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Call of Duty Black Ops 6: “addio utenza tossica”, chi vuole giocare deve sottoscrivere un patto con Activision

Basterร  a tenere a bada gli animi caldi di una community all’interno della quale vivono diversi caratteri fumantini? รˆ quello che si augura di certo Treyarch che per Call of Duty Black Ops 6 non intende tollerare comportamenti anti-sportivi. Stop alla mancanza di rispetto tra giocatori, stop a insulti ed epiteti offensivi. Per arginare il fenomeno, afferma lo studio, potrebbe bastare l’accettazione di un codice di condotta.

Come funziona? Qui la spiegazione รจ un po’ piรน vaga: si tratterร  di accertare dei ToS con modalitร  non troppo dissimili da quanto accade giร  quotidianamente con l’avvio di un software o l’accesso a un social network. All’atto pratico, perรฒ, Treyarch e Activision annunciano di avere dispiegato forze in massa allo scopo di monitorare chat testuali e vocali a caccia di qualsiasi segnale di violazione di quel detto codice. Qualora questa venisse riscontrata si procederร  alle contromisure che possono andare dalla sospensione al ban perpetuo.

Ma sarร  davvero efficace? Ne dubitano i veterani di CoD. Secondo quelli giร  impegnati in Warzone, ad esempio, puรฒ essere utile finchรฉ i giocatori utilizzano gli strumenti interni, ma non รจ infrequente che interi party si ritrovino ad esempio su Discord, lontani dalla giurisdizione di Activision. Altri dubbi vengono espressi sia circa l’effettiva efficacia (come farร  la moderazione a distinguere tra le baruffe tra amici e le vere schermaglie verbali?), cosรฌ come sulla natura stessa delle limitazioni. Per qualcuno: “Call of Duty Black Ops 6 (e tutti gli altri della serie), sono giochi dove ci si fa fuori a vicenda, ma guai a imprecare. Strano, no?”

Black Ops 6 รจ atteso su PC e console next-gen a partire dal 25 ottobre. Uno degli ultimi spot ha per protagonista anche il famigerato ‘signor Giancarlo’, vero e proprio meme vivente italiano.

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