The House of the Dead 2 Remake Anteprima: in primavera si torna a impugnare le armi

The House of the Dead: impossibile che non ne abbiate mai visto il cabinato arcade in sala giochi o in un bar degli stabilimenti balneari estivi, se avete vissuto infanzia e adolescenza negli anni Novanta e nei primi anni Duemila. Si tratta infatti di uno dei più famosi sparatutto su binari al mondo, ed è facile ricordarselo anche per un altro motivo. Se per Metal Slug, Puzzle Bobble e affini bisognava “limitarsi” a stick analogici e bottoni, infatti, per The House of the Dead e The House of the Dead 2 si imbracciava una pesante e tamarrissima pistola (blu o rossa), con la quale “fare fuoco” (anche se senza veri proiettili, per fortuna) sullo schermo. Ebbene, come vi abbiamo già anticipato The House of the Dead 2 Remake arriverà su console e PC nel corso della primavera 2025, seguendo così il presumibile ottimo responso di The House of the Dead Remake quasi due anni fa (venne rilasciato nell’aprile 2022). È anche disponibile un primo trailer di annuncio, che trovate in questo articolo. Facciamo il punto della situazione con una bella anteprima, e cerchiamo di capire cosa possiamo aspettarci e che cosa, invece, è già legittimo sostenere che molto difficilmente sarà presente nella riedizione.


Alcuni dei nemici (non morti) di House of the Dead 2 Remake

The House of the Dead 2 Remake, la storia che prosegue

The House of the Dead 2 Remake riparte esattamente dove si era arrestata la narrazione del primo The House of the Dead Remake. L’incidente di Villa Curien è stato più o meno risolto, ma tante domande restano ancora senza risposta, senza contare che l’agente dell’AMS noto come G è scomparso improvvisamente senza lasciare traccia. Dato che la sua ultima posizione nota era Venezia, James Taylor e Gart Stewart decidono di recarsi nella città lagunare (la cui presenza in un videogioco non può che farci piacere, come ci fece piacere all’epoca) per indagare. Ciò che trovano non era minimamente prevedibile.

Ad attenderli, infatti, è l’inferno. In modo simile a quanto accaduto nel 1998 a Villa Curien, anche Venezia è ormai invasa da abomini di vario tipo, tra larve, zombie, e un demonietto volante di nome Zeal che garantirà anche buona parte della tenuta narrativa dell’intero episodio. Zeal sa infatti qualcosa sull’agente G, e si rivela dunque un nemico chiave da seguire e affrontare per salvare ancora una volta l’umanità; a ciò si unisce un preziosissimo diario di G stesso, il quale contiene i principali punti deboli di tutti i boss di The House of The Dead Remake 2. Ma se credete che ciò renderà più semplice del previsto la vostra permanenza veneziana, beh… vi sbagliate di grosso.

Le strade di Venezia sono affollate e pericolose!

Su tutte le console, e rifatto da zero

The House of the Dead 2 Remake sembra essere stato realizzato con lo stesso modus operandi del capitolo precedente, vale a dire: ottima conoscenza del prodotto originale di riferimento e ri-costruzione totale un po’ dell’intera produzione, cercando di compensare l’alta definizione contemporanea con la direzione artistica dell’epoca. Era principalmente quest’ultima, infatti, unitamente alla definizione dell’epoca, a rendere buona parte della “spigolosità” e del “grottesco” dell’intera avventura. Oltre ad essere stato rifatto da zero, però, il titolo vanta una colonna sonora questa volta più fedele all’originale, dato che sembra sia stato possibile mantenere il comparto audio originale (che pure potrete sostituire dalla nuova colonna sonora e dal doppiaggio riarrangiati).

Ricordate, comunque, che parliamo di un annuncio recentissimo e che dunque alcune delle informazioni che stiamo riportando potrebbero comunque mutare fino alla data di lancio effettiva di The House of the Dead 2 Remake. In effetti il filmato reso disponibile dagli sviluppatori di MegaPixel Studio e dall’editore Forever Entertainment ha insistito finora più che altro sulla trama di gioco e sulla resa estetica, mostrando sia i primi momenti di gioco che le creature e l’annesso sistema di mira per buttarle giù. Oltre a ciò è stato anche svelato il “nuovo look” di uno dei primi boss che i giocatori incontreranno, controllato direttamente da Zeal, vale a dire Kuarl, il gigante senza testa. Ma meglio non dire altro, perché sicuramente non saranno solo i più nostalgici impegnati nella lettura di questa anteprima.

In House of the Dead 2 Remake ci saranno vecchi e nuovi nemici

Sparatutto memorabile… senza pistole con cui sparare a tutto

Veniamo ai punti dolenti dell’intera operazione, salvo aggiornamenti dell’ultimo secondo. Cuore dell’intera esperienza targata The House of the Dead è sempre stata la presenza delle pistole giocattolo come dispositivi hardware di input; ebbene, queste ultime sono state brutalmente eliminate in The House of the Dead Remake e non torneranno neppure in The House of the Dead 2 Remake. La motivazione è semplice: molte piattaforme non dispongono di un dispositivo specifico, e le case di produzione non hanno intenzione di rilasciarlo. Su Nintendo Switch è ovviamente possibile utilizzare i JoyCon come sensori di movimento, e dunque “sparare” mirando sullo schermo, ma ciò resta precluso su Xbox Serie S/X e su PlayStation 5.

Questo naturalmente è un peccato, perché mirare spostando manualmente il mirino con l’analogico destro o sinistro non può rendere le sensazioni dell’esperienza originale. Manca inoltre qualsivoglia supporto per la realtà virtuale, ed è anche questo un paccato su console Sony, dato che avrebbe avuto perfettamente senso indossare caschetto e visore e “mimare” in prima persona l’esperienza degli agenti AMS contro le diaboliche creature che infestano Venezia. Non è mai troppo tardi, comunque, per sparare in un aggiornamento futuro o, perché no, in un pacchetto a sé stante interamente pensato per la VR.


The House of the Dead 2 Remake appare già dal video di presentazione un’esperienza in linea con quanto già visto nel 2022 con il primissimo The House of the Dead Remake: non un prodotto che voglia stravolgere le carte in tavola o offrire chissà quale capolavoro delle riedizioni dedicate alla nostalgia degli anni Novanta, ma un videogioco onesto che restituisca in alta definizione – e in modo più possibile fedele – una precisa esperienza. Resta da capire quali saranno i limiti più importanti della riedizione, e quali i suoi vantaggi innegabili, ma per parlarvene con più precisione anche noi, come voi, dovremo attendere informazioni aggiuntive. A presto quindi: non manca poi molto al ritorno nella laguna veneta invasa dai mostri.


 

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