Rematch Anteprima: Rocket Leg!

Rematch

Sloclap, gli sviluppatori di Sifu e Absolver, sorprendono i fan con un cambio di rotta radicale: al posto di un nuovo titolo incentrato sulle arti marziali, lo studio francese ha annunciato Rematch, un frenetico gioco di calcio 5v5 con un tocco futuristico, in arrivo nell’estate del 2025. Il titolo che promette di portare una ventata d’aria fresca nel genere sportivo grazie al suo mix esplosivo di azione, futuro utopistico e agonismo che potrebbe riscrivere le regole dei multiplayer competitivi. Cosa ci aspetta in Rematch? Partite frenetiche, stadi virtuali cangianti e un gameplay arcade che strizza l’occhio ai titoli da sala più dinamici. Sloclap promette un’esperienza immersiva e coinvolgente, dove ogni partita è una nuova sfida. Un’evoluzione inattesa che lascia intuire un futuro ricco di sorprese per lo studio francese. Ma riuscirà Rematch a conquistare il cuore dei fan di Sifu e Absolver? Solo il tempo potrà dircelo. Nel frattempo, la community si divide tra l’entusiasmo per una nuova sfida e la nostalgia per i combattimenti corpo a corpo che hanno fatto la storia di Sloclap.

Il gioco di squadra è una componente fondamentale di Rematch

Rematch: il multigiocatore nel pallone

A differenza dei classici titoli calcistici, in cui si controlla l’intera squadra saltando da un giocatore all’altro, Rematch offre un’esperienza più immersiva e tattica. Il giocatore controlla un singolo calciatore per tutta la durata della partita, dovendo collaborare con i compagni di squadra per raggiungere la vittoria. Questa scelta di design, unita a un sistema di comunicazione intuitivo, sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e della sinergia tra i giocatori.

L’estetica del gioco, ispirata a quella di Sifu, è caratterizzata da un design grafico accattivante e da modelli dei giocatori estremamente dettagliati e realistici. I movimenti degli atleti sono fluidi e dinamici, e le animazioni delle azioni di gioco sono spettacolari, in particolare per quanto riguarda i tiri acrobatici e le parate spettacolari dei portieri. Il gameplay si presenta come un mix tra azione frenetica e tattica. I controlli, intuitivi e accessibili, permettono di eseguire una vasta gamma di mosse, dai semplici passaggi ai tiri più complessi. I difensori dispongono di abilità speciali per intercettare i passaggi avversari, mentre i portieri possono effettuare parate spettacolari e persino avanzare lungo il campo per supportare la squadra.

L’aspetto estetico degli stadi può mutare nel corso delle partite

Bak Mei Soccer

Uno degli aspetti più distintivi di Rematch risiede nelle azioni di gioco aeree, come i pallonetti, che aumentano notevolmente il ritmo della partita e rendono i passaggi più dinamici e coinvolgenti. Questa meccanica, secondo gli sviluppatori, incoraggia un gioco più collaborativo e basato sulla circolazione della palla. La componente online di Rematch è un altro punto di forza del gioco: essendo completamente incentrato sul multiplayer, la giocabilità risulta competitiva e coinvolgente grazie a server dedicati, partite private e lobby personalizzabili. Sloclap ha tratto ispirazione dall’esperienza maturata con Absolver, creando un ambiente di gioco dinamico e in continua evoluzione, con l’aggiunta regolare di nuovi contenuti e modalità.

Ma Rematch non è solo un semplice gioco di calcio. Gli sviluppatori hanno voluto infondere nel gioco una visione più profonda e riflessiva dello sport, esplorando il suo impatto sociale e culturale. Il contesto futuristico, caratterizzato da tecnologie sostenibili e da una maggiore uguaglianza sociale, offre uno spunto di riflessione sul ruolo del calcio nella società. Gli stadi olografici, con le loro suggestive immagini di paesaggi naturali, sottolineano l’importanza di unire lo sport all’ambiente e alla comunità.

Rematch
In Rematch, l’individualismo lascia spazio allo sforzo comune

Palla al centro per Tarno

Sloclap, con Rematch, propone una visione futuristica del calcio che trascende i limiti del semplice gioco di squadra. L’ambientazione, caratterizzata da un futuro sostenibile e collaborativo, introduce un elemento di speranza e resilienza che si discosta dalle rappresentazioni più ciniche e competitive dello sport. L’assenza di falli, arbitri e la presenza di squadre miste dipingono un quadro di un mondo in cui il gioco è incentrato sul fair play e sull’inclusione. Questa scelta di design riflette la volontà degli sviluppatori di creare un’esperienza di gioco più positiva e collaborativa, dove il divertimento e la crescita personale prevalgono sulla competizione sfrenata.

Pierre Tarno, co-fondatore e attuale CEO di Sloclap, sottolinea come in questo futuro i valori siano cambiati, dando maggiore importanza alla squadra rispetto alle individualità. Questa filosofia si traduce in un gameplay dinamico e coinvolgente, dove ogni giocatore ha un ruolo fondamentale e il successo è frutto di un lavoro di squadra. Il titolo stesso, “Rematch”, suggerisce un’idea di rinascita e di possibilità di riscatto, una “rivincita” per raggiungere qualcosa che non siamo riusciti ad afferrare al primo colpo. L’enfasi è posta sul processo piuttosto che sul risultato finale, invitando i giocatori a concentrarsi sul piacere di giocare insieme e superare ogni eventuale divisione. Questa visione ottimistica del futuro solleva però alcune domande. L’assenza di conflitto e competizione potrebbe risultare eccessivamente idealistica e semplificata. Inoltre, l’ambientazione olografica degli stadi, seppur affascinante, potrebbe essere interpretata come un’allontanamento dalla realtà e un rifugio in un mondo virtuale.


Nonostante queste riserve, Rematch rappresenta un tentativo ambizioso di ripensare il calcio come strumento di unione e cambiamento sociale. Il gioco offre una prospettiva alternativa e stimolante, invitandoci a riflettere sul ruolo dello sport nella nostra società e a immaginare un futuro più equo e collaborativo. Insomma, al di là della componente ludica, la nuova produzione firmata dallo studio francese sembra anche una dichiarazione d’intenti: con il suo Rematch, Sloclap ci invita a guardare oltre le divisioni e le competizioni, e a riscoprire il piacere di giocare insieme.


 

V MENSILE
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V008 Mensile
Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.