In un panorama videoludico interamente indirizzato nei confronti di titoli multiplayer competitivi e giochi basati profondamente sulla condivisione online, non sorprende che il genere dei Party Game, in particolare offline, sia praticamente scomparso dai radar. Di certo non è casuale: infatti il su detto genere è una tipologia di gioco alquanto curiosa. Se da un lato garantisce grande divertimento in compagnia di amici e parenti, grazie ad un gameplay interamente volto alla creazione di sfide utili a coinvolgere emotivamente i giocatori, dall’altro ha un enorme controindicazione, ovvero il fatto di essere costretti a svolgere sempre le medesime azioni, portando facilmente all’abbandono della produzione, soprattutto se ci fermiamo a riflettere al target di riferimento, ossia i casual gamers. Siete curiosi di capire se Abraca – Imagic Games sia riuscito a sventare la fatidica trappola? Scopriamolo insieme.

In linea con la maggior parte dei Party Game, Abraca – Imagic Games non presenta una modalità storia; infatti il nostro unico obbiettivo nel titolo sarà quello di divertirci in compagnia, incentrando totalmente l’esperienza sul gameplay. Il gioco è un platform bidimensionale a scorrimento laterale, e Ankama Games, software house francese sviluppatrice del titolo particolarmente celebre per la realizzazione di MMORPG, ha ideato ben tre modalità nelle quali far immergere player desiderosi di competizione: Corsa, Arena e Sfida, tutte immediatamente fruibili già dal nostro iniziale accesso in game. Esse risulteranno le uniche opzioni di gioco presenti nel titolo, perfette per essere completate da gruppi di amici volenterosi di sfidarsi mediante lo svolgimento di strampalati compiti, portati a termine essendo immersi in delle location dal forte impatto visivo.

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L’elemento peculiare del titolo risiede nella selezione dell’alter-ego da utilizzare, in quanto si dovrà scegliere per forza di cose una coppia di personaggi.

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La prima modalità è, senza ombra di dubbio, la tipologia di gioco maggiormente longeva oltre che la migliore da testare in compagnia: in essa potremo interpretare bizzarri personaggi direttamente presi dalle celeberrime fiabe ascoltate milioni di volte da bambini, incredibilmente riconoscibili nonostante qualche ovvio ritocco al look, reso decisamente accattivante. Difatti, un elemento peculiare del titolo risiede nella selezione dell’alter-ego da utilizzare, in quanto si dovrà scegliere per forza di cose una coppia, perfettamente adatto alle due fasi caratteristiche della modalità Corsa. Gli abbinamenti saranno composti da Cappuccetto Rosso, presentata in versione particolarmente dark, e il Lupo Cattivo, gli iconici Hansel e Gretel, la Regina delle Nevi e il fantomatico Yety, Perlina e il Principe Azzurro, e infine Abraca e Don Chisciotte.

Nella prima fase l’obiettivo principale dei gamers sarà quello di affrontare, utilizzando esclusivamente il membro maschile della squadra, varie sezioni platform, intervallate da guerrieri nemici e situazioni in cui viene richiesto tempismo per passare indenni alla porzione di gioco successiva, con l’intento di portare in salvo le principesse misteriosamente chiuse in una scatola. Purtroppo, tutto ciò sarà scandito da un limite di tempo ben visibile, che attesterà i secondi rimasti prima della trasformazione in ranocchio, stratagemma utilizzato dagli sviluppatori per non permettere di arrivare troppo velocemente alla fine del percorso.

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Il combat system della produzione sarà contraddistinto da schivate veloci, scatti improvvisi, barriere utili per proteggersi dai colpi inaspettati e un’abilità speciale unica per ogni singolo personaggio.

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Chiaramente, durante il viaggio, dovremo combattere contro dei nemici, che potranno essere sconfitti lottando con le bizzarre armi possedute dai protagonisti, tutte diverse tra loro, seppur identiche negli attacchi. Oltre a ciò, il combat system della produzione sarà contraddistinto da schivate veloci, scatti improvvisi, barriere utili per proteggersi dai colpi inaspettati e un’abilità speciale unica per ogni singolo personaggio. Il principe, ad esempio, potrà lanciare rose talmente veloci da ferire gli avversari, la perfida Cappuccetto Rosso bombe esplosive ed infine Gretel scaglierà il proprio bastoncino di zucchero come fosse un boomerang. Concludendo, l’ultimo strumento in possesso dai prodi guerrieri, sarà la possibilità di usufruire di un fedele fantasmino che seguirà ogni vostro movimento. Infatti, grazie al proprio intervento, potrete prendere possesso del corpo degli avversari bloccandoli completamente, facilitandoci incredibilmente il passaggio. La prima fase verrà completata soltanto dopo che entrambi i giocatori avranno portato a termine il proprio tragitto nei secondi a disposizione, chiaramente con l’intento di percorrere più strada rispetto all’antagonista.

