Lo studio sudcoreano Pearl Abyss si sta preparando a compiere unโoperazione creativa e commerciale che sarร potenzialmente capace di segnare una svolta significativa per il futuro della compagnia. Giร saldamente affermato grazie al successo del massive multiplayer online Black Desert Online, il team di sviluppo sta infatti concentrando i suoi sforzi su Crimson Desert, un ambizioso titolo dark fantasy incentrato sullโesperienza single-player. Sin dai primi dettagli, il gioco si presenta come una produzione che non teme il confronto con i grandi nomi del panorama videoludico blockbuster, promettendo di sfidare gli standard consolidati con una visione fresca e tecnicamente audace.
Sebbene il progetto sia ancora lontano dalla sua fase conclusiva, Pearl Abyss ha scelto di condividere con noi una demo che si rivela preziosa per iniziare a decifrare le alchimie di unโopera che non nasconde le proprie ambizioni e che si prepara a fronteggiare a spada tratta i competitor piรน agguerriti. Resta da vedere se l’audace visione del team saprร tradursi in un prodotto capace di conquistare i giocatori e ritagliarsi un posto tra i giganti dellโintrattenimento interattivo, o se il peso delle aspettative si dimostrerร troppo gravoso. In base a ciรฒ che abbiamo visto, sussistono gli elementi necessari ad alimentare una storia di successo.
Qualche granello di Crimson Desert
Per inquadrare degnamente la nostra esperienza, รจ necessario contestualizzare adeguatamente il nostro provato. Dopo la visione di un breve video introduttivo che illustrava comandi e tecniche base, ci รจ stato concesso un tempo di circa 60 minuti per affrontare un tutorial e sfidare avversari progressivamente piรน impegnativi. In sostanza, ci siamo trovati di fronte a una sorta di boss rush che lasciava poco spazio alla narrazione o alla costruzione del mondo di gioco, concentrandosi piuttosto sul gameplay puro e crudo. Nella sua essenza, il sistema di comandi รจ estremamente familiare e ricalca tutti gli archetipi del genere. Il dorsale e il grilletto di destra servono rispettivamente per eseguire attacchi leggeri e potenti, mentre i pulsanti sinistri gestiscono la difesa con lo scudo e lโuso di armi a distanza. I tasti frontali, invece, si occupano di azioni piรน immediate: correre, schivare, saltare e sfoderare un calcio che si dimostra utile per destabilizzare e allontanare nemici piรน piccoli.ย ย
Un elemento distintivo del combattimento รจ la pressione della levetta destra, la quale attiva il โForce Palmโ, una mossa marziale devastante e che รจ in grado di bloccare buona parte degli avversari umanoidi. Nonostante la mappatura atipica del comando, questa abilitร non si limita a risultare efficace durante le sole fasi di combattimento: puรฒ essere utilizzata anche per amplificare lo slancio del salto, aprendo opportunitร tattiche legate alla mobilitร verticale. Tale meccanica si combina dunque armoniosamente con il โCrowโs Wingsโ, delle mistiche ali di corvo che consentono al giocatore di planare e allungare i tempi di atterraggio. La profonditร del sistema emerge perรฒ chiaramente solamente quando si sperimentano le combinazioni di comandi. La pressione simultanea di piรน tasti consente infatti di eseguire mosse speciali e combo che spaziano da parate reattive a spettacolari prese di wrestling, passando per letali manovre di spada e tiri con lโarco eseguiti al rallentatore.ย
Tutte le azioni sono regolate da una barra di resistenza, il cui consumo si rivela tuttโaltro che indulgente. Le mosse piรน devastanti richiedono poi lโuso di un ulteriore bacino di โspiritoโ, una risorsa limitata che si esaurisce rapidamente e la cui rigenerazione varia in base alle dinamiche del combattimento. Questo doppio vincolo energetico aggiunge un livello di strategia, ma complica lโimmediatezza delle azioni. Durante la nostra prova, lโinterfaccia utente ci ha inoltre reso particolarmente difficoltosa lโinterpretazione in tempo reale della disponibilitร di queste risorse, portandoci a subire colpi evitabili mentre cercavamo di destreggiarsi in mosse che non potevano essere eseguite per mancanza di spirito.
Il fantasy europeo, ma rivisto a fondo
Originariamente concepito come un ipotetico prequel di Black Desert Online, Crimson Desert ha subรฌto una profonda metamorfosi durante il suo sviluppo, trasformandosi in un progetto dal respiro ben diverso rispetto alle aspettative iniziali. La direzione intrapresa non si rivela immediatamente ovvia e potrebbe persino risultare spiazzante a chi si limita a gettare uno sguardo fugace alle sequenze di gioco. Si potrebbe essere tentati di collocare il titolo nella macrocategoria sempre piรน popolare dei โsoulslikeโ. Si potrebbe pensare che il team capitanato dal director Kim Dae-il abbia deciso di riproporre una formula collaudata, limitandosi a reinterpretarla allโinterno dellโuniverso narrativo giร consolidato dal celebre MMO. Tuttavia la realtร รจ ben diversa.
