Tra il 2005 e il 2007, tra le tante serie videoludiche targate Dragon Ball, una in particolare ha riunito davanti a console e TV milioni di videogiocatori, pronti a darsele di santa ragione impersonando i personaggi più iconici del manga/anime del compianto Toriyama, tra cui Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, Trunks, e non solo! Sto parlando di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi, un picchiaduro 3D capace di mettere in scena combattimenti frenetici, offrire ai giocatori un roster sempre più corposo e soprattutto, garantire tanto intrattenimento sia nelle varie modalità single player che nella modalità battaglia a 2 giocatori. Dal 2007 in poi gli utenti hanno chiesto a gran voce l’arrivo di un Budokai Tenkaichi 4, richiesta che a quanto pare richiedeva il raduno delle 7 Sfere del Drago per essere esaudita. Ci sono voluti ben 17 anni, per essere (in parte) accontentati, dato che tra pochi giorni sarà possibile giocare a Dragon Ball Sparking! ZERO.
Sparking! ZERO, che in molti definiscono come Budokai Tenkaichi 4, non rappresenta però l’erede spirituale di questa iconica saga, ma piuttosto ne é l’evoluzione. Il gioco infatti propone il frenetico gameplay picchiaduro 3D che ha caratterizzato la serie, facendo gioire coloro che si erano chiusi nella Stanza dello Spirito e del Tempo in attesa della sua venuta, ma allo stesso tempo evolve e innova sia alcune meccaniche, sia le modalità di gioco, soprattutto quella competitiva, adattandola agli standard dei giorni moderni.
Dragon Ball Sparking! ZERO: una saga che si è trasformata… proprio come un Super Saiyan!
Come detto prima, Dragon Ball Sparking! ZERO rappresenta l’evoluzione di Budokai Tenkaichi, con il lavoro svolto dallo sviluppatore Spike Chunsoft (che ha lavorato alla serie base come Spike e a tantissimi tie-in di Bandai Namco) che punta a raccogliere sia i giocatori della vecchia guardia, sia quelli abituati ad acquistare i picchiaduro per andare a competere contro gli utenti di tutto il mondo. Gli amanti di Budokai Tenkaichi non si troveranno per nulla spaesati verso il gameplay del titolo, che al 90% è praticamente lo stesso con cui hanno approcciato in passato e che in gran parte è ripreso anche in Xenoverse e Kakarot. Le vecchie meccaniche di combattimento sono così iconiche che sicuramente non devo essere io a spiegarvele, dunque mi focalizzerò sulla più importante innovazione introdotta da Spike Chunsoft, che sicuramente va ad impattare parecchio sul gameplay. Sto parlando della Parry!
Nel già frenetico ed adrenalinico gameplay di Dragon Ball Sparking! ZERO è stata aggiunta la Parry, importante meccanica che cambia di molto le carte in tavola. Se prima potevate darvele di santa ragione, e spesse volte premendo freneticamente i tasti, questa volta le cose andranno diversamente. La Parry infatti richiede un singolo tasto per essere eseguita (R3 su PlayStation 5), ma col giusto tempismo può sovvertire le sorti dello scontro. Ovviamente la Parry non può essere eseguita se il vostro avversario vi ha già rotto la guarda e vi sta distruggendo a suon di calci e pugni. La Parry va eseguita con tempismo, perché questo contrattacco può far si che poi siate voi a prendere le redini del combattimento, vincendo lo scambio di colpi con l’avversario. Proprio come in un “souls” che si rispetti, potete parare i colpi per poi attendere il momento propizio per “parriare” l’attacco, contrattaccando l’avversario!
Inoltre, durante la carica dell’aura, a differenza del passato su schermo appaiono tutte le abilità e le tecniche eseguibili dal personaggio usato. Proprio come in passato, ogni combattente ha 2 abilità (eseguibili in base all’aura posseduta), 2 tecniche base e ovviamente una tecnica eseguibile quando l’aura è al massimo… un classico! Per farvi un esempio, il Goku Z-I, ossia quello più base che troverete nel gioco, ha come abilità l’Esplosione Solare e il Kaiohken, può eseguire l’iconica Kamehameha e l’Attacco Kaiohken, e infine lanciare la Sfera Genkidama. Particolarità delle tecniche però è il Potenziamento: sacrificando un po’ di barra della vita, è possibile potenziare le mosse, infliggendo più danni all’avversario!
