Nintendo ha vissuto in maniera decisamente altalenante gli ultimi dieci anni di storia dei videogiochi. L’azienda di Kyoto ha sempre avuto come principale tratto distintivo quello di essere restia ad uscire dall’orticello dei titoli first party, ed è anche per merito di questa filosofia se è stata regina del mercato nella settima generazione, grazie alle eccezionali vendite di Wii e DS; numeri a malapena avvicinati da Sony e neppure sfiorati da Microsoft, non essendo quest’ultima mai entrata nel mercato delle portatili. Contro ogni previsione Nintendo si è comunque mossa in anticipo nel passaggio all’ottava generazione, rilasciando sul mercato una console portatile e una console casalinga un anno prima delle dirette concorrenti, dimostrando di non aver perso la sua capacità di osare e di essere sempre pronta a rimettersi in gioco. Il 3DS ha avuto e sta avendo un discreto successo, dominando senza difficoltà il mercato delle console portatili (PS Vita ha ormai gettato la spugna) pur non replicando gli incredibili numeri del DS. Wii U è invece stata e continua ad essere una console in larga parte incompresa dal pubblico perché ermetica, sigillata e quasi “elitaria”, forse anche per errore di Nintendo stessa, che invece di aprire al pubblico le porte del suo “chiuso mondo perfetto” le ha sprangate dando per scontato che la gente fosse già entrata.
Per questi motivi, diversi analisti hanno fatto sentire la loro voce negli anni, discutendo di quanto Nintendo seguisse una rotta sbagliata. Uno di questi, sicuramente tra i più conosciuti ed anche più discussi, è Michael Pachter, che si è lanciato in previsioni più o meno fondate su come la compagnia giapponese si muoverà in questi mesi e negli anni a seguire, dopo aver recentemente parlato del costo di PlayStation VR.
Nell’ultimo Pachter Factor, podcast condotto dall’analista di Wedbush Securities, è stato chiesto al ricercatore di mercato statunitense se Nintendo dovesse, secondo lui, diventare a tempo pieno un’azienda produttrice di solo software per le altre piattaforme, abbandonando la produzione e la vendita di console, o continuare sulla sua strada. La sua risposta è stata piuttosto eloquente.
Credo dipenda da quante vendite di software la gente si aspetta ci saranno su NX. Mi state chiedendo di confrontare il progetto NX ad una strategia basata sulla produzione di titoli per altre piattaforme? Se NX avrà poco successo, come Wii U, avrà senso per Nintendo accantonarla e cominciare a produrre solamente software per le piattaforme concorrenti. Se NX invece tornerà ai fasti di Nintendo Wii, allora questa strategia non avrebbe senso. Nintendo ha venduto oltre 400 milioni di unità di software per Wii. È stata una risorsa molto proficua. Se al lancio di NX avranno lo stesso successo, è ovvio che proseguiranno sulla stessa strada. Se Nintendo diventerà  produttrice di software per le altre piattaforme… al momento c’è di una base installata di 55 milioni di unità . Credo che alla fine di questa generazione ci saranno oltre 200 milioni di PS4 e Xbox One, a Nintendo servirà una quota di mercato del 20% su queste piattaforme per poter replicare, in proporzione, producendo esclusivamente giochi, il successo avuto con Wii. È possibile, ma non molto probabile.
Pachter sostiene che se comunque Nintendo dovesse diventare azienda produttrice unicamente di software, potrebbe dare una spinta non indifferente alle vendite di PS4 o di Xbox One, ed è per questo che Sony e Microsoft non dovrebbero lasciarsi sfuggire la ghiottissima possibilità di stringere accordi esclusivi con quella che per tanti anni era stata la loro principale rivale:
Credo che qualsiasi cosa Nintendo decida di fare, influenzerà parecchio i futuri acquisti dei consumatori. Tantissimi fan di Nintendo comprerebbero una Xbox One o una PS4 se l’azienda stringesse accordi con Sony o Microsoft, e credo che Sony in particolare potrebbe fare diverse cose interessanti con Nintendo: essendo entrambe compagnie giapponesi, ci sono tantissime opportunità per lavorare insieme. Credo vedreste un sacco di cose fantastiche su PS4. Ma parlando in questo senso entriamo comunque nel campo della speculazione. Non credo che questo succederà , e sto rispondendo solamente perché me l’avete chiesto.
Qualunque cosa succeda, egli non crede che Nintendo cambierà completamente strategia tanto presto. Dovrebbe, secondo lui, andare in completo fallimento per fare una cosa simile:
La mia previsione è che Nintendo resterà nel mercato console fino a che non andrà in completa bancarotta, e non credo che essa stessa consideri Wii U un fallimento: questo significherebbe che nessuno o quasi ha comprato la console. Dal momento che non sappiamo ancora cosa sia NX, è difficile fare previsioni su quali saranno le vendite. Personalmente spero venda più di Wii U. Ciò sarebbe abbastanza per spingere Nintendo a rimanere nel mercato console e come produttrice first-party.
Al di là delle previsioni di Pachter, che in diversi casi, nel recente passato e non solo, sono scese nel campo della pura speculazione, cosa pensate farà Nintendo? Regolerà le proprie mosse future in base al successo di NX? Quel che al momento sembra sicuro è che l’azienda di Kyoto ha grande fiducia nella sua prossima console: sarà ripagata dai fan? Continuate a seguirci per conoscere la risposta!
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