Nintendo sembrerebbe interessata a rientrare nel mercato videoludico della realtà virtuale. C’eravamo tanto amati, eh già , perchè dopo quasi ventidue anni di attesa, in seguito al clamoroso insuccesso del Virtual Boy, storico e iconico dispositivo portatile che attraverso un visore ti consentiva di immedesimarti in scenari tridimensionali piuttosto primitivi (e decisamente molto irritanti) con colori rossi e neri, dopo neanche un anno di produzione, ha decretato poi uno tra i fallimenti più clamorosi della storica industria nipponica. Nintendo comunque, ha deciso di non tirarsi indietro e di tentare un riavvicinamento a questo nuovo fenomeno. La società di Kyoto, infatti, non si è demoralizzata, anche perchè il mercato attuale videoludico è in continua evoluzione, e in questa crescita rientra anche la virtual reality. Nell’ultima riunione aziendale, il presidente della storica società nipponica ha accennato brevemente alla nuova tecnologia VR, confermando di seguire con interesse questo potenziale enorme fenomeno di mercato che nei prossimi anni potrebbe diventare uno dei principali trend dell’industria videoludica, adeguandosi di conseguenza al mercato. Tuttavia Kimishima ha solamente accennato un’interesse su questo fenomeno e non ha confermato attuali progetti a riguardo; semplicemente, la società di Kyoto, non ignorerà questo business se la realtà virtuale diventerà così importante da generare buoni numeri.
So Nintendo (at the briefing) just said no change in plans for the smartphone app roll out. Says they "are looking" at VR – with no details.
— Dr. Serkan Toto / Kantan Games Inc. (@serkantoto) February 2, 2016
Cosa intendono dire con questo ancora non è del tutto chiaro, ma si può intuire chiaramente come Nintendo è intenzionata ad aspettare che la concorrenza tasti per prima il campo con questa nuova tecnologia, in modo di poter decidere se sia effettivamente il caso di entrare nella competizione. Questa volta la società di Kyoto si è fatta furba e, dopo il fallimento con il Virtual Boy che in parte ha contribuito a lanciare il mercato della realtà virtuale, stavolta potrebbe essere pronta a rientrare, sperando di non sbagliare nuovamente colpo.
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