I giocatori non si troveranno spaesati neanche con l’HUD del gioco, ripreso pari pari da Budokai Tenkaichi, seppur con qualche ammodernamento. Ciò che è cambiato però è il mini-gioco da eseguire quando 2 tecniche andranno a collidere tra di loro. Se prima occorreva ruotare la levetta analogica più velocemente rispetto all’avversario, in Sparking! ZERO invece è stato inserito un mini-gioco che punta sulla tempestività nella pressione del tasto Triangolo, mentre se 2 lottatori decideranno di scontrarsi volando l’uno contro l’altro, partirà un secondo mini-gioco basato sulla velocità di pressione del tasto Quadrato. Anche questi mini-giochi godono della meccanica di Potenziamento, ma quel poco di vita sacrificata potrà far pendere la bilancia dalla vostra parte. Per il resto, non noterete grosse differenze con il passato!
Un menu dinamico e tante modalità di gioco
Dragon Ball Sparking! ZERO mi ha fatti innamorare fin dal primo momento, perché il menu di gioco è dinamico e affascinante! Qui troviamo Goku che vola e si teletrasporta nei luoghi più iconici del mondo di Dragon Ball, ognuno dei quali rappresenta una delle modalità selezionabili, o altro ancora. Ecco dove può andare il nostro eroe:
- Goku può recarsi alla Capsule Corporation, dove tra gli altri ci sono anche Beerus e Whis (a mangiare) – questo è il menu della modalità Storia e delle Sfide Personalizzate
- Volando verso l’arena del Torneo Tenkaichi sarà possibile selezionare la Battaglia (online e offline), allenarsi o partecipare al Torneo Mondiale
- Teletrasportandosi con Kaiohshin il Superiore, Goku può raggiungere il Palazzo di Zeno per ottenere le ricompense delle sfide portate a compimento dal giocatore
- Potete poi teletrasportarvi alla Kame House, dove Muten e Numero 18 vi indirizzeranno al Negozio, al menu di personalizzazione e alla vostra Carta Giocatore
- Non manca la casa di Mister Satan, con il simpatico personaggio impaurito dal vostro improvviso arrivo. Qui trovate la Galleria con dati raccolti e molto altro ancora
- Infine, Goku si teletrasporta al palazzo di Dio dove Dende vi farà compagnia mentre evocate i 3 draghi: Shenron. Polunga o Super Shenron. Raccogliendo le sfere del drago infatti (dalle varie ricompense), potete evocare i Draghi dei Desideri, ottenendo nuovi personaggi, Zeni, nuovi costumi, sbloccare interi Episodi Battaglia e altri premi
Questo menu è davvero veloce, oltre ad essere una lettera d’amore a Dragon Ball, seppur ogni tanto incapperete in qualche piccolo episodio di lag, ma davvero irrisorio.
Parlando dell’Episodio Battaglia, ossia la modalità storia di Dragon Ball Sparking! ZERO, a differenza del passato non si basa più sull’affrontare le varie saghe della leggendaria serie di Akira Toriyama, ma è divisa in Personaggi. É possibile selezionare la Storia di Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, Freezer, e anche quella di Black! Non emozionatevi troppo però, perché a quanto pare gli sviluppatori hanno deciso di non dedicare troppi sforzi in questa modalità. Mi spiego meglio! Selezionando un personaggio potrete rivivere le sue gesta, ma soltanto in parte. Prendiamo in esempio Goku. Portando avanti la sua storia si parte dalla Saga dei Saiyan, con il nostro che affronta 2 volte Radish, per poi resuscitare e scontrarsi contro Nappa, Vegeta e Vegeta Oozaru. E fin qui nulla di strano! Poi però più si va avanti, e più gli scontri vengono ridotti al minimo, con la storia che viene narrata tramite filmati o immagini. Dunque, su Namecc Goku si ritrova a saltare il combattimento contro Rekoom, affrontando Jeeth e Ginew (e stranamente e Burter a correre dal capitano e non Jeeth). Infine, ve la vedrete con Freezer prima in forma normale, e poi trasformati in Super Saiyan. Insomma, più si andrà avanti con le varie saghe, più vi accorgerete che ci saranno più fatti narrati che combattimenti!
