Freschi del recente showcase del 23 ottobre, che ha introdotto i temibili predatori che si annidano nelle profondità del Bacino petrolifero, Capcom e Monster Hunter Wilds si sono presentati al consueto appuntamento con Lucca Comics & Games decisi a fare le cose in grande. Mentre i giocatori più accaniti hanno potuto mettersi alla prova con l’Open Beta nello stand interattivo dedicato, Jonno Stanton (Senior Community Manager e Brand Ambassador) e Adriano Milone (Community Manager di Capcom Italia) si sono infatti dati appuntamento il 31 ottobre per mostrare al folto pubblico di cacciatori riuniti nella splendida chiesa di San Francesco un assaggio di quel che li aspetta nelle Terre Proibite. L’incontro è stato introdotto da due ospiti di eccezione: Ryozo Tsujimoto e Yuya Tokuda, rispettivamente Producer e Director di Monster Hunter Wilds, hanno infatti dedicato un saluto da remoto alla nutrita community italiana di Monster Hunter, per poi procedere alla visione in anteprima di tutti i trailer di questo nuovo capitolo della saga rilasciati da dicembre, completamente tradotti e doppiati nella nostra lingua. Un gustoso riassunto delle puntate precedenti in attesa del piatto forte della giornata, ovvero il segmento dedicato alla Caccia al Doshaguma, dove Stanton ha avuto modo di dimostrare le principali meccaniche di gioco.
Monster Hunter Wilds: Lucca “diventa” territorio di caccia
Fluidità si conferma essere la parola d’ordine per Monster Hunter Wilds, puntando a integrare ogni fase della caccia all’interno di un ecosistema in costante movimento. Una volta lasciato il campo base, le Piane Ventose si rivelano al giocatore come un macrocosmo vibrante e pieno di vita, dove la fauna endemica della regione (e non solo quella) interagisce in modo dinamico con l’ambiente circostante per migrare, nutrirsi e cacciare. Nel caso dei mostri più grandi e feroci, tali schermaglie possono evolvere in una vera e propria ‘Turf War’, in cui il vincitore non è questione di statistiche, ma di adattabilità… soprattutto quando a rimescolare le carte in tavola sono le terribili Tempeste di sabbia che annunciano l’arrivo dell’Apex Predator della regione, il Rey Dau! Questo famelico Wyvern volante si è reso protagonista di un vero e proprio scontro tra titani tra il Doshaguma inseguito da Stanton e un Balahara in agguato sotto le sabbie, dimostrando ulteriormente la volontà di Capcom di insistere sulla formula emersa con Monster Hunter World e Monster Hunter Rise, e ulteriormente perfezionata in questo nuovo capitolo. In assenza di incontri scriptati, i mostri sono infatti liberi di vagare per la mappa secondo i ritmi dettati dalla propria personale ecologia, piombando proprio in mezzo all’azione in qualsiasi momento.
Per aiutare il giocatore a fronteggiare al meglio queste nuove sfide entra in gioco la nuova Modalità precisione, che non solo permetterà di mandare a segno attacchi o parate con facilità, ma anche di creare Ferite sul corpo del mostro attaccando più e più volte lo stesso bersaglio. Queste ultime possono poi essere evidenziate per infliggere danni bonus, fino alla loro completa distruzione tramite devastanti attacchi di precisione. Usando una classica combinazione Spada e Scudo, Stanton ne ha anche approfittato per dimostrare una spettacolare ‘power struggle’: in alcune occasioni, bloccare gli attacchi del mostro di turno può portare a uno scontro frontale che, in caso di vittoria del giocatore, porterà il bersaglio a ribaltarsi, rimanendo così esposto a ulteriori attacchi. Inoltre, qualora la spedizione dovesse risultare troppo ardua, basterà sparare in aria un Razzo SOS per chiamare in aiuto altri cacciatori e i loro compagni Felyne in qualsiasi momento – siano essi altri giocatori, che potranno unirsi alla partita tramite le funzioni cross-play oppure PNG, il cui numero massimo può essere tranquillamente settato dalle opzioni di gioco. Questi ultimi vi si adatteranno rapidamente al vostro stile di gioco preferito e alle strategie che metterete in atto, come utilizzare l’ambiente circostante per tendere trappole, usare esche e lanciare barili esplosivi, non più statici ma dotati di una fisica più completa che mai. Un vantaggio non da poco, considerando i numerosi mostri che si muovono in branco per le Piane e che dovranno essere divisi per avere successo nella lotta, come lo stesso Doshaguma!
Un mondo ancora più grande e aperto
L’ultimo tassello di questo puzzle è rappresentato dalla fidata cavalcatura che accompagnerà i cacciatori alla scoperta delle Terre Proibite. Capaci di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, saltando, scalando le pareti rocciose oppure planando da grandi altezze, i Seikret nativi del villaggio di Kunafa permettono finalmente al giocatore di sfruttare appieno la tridimensionalità dell’ambiente per avere la meglio sul bersaglio, nonché tracciarne agilmente i movimenti sulla mappa, raccogliendo automaticamente risorse durante il percorso. Tuttavia, queste agili creature non rappresentano ‘soltanto’ un essenziale mezzo di trasporto, dentro e fuori dalla caccia, ma svolgono anche la funzione di preziosa base mobile, con cui trasportare ed affilare le proprie armi e accamparsi praticamente ovunque, usando la tenda personale del giocatore e il classico BBQ, per assicurarsi di non andare mai a caccia a stomaco vuoto – meglio ancora se, come confermato da Stanton, fare “carting” non comporterà la perdita dei suddetti bonus, né dell’eventuale loot acquisito fino a quel momento. Tanti piccoli accorgimenti, ma di sicuro impatto sulla Quality of Life di un titolo che promette di fare scintille sotto il punto di vista della libertà concessa al giocatore per affrontare questa nuova avventura in un mondo perlopiù ancora sconosciuto, senza però tradire i punti cardine che hanno reso Monster Hunter una delle saghe videoludiche più note al mondo.
Insomma, una presentazione ricca di conferme più che di novità, ma che giunge al termine di una lunga serie di showcase presso i più importanti palcoscenici internazionali dedicati al mondo del gaming. A quattro anni di distanza dall’uscita di Monster Hunter Rise, diventato il terzo gioco più venduto dalla software house giapponese con i suoi 14 milioni di copie vendute (per poi arrivare a oltre 15 milioni se contiamo anche l’espansione Sunbreak), si direbbe proprio che a Capcom non resti altro da fare che monitorare l’accoglienza riservata dal pubblico all’Open Beta e affilare i propri spadoni in vista della data di rilascio ufficiale, che rimane quindi confermata per il 28 febbraio del 2025. In attesa di questo nuovo viaggio nelle Terre Proibite, buona caccia a tutti!
Articolo a cura di Laura Gaspa