Pachter afferma: PlayStation VR non starà sotto i 300$

L’apertura da parte di Oculus VR delle prenotazioni del loro prodotto di punta, Oculus Riftè stata come il colpo di pistola durante una gara per dare l’input di partenza:  si è infatti dato al via alla pubblicazione, su internet, di molti post dove gli utenti, affamati di questa tecnologia della realtà virtuale, hanno iniziato ad ipotizzare i prezzi di prodotti quali HTC Vive PlayStation VR. Perché diciamocelo, il costo prezzo abbastanza elevato di Oculus Rift unito alle specifiche richieste per utilizzarlo su un PC, rendono l’esperienza della realtà virtuale non propriamente alla portata di tutti. In tutta questa marea di speculazioni, non possono mancare, come per ogni trend topic videoludico, le ipotesi di Michael Pachter, famoso analista. Ecco le sue parole:

“Penso che PlayStation VR costerà circa 400$. Sarà difficile venderlo sotto i 300$ (se guardate il casco, potete capire perché). La possibilità però esiste…”

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Tecnicamente parlando, sappiamo poco… ma la forma e l’estetica è molto accattivante!

Inoltre Michael Pachter è fermamente convinto che PlayStation VR, al momento, si trova in una posizione di vantaggio in confronto a Oculus Rift:

“Molte persone non hanno un PC d’elevata potenza, quindi penso che la popolazione PlayStation 4 sia avvantaggiata. Sony ha una base installata molto ampia, circa di 30 milioni di pezzi. Probabilmente quindi riuscirà a vendere circa 10 milioni di PlayStation VR. Dubito che lo faranno nel primo anno, a causa della scarsa presenza di contenuti, ma durante la vita della periferica ci riusciranno”.

La domanda che poniamo a voi è: quanto siete d’accordo con queste “profezie”? E soprattutto, pensate davvero che la tecnologia della realtà virtuale verrà applicata in modo funzionale nel videogame? Perché ricordiamo che, mentre Oculus Rift sarà utilizzata su PC e quindi avrà un bacino di applicazioni che non si ridurranno a soli giochi, il PlayStation VR invece girerà esclusivamente su una console e probabilmente quindi sarà utilizzato solo per giocare. Non ci resta che aspettare, oramai siamo entrati nel 2016: siamo entrati nell’anno della realtà virtuale.