Selezionando la storia di Vegeta, le mie parole acquisteranno ancora più senso. Con Vegeta non parteciperete alla saga dei Saiyan, ma partirete direttamente dal pianeta Namecc. Qui affronterete Cui, ma non Dodoria, cui scontro viene solo narrato e non affrontato. Contro Zarbon combatterete solo una volta (e dovrete solo ridurgli la salute), per poi affrontare Rekoom (anche qui riducendogli solo la salute). Infine, per completare la saga di Namecc dedicata a Vegeta, dovrete affrontare Freezer in un singolo combattimento, contro la sua forma finale. Stop!
Da quello che avrete capito, a differenza della serie Budokai Tenkaichi, dove il gioco permetteva di affrontare ogni singolo scontro, in Dragon Ball Sparking! ZERO la modalità storia è stata rivisitata e propone solo alcuni degli scontri dei vari personaggi che potrete impersonare. La scelta sicuramente potrebbe non andare a genio ai vecchi videogiocatori, che sicuramente avrebbero preferito meno sequenze animate e più combattimenti. Da apprezzare però il ritorno dei “What If”, ossia evoluzioni della storia che differiscono dall’originale. Cosa succede se Goku batte Cell durante il torneo indetto da quest’ultimo? E cosa invece se Majin Bu diventa buono prima del tempo? Non andrò a spoilerarveli, perché questi sono pochi e dunque lascerò a voi la scoperta. Inoltre, in occasione di specifici filmati, sarà possibile cambiare telecamera, impostando la visuale in prima persona e rivivendo sequenze iconiche della storia di Dragon Ball dagli occhi dei protagonisti. E qui i fan andranno davvero in visibilio!
Battaglie, battaglie… e ancora battaglie!
Il single player però viene arricchito dalle Battaglie Personalizzate. Qui potete trovare le Battaglie Bonus, ossia scontri mai visti e quindi del tutto inediti. Perché non godere dell’alleanza tra Goku e Cell e tentare di sconfiggere i cattivi della saga di Bu, per poi puntare con Cell a battersi con Beerus? Oppure far sì che Great Saiyaman affronti i guerrieri più forti dell’Undicesimo Livello? O ancora, che sia Nappa ad andare su Namecc e affrontare Freezer e i suoi uomini? Parliamo dunque di una modalità molto stimolante, arricchita dalla modalità Battaglia Personalizzata, dove sarà il giocatore a creare un vero e proprio episodio, con regole da inserire, personaggi selezionabili… e potrete anche dare un titolo al combattimento e selezionare la musica. In più, le Battaglie Personalizzate create potranno essere condivise online agli altri giocatori, a patto però di riuscire a completarle prima di poterle lanciare in rete. Dunque, se vorrete proporre ad esempio un folle scontro tra Gogeta contro Beerus, Whis, Hit, Golden Freezer e Giren, dovrete essere sicuri che il combattimento sia fattibile e completabile a vostro favore, altrimenti resterà soltanto un’idea improponibile.
Immancabile come sempre, la modalità Battaglia può essere considerata come il fulcro di Budokai Tenkaichi, e dunque anche di Sparking! ZERO. Ovviamente, al day-one, dopo aver padroneggiato il gameplay dei vari personaggi, sicuramente i giocatori decideranno di tuffarsi subito nel multiplayer online e sfidare gli utenti di tutto il mondo, sia in Partite del Giocatore che nella Classificate. Purtroppo non ho potuto testare questa modalità, dato che nonostante i server aperti, il matchmaking non mi ha portato da nessuna parte. Un vero peccato perché avrei voluto controllare la qualità del net-code, ma ahimè non è stato possibile!
