Il 2015 per Xbox One è stato un anno ricco di importanti esclusive che, pur non riuscendo nell’utopica possibilità di avvicinare significativamente la console ammiraglia di Sony, hanno proiettato la piattaforma della casa di Radmon, almeno, leader indiscussa per quel che concerne titoli first party di valore. Infatti, giochi del calibro di Forza Motorsport 6, Halo 5: Guardians e Rise of The Tomb Raider, seppur esclusiva temporanea, sono stati in grado di far recuperare terreno nei confronti di PlayStation 4, avente in cantiere solamente Uncharted: The Nathan Drake Collection. Purtroppo gli stessi elogi non sembrano essere pronunciabili per l’anno in corso: dopo il rinvio al 2017 di Scalebound, titolo maggiormente atteso per tutti i possessori di Xbox One, un’altra notizia non molto confortante ha coinvolto i fedeli follower dell’azienda americana, ovvero l’approdo di Quantum Break anche su Personal Computer (il 5 aprile per la precisione), sancendo, sostanzialmente, la non completa esclusività della produzione. Molto probabilmente percependo un certo malumore dei fan Xbox, Aaron Greenberg, capo della divisione Marketing, è intervenuto nel corso del recente podcast realizzato da Larry Hyrb, direttore della programmazione di Xbox Live (conosciuto ai più come Major Nelson), assicurando che approderanno nuove valide esclusive su Xbox One.
Il capo della sezione marketing di Xbox ha continuato sottolineando che la console ammiraglia di Microsoft è un’immensa priorità, richiedente, tra l’altro, un’ingente sforzo per la sua gestione; il team, ha aggiunto Aaron, è impegnato costantemente nel ricercare l’innovazione, evidenziando come l’arrivo di Quantum Break, nello stesso giorno della versione Xbox One, su Windows 10, non debba far pensare che l’azienda metta in secondo piano il reparto console. Infatti, Greenberg, ha dichiarato che Microsoft continuerà ad investire nell’ottenimento di nuove ed entusiasmanti esclusive, chiarendo la grande crescita compiuta, di anno in anno, tanto dalla piattaforma, e i propri titolo esclusivi, quanto dal servizio Xbox Live. Infine, Aaron Greenberg, ha concluso dicendo che l’azienda è sempre pronta ad ascoltare i feedback dei propri fan, anche quando essi risultino spiacevoli.
Voi cosa ne pensate delle parole di Greenberg? Ritenete che Microsoft abbia ancora degli assi nella manica da rivelare?
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