I dipendenti dello studio di motion capture di 2K a Petaluma, in California, hanno votato per sindacalizzarsi con l’International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE). Il voto si è svolto venerdì 22 novembre e, secondo la IATSE, si tratta del primo tentativo riuscito di sindacalizzazione per uno studio di mocap nel settore dei videogiochi. 15 lavoratori (il 71%) si sono espressi a favore della manovra, mentre sei hanno votato contro. I dipendenti dello studio di Petaluma avevano presentato domanda per le elezioni sindacali nell’ottobre dello scorso anno, e in tutta risposta 2K aveva dichiarato di rispettare i diritti dei lavoratori che chiedevano un voto, suggerendo al contempo che la sindacalizzazione non fosse la strada migliore da seguire.
Un passo oltre le ombre
Con questa decisione, i motion capture artist di 2K hanno dimostrato che anche nel mondo dell’intrattenimento digitale, spesso visto come giovane e dinamico, i dipendenti hanno il diritto di organizzarsi e richiedere condizioni di lavoro più eque e trasparenti. La loro vittoria è un chiaro segnale che i tempi stanno cambiando e che i diritti dei lavoratori stanno diventando sempre più importanti anche in questo settore. La formazione del nuovo sindacato è stata accolta con entusiasmo dalla IATSE, che ha sottolineato l’importanza della conquista per chiunque lavori nel medesimo ambito. “Si tratta di una vittoria storica”, ha dichiarato Matthew D. Loeb, leader sindacale della IATSE. “I lavoratori di 2K hanno dimostrato un coraggio straordinario nel lottare per i propri diritti, e il loro esempio ispirerà sicuramente altri a fare lo stesso”.
Un segnale concreto
La decisione di formare un nuovo sindacato, presa di fronte alle sfide poste dall’ascesa dell’intelligenza artificiale e dalle preoccupazioni legate ai licenziamenti di massa, mira a garantire un futuro più giusto per tutti. Ryan Kwok, ingegnere di strumenti di motion capture e figura di spicco nel movimento sindacale, ha espresso ottimismo riguardo al futuro. “Sono convinto che Take-Two riconoscerà il valore del nostro contributo e sarà disposta a negoziare in buona fede,” ha dichiarato. “Il nostro obiettivo è semplice: rendere i processi all’interno dello studio più onesti, democratici e obiettivi.”
La formazione del sindacato è un chiaro segnale che i lavoratori di 2K non intendono più accettare passivamente le condizioni attuali, ma chiedono un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano le loro mansioni e un’attenta tutela dei diritti.
Cosa accadrà d’ora in avanti?
Tale iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da una crescente consapevolezza dei diritti dei lavoratori nel settore dei videogiochi. Sempre più dipendenti di grandi aziende stanno scegliendo di organizzarsi in sindacati per affrontare le sfide poste dalla rapida evoluzione dell’industria e per garantire migliori condizioni di lavoro, con la speranza di innescare un processo di cambiamento generale che spinga sempre più società a riconsiderare le proprie politiche lavorative.
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