Offline invece potrete giocare contro la CPU, oppure battervi contro gli amici con la mitica modalità split-screen. Grande sacrilegio però in Dragon Ball Sparking! ZERO è l’impossibilità di selezionare le mappe nel multiplayer locale, dato che gli scontri sono e saranno limitati alla sola Stanza dello Spirito e del Tempo. Questa feature differisce molto dal passato, dove invece i giocatori potevano selezionare tutte le mappe presenti nei vari giochi. E dato che le ambientazioni continuano ad avere un grosso impatto sul gameplay, con zone distruttibili o tanti nascondigli che permettono di aumentare la propria aura in tranquillità, questa limitazione è davvero un grosso macigno da digerire. Magari in futuro le cose cambieranno… almeno si spera!
Dragon Ball Sparking! ZERO: un roster immenso (ma col trucco)
Una delle caratteristiche dei Dragon Ball Budokai Tenkaichi che li ha sempre contraddistinti dagli altri picchiaduro risiedeva negli ampi roster proposti, ricchi di personaggi selezionabili e sbloccabili. Dragon Ball Sparking! ZERO, non soltanto non è da meno, ma può essere considerato il picchiaduro con più combattenti della storia: ben 182! Qui trovate i personaggi appartenenti alla prima serie di Dragon Ball, i tantissimi personaggi di Z, molti personaggi di GT, altrettanti di Super e gli immancabili personaggi degli OAV. Avrete l’imbarazzo della scelta, perché oltre a poter selezionare i vostri personaggi preferiti, potrete basare la vostra scelta anche sulle caratteristiche dei personaggi, ossia Potenza, velocità, Tecnica. Chiaramente i personaggi più forti avranno limitazioni nella velocità, o al tempo stesso quelli più veloci daranno colpi che infliggeranno meno danni. Poi ci sono Goku SSJ Blue, Beerus, Whis, Giren e molti altri che sembrano non avere punti deboli, risultando OP rispetto ad altri. Questo aspetto riflette quello che percepiamo nell’anime… dopotutto chi mai potrebbe decidere di affrontare Giren utilizzando il seppur veloce Burter?
Il roster dunque propone sì 182 personaggi, ma bisogna mettere le cose in chiaro. Di questi 182 personaggi, ben 19 sono rappresentati da soli Goku! Il mitico Saiyan infatti è il combattente più rappresentativo del roster, proponendo addirittura 4 versioni base e 3 versioni Super Saiyan di primo livello. Tranquilli, perché ognuno di essi possiede tecniche diverse… almeno questo! Dunque, se in passato c’era un solo e unico Goku base, in Sparking! ZERO ne avrete più di uno da utilizzare. Anche il suo compare di merende Vegeta però non è da meno: ne avrete ben 14 tra cui scegliere! I personaggi con trasformazioni poi sono gestiti in maniera diversa rispetto al passato, dato che Goku Z-I non ha alcuna trasformazione, mentre Goku Z-II può trasformarsi solo in SSJ di primo livello. Inoltre, Goku di Super può trasformarsi in SSJ1, SSJ God e SSJ Blue, ma non nel Super Saiyan di secondo e di terzo livello. A questo punto, per avere la trasformazione desiderata bisogna necessariamente selezionare il giusto personaggio. Anche la meccanica della trasformazione differisce rispetto a come la ricordavamo. Esiste un apposito menu che durante i combattimenti permette di selezionare la trasformazione desiderata tramite la pressione di un singolo tasto, a patto che abbiate il numero di aura necessaria per poter accedere alla trasformazione. Idem per le fusioni: occorreranno i personaggi da fondere (quelli giusti eh), oltre al giusto qauntitativo di aura accumulata!
