Secondo quanto svelato recentemente, le autorità antitrust si stanno avvicinando in modo aggressivo alle aziende che violano le leggi e controllano tali pratiche commerciali ordinando di modificare le politiche o addirittura imponendo pesanti multe. Dopo aver perseguito altri grandi nomi come Google e Apple, sembra che le autorità stiano ora indagando su Microsoft per il potenziale coinvolgimento in pratiche anticoncorrenziali e per qualsiasi posizione dominante che limiti la scelta dei consumatori, in particolare per le sue attività di cloud computing e software.
Questa apertura segna il continuo approccio aggressivo delle autorità di regolamentazione nella lotta contro le pratiche anticoncorrenziali: si tratta infatti della quinta grande azienda tecnologica finita nel mirino per la sua posizione dominante e i suoi tentativi di soffocare la concorrenza. La FTC ha richiesto ampie informazioni su varie pratiche commerciali e da oltre un anno sta discutendo informalmente con i partner e i concorrenti dell’azienda. Uno dei punti focali dell’indagine è rappresentato dai pacchetti software con i servizi cloud Azure, come Microsoft 365. Questi pacchetti hanno sollevato preoccupazioni per il fatto che i servizi cloud Azure non sono stati offerti. Questi pacchetti hanno sollevato preoccupazioni per il fatto che potrebbero essere anticoncorrenziali e lasciare che altri fornitori di cloud si sentano svantaggiati. Poiché Microsoft è uno dei principali fornitori di software per il governo degli Stati Uniti, ha suscitato grande attenzione e controllo, con notevoli preoccupazioni riguardo alle sue offerte di cybersecurity.
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