In queste ultime settimane, ho avuto il piacere di poter provate il nuovo pad PDP REALMz in versione Minecraft Diamond Print, un piccolo gioiellino sul piano estetico e un’ottima aggiunta al mio arsenale di dispositivi per la vita da gamer. Prima di partire con la disamina completa, voglio precisare due cose: in primis, ho provato il controller quasi esclusivamente su PC. Il pad è, infatti, perfettamente compatibile sia su PC sia su Xbox ma, complice anche l’acquisto del nuovo pc da gaming, ho preferito prendere la palla al balzo e testare il pad sulla “nuova” piattaforma, prendendo così due bei piccioni con una sola fava.
In secondo luogo, voglio fare un piccolo “spoiler” su quello che penso del pad, almeno dal punto di vista estetico. Che figo! L’ho pensato subito, ancor prima che arrivasse, ma averlo tra le mani ha reso questi mio pensiero decisamente più autentico che mai. Proprio per questo, trovo che sia un peccato che la qualità costruttiva non sia del tutto in linea con la sua bellezza estetica, ma è anche giusto sottolineare che il pad offre un’esperienza d’uso dal rapporto qualità-prezzo decisamente vincente. Ci tenevo a mettere bene in chiaro questi due aspetti, che reputo fondamentali, prima di iniziare con un analisi più tecnica e didascalica di quello che, in ogni caso, si porta a casa a prescindere lo scettro di pad più bello degli ultimi a mani bassissime (almeno per me).
PDP REALMz Minecraft Diamond Print un po’ di dati tecnici
- Connessione: trasmettitore USB-A senza fili per Xbox e PC Windows
- Ingresso/uscita audio: Porta audio da 3,5 mm per uscita audio stereo e ingresso microfono
- Peso del prodotto: 210 g
- Dimensioni del prodotto: 175mm x 175mm x 82mm
- Design multistrato: guscio trasparente con design multistrato con scene di gioco iconiche
- Configurazioni possibili: ri-mappatura dei pulsanti, riconfigurazione dei grilletti, regolazione delle levette analogiche, dell’audio e della vibrazione attraverso l’app PDP Control Hub
- Illuminazione a LED
- Licenza ufficiale: licenza ufficiale di Xbox e Mojang Studios
Qualità ed ergonomia
Come vi ho già detto in precedenza, sul piano della costruzione siamo di fronte a un prodotto dalla doppia faccia. Se sul piano estetico, lo ribadisco, siamo di fronte a uno dei design più belli e particolari degli ultimi anni, sotto il profilo della qualità costruttiva le cose cambiano un po’. Il controller, infatti, si presenta con un design caratterizzato da uno scheletro in plastica molto sottile, cosa che si riflette anche sul peso e, di conseguenza, sul grip, cosa che rende perfettamente l’idea sui principali dubbi che mi sono venuti durante l’esperienza d’uso. Del resto, i soli 210g di peso sono un segnale chiaro che stiamo parlando di un prodotto molto leggero, tanto nella sua veste super colorata quanto e soprattutto sul piano pratico, un aspetto che, ovviamente, si avverte anche durane le sessioni di gioco. È un po’ un peccato, perché sul piano dell’ergonomia siamo di fronte a un prodotto che ricalca parecchio il design e la “comodità” dei controller di casa Microsoft, ma la resa dei materiali e l’impatto di alcune scelte di design danno un impatto finale decisamente diverso.