Una volta giunta a termine la su detta porzione incomincerà la seconda parte della modalità: ovvero la sfida tra principesse. In questo caso, a seconda della durata del match, le damigelle si sfideranno dovendo completare, in maniera del tutto casuale, dei particolari compiti richiesti: ad esempio, proteggere e conservare per il maggior tempo possibile una corona, rimanere l’ultima sopravvissuta nell’arena, raccogliere quanti più omini di pan zenzero possibili e raccattare il miglior numero di monete, tutto questo potendo chiaramente contrastare l’avversario a colpi di bastonate o mazzate.

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Il ciclo si ripeterà fino a quando non avrete attraversato tutto il mondo, poiché, alla fine di esso, sarà presente un temibile boss.

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Dopo aver completato anche la seconda fase, il ciclo si ripeterà fino a quando non avrete attraversato tutto il mondo; alla fine di esso, sarà presente un temibile boss, diverso per ognuna delle 5 aree, che, una volta ucciso, vi permetterà di ottenere la chiave per liberare le dolci donzelle. Purtroppo proprio qui iniziano i problemi: infatti vi è una scarsità piuttosto evidente di contenuti e solo una manciata di mondi per la modalità di gioco principale, che dovrebbe rappresentare la colonna portante della produzione. La preoccupazione risiede nel fatto che dovranno essere eseguite sempre le stesse azioni, e quantomeno una maggiore diversificazione degli ambienti avrebbe potuto diminuire nettamente la noia che, sfortunatamente, sopraggiunge presto.

So cosa state pensando: ci sono ancora due modalità da poter sfruttare no? Eh, disgraziatamente, l’Arena, così nominata la seconda tipologia di gioco, non è altro che la fase delle principesse senza l’intera sezione dei cavalieri, quindi, in sostanza, soltanto combattimento a seconda del tipo di competizioni su citate. Davvero troppo poco per pensare di intrattenere a lungo; per non parlare delle location utilizzabili come teatro della lotta, appena sei. Infine, a completare il ventaglio delle tre possibilità disponibili, è presente l’opzione Sfida, unica modalità di gioco attuabile in single-player. Essa, sostanzialmente, sarà contraddistinta da tre differenti sezioni: Sfida della Principessa, caratterizzata dall’obbligo di colpire dei bersagli nel minor tempo possibile, ottenendo, come premio per la rapidità con cui si conclude l’incarico, delle corone, fino ad un massimo di tre. Sfida del Principe, in cui dovrete portare a termine vari segmenti platform dalla crescente difficoltà, e Sfida della Difesa, nella quale, utilizzando il fantasma, dovrete possedere i nemici e colpire i bersagli mediante l’utilizzo delle loro bocche da fuoco. Molto probabilmente è qui che il titolo offre il lato migliore, in quanto obbliga l’utente a riflettere accuratamente su come agire, crearsi una strategia, e ottenere il premio maggiore. Su un aspetto il gioco è assolutamente ineccepibile: il comparto tecnico. La grafica di Abraca è semplicemente stupenda, contraddistinta da uno stile per larghi tratti minimal unito a colori vividi e sgargianti. Per non parlare della direzione artistica dei pochi mondi presenti, davvero tutti ben realizzati, e ognuno caratterizzato da elementi peculiari. Infatti, ad esempio, Il Castello del Drago sarà composto da imponenti muraglie realizzate da tinte luminose, Le Rovine del Fagiolo impreziosite da una folta vegetazione e La Palude Appiccicosa addirittura caratterizzata da un enorme rana che vi spedirà all’interno delle proprie colorate interiora.

In Conclusione, Abraca – Imagic Games è un titolo che se giocato in compagnia è in grado di garantire momenti di divertimento e spensieratezza, soprattutto se condiviso con quattro gamers. Infatti le buone sezioni di platforming unite ad un comparto tecnico luminoso ed intenso, conferiscono agli utenti ottime sensazioni sia visivamente che sotto il profilo della giocabilità. I problemi principali risiedono essenzialmente nello scarso ventaglio contenutistico proposto e da una costante ripetizione delle medesime azioni, che purtroppo non spingono sufficientemente il giocatore a proseguire nell’avventura. È un vero peccato, perché la produzione è caratterizzata da ottimi elementi di base, tanto graficamente quanto nel gameplay, sarebbe stato sufficiente approfondire leggermente il combat system e fornire maggiore contenuti agli acquirenti. Per tutti gli amanti dei Party Game, specificatamente offline, è comunque da provare.