio troverร  delle note e volantini che alludono ad un passato inquietante. Tutto quello che esplorerete farร  parte di un incubo segnato da tragedie. Molto spesso non capirete dove vi state trovando o cosa sta accadendo intorno a voi, con il risultato di un horror psicologico ai limiti del reale.

the park
Questo edificio incute parecchio timore.

Funcom ha creato un’avventura lunga appena un paio d’ore, incentrata totalmente sulla dimensione psicologica della protagonista. Durante l’esperienza sarete interamente guidati andando di giostra in giostra; il tutto sarร  arricchito da elementi narrativi ambientali come giornali o lettere, che vanno a costituire un insieme di informazioni utili a raccontare una terribile storia fatta di orribili incidenti e morti misteriose. La parte narrativa non รจ messa assolutamente in secondo piano, con Lorraine che, in piรน di un occasione, non perderร  tempo a condividere i suoi pensieri con voi, facendovi entrare ancora di piรน nella mente del personaggio.

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La parte narrativa non รจ messa assolutamente in secondo piano, con Lorraine che non perderร  tempo a condividere i suoi pensieri con voi.

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La voce della protagonista cambia in base allโ€™azione che state svolgendo. In alcuni casi sarร  decisa, in altri tremerร  o sarร  totalmente terrorizzata, quello che conta รจ che lโ€™uso di un particolare tono farร  si che il giocatore si trovi ancora piรน coinvolto in un determinato momento. Nelle sue esternazioni riconosciamo la paura di non ritrovare suo figlio, il bisogno di fuggire da questo incubo e, talvolta, qualche battuta per allentare la tensione.

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Cosa starร  facendo Lorraine?

Il piccolo Callum sarร  sempre ad un passo da voi, ma non riuscirete mai a raggiungerlo ed, in tutto questo, sarete fortemente braccati da unโ€™oscura presenza demoniaca. Progredendo nellโ€™avventura la luciditร  di Lorraine andrร  sempre piรน a svanire, lasciando spazio alla follia che la sua mente tiene nascosta. Il fattore psicologico รจ la vera spina dorsale dellโ€™intera produzione, poichรฉ essa non punta a grandi colpi di scena o sorprese incredibili, ma si limita ad utilizzare alcune sequenze o effetti scenici per tenere alta la tensione.

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Il fattore psicologico รจ la vera spina dorsale dellโ€™intera produzione.

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La narrazione che vi accompagnerร  avrร  toni decisamente cupi e maturi, che vi terranno incollati allo schermo fino alla fine del gioco. Lโ€™opera multimediale non sfrutta un vero e proprio gameplay, poichรฉ questโ€™ultimo si limita a correre, camminare, raccogliere, esaminare oggetti e lโ€™uso della voce, mediante il tasto cerchio, per richiamare Callum. Trattandosi di un parco divertimenti salirete su varie giostre, dalle montagne russe alla ruota panoramica, essendo parti integranti della storia, ed ogni volta che le userete svelerete nuovi segreti ed apprenderete misteri sconosciuti.

Le ambientazioni sembrano ben caratterizzate.
Le ambientazioni sembrano ben caratterizzate.

Il doppiaggio รจ sicuramente di altissimo livello e non ci stupisce assolutamente vista l’importanza che ricopre la voce nel titolo.ย La possibilitร  di chiamare Callum e di sentirlo rispondere senza poterlo raggiungere gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della trama e della tensione, che va sempre in crescendo ad un ritmo costante.ย Lโ€™atmosfera passa anche attraverso i suoni: rumori distorti, effetti che danno voce ad oggetti, ombre che incutono timore e pupazzi dallo sguardo assassino che vanno ad arricchire un comparto audio il quale, pur privo di una vera e propria colonna sonora, risulta decisamente curato. Lo stesso vale, in parte, per il comparto visivo il cui stile si basa su quello dei parchi dei divertimenti d’epoca, caratterizzato da unโ€™ambientazione lontana dalle attrazioni tecnologiche tipiche delle strutture piรน moderne. Inseguendo Callum per l’Atlantic Island Park vi troverete di fronte a giochi dโ€™ombre, fiabe narrate in posti davvero oscuri e sagome a molla pronte a scattare per farvi sobbalzare dalla sedia. Purtroppo i personaggi ed i dettagli non sono curati nella medesima maniera, andando a smorzare leggermente il comparto tecnico dellโ€™opera. Questo perรฒ, chiudendo un occhio, non incide piรน di tanto nella resa finale del titolo, poichรฉ lโ€™opera resta godibile fino in fondo senza problemi.

In conclusione ci troviamo davanti ad un titolo di ottima fattura ma, a causa di un comparto tecnico non ottimale e la scarsa longevitร  dellโ€™opera, non brilla certo di originalitร . Quella che vi troverete ad affrontare sarร  una gita al lunapark che, salvo alcuni casi, non provoca una vera e propria paura in quanto si limita a mantenere solamente in tensione costante il giocatore. Per gli amanti dellโ€™horror comunque รจ da provare, anche se la barriera della lingua puรฒ essere un ostacolo difficilmente superabile per chi non masticasse bene lโ€™inglese, poichรฉ il gioco รจ totalmente in lingua originale e questo fa si che la trama non scorra in maniera fluida. Tuttavia The Park รจ unโ€™opera coraggiosa che tenta, nel suo piccolo, un nuovo approccio verso le avventure grafiche. Siamo certi che in futuro la casa di sviluppo riuscirร  a fare ancora meglio.

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