Parlando di ergonomia, ancora una volta, il controller risulta molto in linea con i pad Xbox “originali”, ma la scelta di realizzare tutto con una plastica lucida rende il grip veramente problematico. In molti casi, anche a causa della scelta di creare il controller con un corpo lineare, l’impugnatura diventa molto problematica, specialmente nei titoli in cui è necessario tenere salda la mano, come negli FPS. Durante questa fase di test mi è capitato di provare il gioco con titoli quasi COD Black Ops 6 e Stalker 2 e, devo essere sincero, la differenza rispetto ai controller standard di Xbox è sensibile. Con questa tipologia di giochi, infatti, ho avvertito un po’ di imprecisione, soprattutto perché il feedback dei comandi mi è sembrato meno “reattivo”, forse anche per via sempre dei materiali, che fanno si che il controller risulti un po’ troppo scivolo e non esattamente comodissimo da impugnare, specialmente in quelle tipologie di giochi che richiedono una precisione diversa. Discorso diverso per la parte estetica. Le finiture a tema Minecraft sono a dir poco sublimi, così come la scelta di inserire dei Led molto minimal nel corpo trasparente del pad è una chicca da non sottovalutare. Ne viene fuori un design “allegro” ma anche molto elegante, impreziosito dai personaggi della serie Minecraft che sono disseminati un po’ su tutta la superficie.
Prestazioni e personalizzazione
Come avrete già capito, le prestazioni sono un po’ a doppia faccia. Sia chiaro, il controller funziona molto bene, anche perché grazie al Doongle bluetooth si connette al PC (ma anche alla Xbox) con grandissima velocità, ma è chiaro che non trattandosi di un controller “Pro”, è lecito non aspettarsi gesta rivoluzionarie, anche considerando il target di riferimento del pad. Sono rimasto piacevolmente colpito, però, dal modo con cui il controller riesce a integrarsi con il PC. Una volta acceso, con il tasto centrale, ripremendo subito lo stesso tasto è possibile richiamare un comodo menù, attraverso il quale è possibile aprire la lista dei giochi installati, per avviarli comodamente senza troppi sprechi di tempo. Nell’esperienza generale, il controller si comporta come un normalissimo pad. Non ci sono funzioni speciali degne di nota, a eccezion fatta dei due dasti laterali che sono liberamente personalizzabili, attraverso l’utilizzo del tool PDP Control Hub, che permette di andare a regolare veramente tantissimi aspetti del funzionamento del pad. È possibile utilizzare il tool sia su PC sia su Xbox, chiaramente utilizzando una connessione cablata a dispetto di quella wireless.
Personalizzare le funzioni del controller permette di intervenire su diversi aspetti del pad, alcuni più importanti di altri. Ad esempio è possibile regolare la tipologia di illuminazione dei LED. Il PDP REALMz Minecraft Diamond Print, creato da Markus Persson, offre diverse tipologie e intensità di “illuminazione”, regolabili proprio attraverso il PDP Control Hub o anche utilizzando i tasti laterali del controller. Tramite l’hub di controllo è possibile regolare anche l’intensità della vibrazione, una cosa che ho apprezzato veramente tanto, anche perché riesce in qualche modo a snellire il fastidioso feeling dovuto al peso troppo leggero del pad, specialmente con alcuni giochi. Il feedback generato è di ottimo livello, specialmente andando ad aumentare la sensibilità della vibrazione, e devo ammettere che al netto delle varie mancanze e dei dubbi più importanti, l’esperienza d’uso complessiva rimane comunque più che piacevole. Concludendo sulle prestazioni, anche la batteria si è comportata piuttosto bene. Ho “spompato” il controller con sessioni di gioco a volte anche impegnative, quasi sempre in modalità wireless, e la durata generale mi è sembrata generosa.
Il PDP REALMz Minecraft Diamond Print è un pad elegante, raffinato e coloratissimo! Al netto del target di riferimento, infatti, il nuovo pad creato da Markus Persson risulta bello da vedere e anche piacevole da usare, anche se l’esperienza di gioco non è sempre uguale per tutti i giochi che ho potuto provare. La qualità dei materiali, un po’ troppo plasticosi, e il peso troppo modesto, rendono il grip del pad meno piacevole rispetto ad altri concorrenti, cosa che incide anche sulle prestazioni, specialmente in alcune tipologie di applicazioni. Nel complesso, comunque, complice anche una connettività pregevole e una buona personalizzazione di diversi aspetti via tool, il pad risulta un prodotto molto valido, anche considerando il prezzo di listino di 79,99€ che lo piazza a metà tra i controller “normali” e quelli un po’ più professionali.
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