Parlando invece dei personaggi da sbloccare, sarà possibile ottenerli in diversi modi: giocando la modalità Storia, acquistandoli nel negozio utilizzando Zeni, o chiedendoli ai vari Draghi tramite i desideri. A quanto pare però, i personaggi degli OAV non possiedono delle saghe da affrontare, dato che Bojack ad esempio è stato ottenibile completando la saga di Cell con Gohan. É probabile dunque che questi personaggi non godranno di propri archi narrativi e saranno ottenibili in maniera randomica (o tramite il negozio). Ciò però sta anche a significare che avremo meno gameplay nelle Story Mode. In futuro poi il roster continuerà ad essere ampliato con i personaggi DLC, tra cui quelli di Super Hero, ma non solo!
Un gioco perfetto come Cell (che non è del tutto perfetto)
Avendo provato Dragon Ball Sparking! ZERO su PlayStation 5, posso affermare che questa versione console, in termini di prestazioni, garantisce una stabilità entusiasmante. I 60 fps si percepiscono tutti e donano quell’azione che in passato non poteva essere raggiunta dato il cap del frame rate delle precedenti console. Il titolo non ha mai proprio cali di frame, ma non è stato esente da bug e glitch, alcuni dei quali non particolarmente felici. Tralasciando qualche bug grafico che si manifesta praticamente in ogni gioco, non è stato bello ritrovarsi bloccati in una roccia e impossibilitati a muoversi fino a quando l’avversario non rompesse tale roccia. Ancora più estenuanti sono stati i bug emersi durante la Story Mode, con le condizioni per superare la battaglia che non sbloccandosi hanno reso impossibile il proseguimento della storia. Durante lo scontro tra Vegeta contro Zarbon, per vincere bisognava resistere fino alla trasformazione di quest’ultimo, ma dopo essersi trasformato il match è andato avanti, rendendo Zarbon invulnerabile e costringendomi a ricominciare lo scontro. Idem con lo scontro tra Goku contro Majin Bu: qui Goku si trasforma in maniera scriptata fino ad arrivare al SSJ3, per poi battere Bu… trasformazioni che però non essendosi manifestate hanno reso Majin Bu immortale, impedendomi di dargli il colpo finale.
Graficamente parlando invece, Sparking! ZERO è un inno alla gloria di Dragon Ball, con il perfetto cel-shading che rende il gioco quanto più vicino possibile alla controparte anime. Tutto è stato riproposto in maniera fedele, che si tratti del personaggi o delle tecniche a loro competenti. Persino le trasformazioni gasano come quando avvengono nei vari episodi dell’anime. Peccato soltanto che alcune tecniche siano praticamente le stesse (con tutti questi personaggi era ovvi che venissero riciclate), ma con colori differenti per dare l’idea che si tratti di tecniche differenti. Il tutto è accompagnato da una soundtrack che rievoca sia le musiche dei vari anime di Dragon Ball, ma al tempo stesso offre accompagnamenti inediti e stimolanti. Dunque, comparto tecnico, grafico e sonoro, più o meno, hanno tutti superato l’esame, ma una menzione speciale va fatta per forza di cose alla grafica… decidete voi se considerarla “Over 8000” o con “un’aura potentissima”!
Dragon Ball Sparking! ZERO è il gioco definitivo di Dragon Ball! É ciò che i fan della serie stavano aspettando da anni e finalmente hanno ottenuto! Ha tutto per essere considerato il successore di Dragon Ball Budokai Tenkaichi, ma propone al tempo stesso quel tocco di modernità e innovazione capace di avvicinare a sé anche le nuove generazioni, quelle dei picchiaduro da competizione. Il ritorno di Goku e compagni non poteva che essere un successo, in larga parte già annunciato dopo i primi approcci verso il titolo. Pad alla mano però, le sensazioni vissute in passato sono riaffiorate nella mia mente, vibes che la serie di Xenoverse non era riuscita a replicare! Certo, sarebbe stavo evocativo ed emozionante chiamarlo Dragon Ball Budokai Tenkaichi 4, ma a mio parere il cambio nome è stato necessario non tanto per tagliare completamente i ponti col passato, ma per dare una nuova identità e un nuovo inizio ad un videogioco che ha fatto la storia e che sicuramente continuerà a far parlare di sé anche in futuro!