Crimson Desert adotta unโimpostazione fortemente action che si colloca a metร strada tra influenze che possono essere tracciate in titoli come Dragonโs Dogma, i primi God of War dellโera PlayStation 2 e il recente Final Fantasy XVI. Magari con una punta aggiuntiva di Soulstice. Per sopravvivere e prevalere, il protagonista Kliff deve muoversi incessantemente: saltare, planare e attaccare senza tregua. Lo abbiamo imparato a nostre spese: rimanere fermi in attesa di unโapertura nella guardia avversaria non รจ una tattica vincente. Anzi, spesso si rivela un biglietto di sola andata per il game over. La nostra prima esperienza di combattimento รจ stata in tal senso un crudo risveglio. Di fronte a noi, il colossale Staglord, un sovrano decaduto dallโimponenza spaventosa e dalla spada altrettanto micidiale. Ogni suo attacco aveva il potere di spezzare le nostre difese con una facilitร disarmante, lasciandoci vulnerabili ai suoi brutali colpi di scudo e alle devastanti prese. Siamo annegati in un metaforico bagno di sangue, incapaci persino di ricaricare le nostre mosse speciali.
Lโesperienza accumulata ci รจ perรฒ stata utile nel successivo incontro, quello contro il โdiavolo dei cannetiโ. Questo nobile decaduto, abbandonato dal padre e sfigurato dalla malattia, si รจ rivelato un avversario agile e letale. Adottare una strategia piรน aggressiva si รจ dimostrata la scelta vincente e lo abbiamo sconfitto senza troppi intoppi. Anche il nostro terzo scontro, quello contro un imponente spirito montano noto come White Horn, ha confermato la stessa regola: lโattacco รจ la miglior strategia. Eppure, siamo portati a credere che ci sia molto di piรน sotto la superficie di questo sistema di combattimento. Lโampia gamma di comandi lascia intravedere un margine di crescita che promette duelli piรน tecnici e coreografici. Immaginiamo che, con la dovuta padronanza delle meccaniche, il giocatore possa esibirsi in vere e proprie danze letali, alternando colpi precisi e manovre evasive per affrontare qualsiasi sfida con stile ed efficacia.
Le crepe sul volto di Crimson Desert
Come abbiamo giร accennato, la demo fornitaci per testare Crimson Desert รจ ancora lontana dallโessere rappresentativa del prodotto finale. I contenuti illustrati, seppur intriganti, si sono dimostrati in una fase chiaramente acerba, lasciando intendere la necessitร di sostanziali rifiniture. Tra le aree che richiedono interventi urgenti, spicca senza dubbio la gestione della telecamera: attualmente, lโunico modo per agganciare un bersaglio consiste nel sollevare lo scudo, ma questa scelta di design crea un circolo vizioso, poichรฉ mantenersi in difesa compromette il recupero della stamina. La situazione si complica ulteriormente quando ci si trova a perdere il controllo visivo dello scontro: i nemici sono piรน volte stati in grado di mandare in tilt lโinquadratura spingendoci contro pareti o angoli stretti, generandoci un predominante senso di frustrazione.
Dal punto di vista puramente visivo, auspichiamo che Pearl Abyss introduca opzioni per regolare lโintensitร degli effetti particellari. Durante la demo, scintille e bagliori si sono dimostrati eccessivamente invasivi, al punto da rendere difficile seguire lโazione su schermo. In alcune situazioni concitate, lโabbondanza di effetti ha finito per oscurare del tutto i momenti cruciali dello scontro, limitando la possibilitร di reagire efficacemente agli stimoli e smussando la gratificazione derivante dalle mosse ben piazzate. Sul piano della direzione artistica, tuttavia, cโรจ poco da criticare. Crimson Desert si presenta come unโopera graficamente notevole, capace di collocarsi con autorevolezza tra i titoli di punta del mercato AAA. Lโimpatto tecnico eccelle nellโilluminazione, nelle animazioni e nel sound design. Questo รจ ancor piรน impressionante se si considera che il motore grafico che lo alimenta, il BlackSpace Engine, รจ stato sviluppato internamente per Black Desert Online. ร straordinario che un motore grafico nato per supportare un MMORPG sia stato adattato con successo per tratteggiare un open-world action/adventure, un genere che richiede tuttโaltra flessibilitร e ottimizzazione.
Nonostante ciรฒ, รจ lecito sollevare alcune perplessitร legate al game design: i boss incontrati durante la demo non hanno certamente brillato per varietร o originalitร . Pur dotati di diverse fasi, solo il cosiddetto โdiavolo dei cannetiโ ha mostrato unโevoluzione sostanziale durante lo scontro, introducendo meccaniche in grado di spezzare il ritmo e sorprendere il giocatore. Gli altri boss si sono limitati a riproporre schemi giร visti, con poche variazioni estetiche o tattiche, rendendo gli scontri piatti e ripetitivi. Va detto, perรฒ, che questa apparente monotonia potrebbe rappresentare una scelta deliberata legata alla natura banalizzante della demo. ร dunque plausibile che il gioco completo riservi incontri piรน sfaccettati e che la nostra esperienza attuale non sia in grado di rendere giustizia agli obiettivi finali degli sviluppatori.
Crimson Desert rappresenta senza dubbio la scommessa piรน ambiziosa mai intrapresa da Pearl Abyss. Se il progetto riuscirร a mantenere le aspettative, il gioco potrebbe consacrare lo studio sudcoreano tra i grandi nomi dellโindustria videoludica, accanto a realtร del calibro di CD Projekt e Game Science. A giudicare dalla demo da noi testata, i presupposti per un simile successo ci sono tutti. La grafica รจ ben studiata, il design รจ valido e il sistema di combattimento ha una buona ossatura e si dimostra in grado di coniugare frenesia e spettacolaritร . Naturalmente, sono emerse anche alcune lacune, soprattutto in termini di rifinitura e varietร . Detto questo, cโรจ ancora tempo per perfezionare lโopera. Se gli sviluppatori riusciranno a limare gli aspetti piรน grezzi e a mantenere lโattuale tabella di marcia, Crimson Desert potrebbe rivelarsi una delle sorprese piรน entusiasmanti del 2025.ย