Greedfall II The Dying World Provato Early Access: un mondo morente da salvare

Greedfall 2 The Dying World

Greedfall II The Dying World è il nuovo titolo disponibile in Accesso Anticipato sviluppato da Spiders. Il gioco si pone tre anni prima gli eventi del primo capitolo e segue le avventure del nostro protagonista, il Vriden Gerr o “Senza Radici“. L’avventura inizia nella remota isola di Teer Fradee, dove sia nativi che stranieri cercano di trovare un equilibrio per coesistere. Vestirete i panni di un nativo del clan Shining Scales che verrà preso e costretto ad andare nel Vecchio Continente, Gacane, un vasto luogo segnato dalla guerra e dalla malattia. L’esplorazione non mancherà e per ora solo tre regioni sono disponibili (Teer Fradee, Thynia e Uxantis), ognuna con le sue peculiari caratteristiche e incontrare nuovi personaggi e compagni lungo il cammino, che vi aiuteranno a fare luce sugli intrighi delle diverse fazioni del continente. Poiché la storia si svolge nello stesso universo del primo capitolo, potrete incontrare alcuni volti già conosciuti, o sentire parlare di eventi già presenti anche nel precedente capitolo, ma state tranquilli perché non saranno al centro della storia. Iniziamo però parlando con il primo elemento che segna una radicale cambiamento rispetto al predecessore, il cambio da un’impronta action ad una più riflessiva e strategica.

Greedfall II the Dying world
Riuscirà il Vriden Gerr a sopravvivere alle diverse peripezie che lo attendono?

Greedfall II The Dying World: la transizione da action-RPG a RTS (purtroppo) si fa sentire

Greedfall II si distanzia dal predecessore a livello di gameplay puntando su un’esperienza più strategica. Gli sviluppatori hanno volutamente strizzato l’occhio al gameplay del vecchio, ma sempre apprezzabile, Dragon Age: Origins, uno dei capostipiti dei GDR occidentali e realizzati da Bioware. Il problema risiede nell’esperienza che il titolo vuole offrire risultando sottotono rispetto ad un gioco realizzato nell’ormai lontano 2009, ma com’è possibile? Ebbene, innanzitutto il maggior difetto risiede nella lentezza e legnosità delle fase di combattimento insieme a delle animazioni lente e che non convincono pienamente, specie con un problema legato all’auto attacco che potrebbe far bloccare il personaggio in uso. Un bug già preso in considerazione dal team e che risolveranno al più presto. Il titolo offre una Visual Tattica che mette in pausa l’azione così da gestire con calma la battaglia, e potrete persino scegliere una rotazione di skill per colpire il nemico o curare gli alleati. I Punti Azione vi serviranno per lanciare le abilità e si ricaricano colpendo i nemici con l’attacco base, mentre se siete un mago vi servirà anche il mana per utilizzare le magie. Tenete anche a mente che sia nemici che il nostro party avranno una statistica particolare chiamata Corazza, indicata con una barra gialla. La corazza farà in modo che subendo colpi i vostri punti salute non scendano finché non si sarà esaurita completamente.

L’albero delle abilità per ora è molto scarno con sole due abilità sbloccabili per ramo e non aggiungono grande varietà alle fasi di combattimento, resta quindi da vedere come verrà gestito l’avanzamento delle abilità a titolo completo. Fondamentalmente utilizzerete soprattutto due rami abilità per il vostro personaggio, uno dedicato alle diverse posture ed un altro per le abilità dell’arma, per un totale di 6 rami distinti. Iniziamo per ordine elencando le diverse posture, attivabili una per volta:

  • Postura Distruttiva: Permette di aumentare la probabilità ed i danni critici, ma diminuisce la difesa fisica e magica.
  • Postura Protettiva: Aumenta la corazza e la salute diminuendo i danni fisici e magici.
  • Postura Altruistuica: Riduce il tempo di recupero delle abilità di guarigione o di buff degli alleati, ma aumenta i danni subiti.
Ecco come si presenta l’albero delle abilità allo stato attuale del gioco

Ovviamente, salendo di livello sarà possibile sviluppare ancora di più le posture con diverse abilità ad hoc. Ad esempio, scegliendo quella distruttiva potrete sbloccare un’abilità che se usata aumenterà i vostri danni inflitti, come anche un urlo che infligge danni alla corazza nemica, più delle passive che sbloccherete una volta acquisita una determinata abilità. Purtroppo, allo stato attuale del gioco non è possibile scalfire affondo quanto ha da offrire il titolo. Per quanto riguarda le abilità delle armi ne abbiamo a disposizione sempre tre, una per le armi bianche, una per i braccialetti per lanciare le magie ed infine il ramo per gli archi, pistole e fucili. Il repertorio di armi sembra essere abbastanza vasto e vario, tra doppie lame, spade, asce, mazze e tante altre che riescono ad aggiungere varietà al sistema di combattimento. Inoltre, i nostri compagni avranno anche a disposizione un repertorio di abilità uniche e che potranno utilizzare solo loro, così da arricchire ancora di più le fasi di combattimento e la scelta dei compagni a secondo delle vostre necessità. C’è da sottolineare che i compagni saranno specializzati nell’utilizzo di una singola arma, ad esempio Nilan potrà equipaggiare solo armi a distanza o Sybille le doppie lame. Particolare è stata la scelta degli sviluppatori di rendere le armi leggendarie equipaggiabili solo dal protagonista, scelta che non condivido se il mio personaggio non è specializzato in quella determinata classe.

Importante è scegliere con cura gli attributi

Dopo le abilità troviamo gli attributi da distribuire al protagonista ed i compagni che migliorano le diverse statistiche presenti nel titolo, quindi dovrete prestare molta attenzione all’assegnazione dei punti perché sono di vitale importanza nella costruzione del vostro personaggio e non solo. Inoltre, ogni attributo è vincolato ad un determinato tipo di equipaggiamento e se userete armi diverse da quelle elencate non avrà alcun effetto. Troviamo quattro attributi che potenziano le vostre caratteristiche a secondo dell’arma: la Forza aumenta il vostro attacco e danno critico, l’Agilità aumenta sia attacco che probabilità di schivata, la Percezione influisce sulle armi a distanza mentre la Volontà potenzierà i vostri danni magici. Per quanto riguarda gli ultimi due attributi troviamo Costituzione che aumenta i punti salute e la difesa delle armature medie e pesanti, mentre Concentrazione aumenterà il numero di punti azione da utilizzare in battaglia e diminuisce il tempo di recupero delle abilità. L’ultimo campo che ci resta da scoprire sono i Talenti, dove sarà possibile migliorare ben 5 diverse abilità di contorno. Infatti, troviamo Sopravvivenza che ci permette di individuare trappole ed elementi circostanti nell’ambiente oltre a migliorare la probabilità di successo quando si seguono eventuali tracce. Diplomazia permette di sbloccare linee di dialogo aggiuntive permettendoci di manipolare e influenzare le azioni del nostro interlocutore. Potenziando il talento Furtività otteniamo un miglioramento quando ci si muove in furtività per destare meno sospetti, oltre a permetterci di utilizzare eventuali travestimenti. Alchimia ci da modo di preparare pozioni o esplosivi che ci torneranno utili per distruggere alcuni muri che bloccano il passaggio. Infine troviamo Meccanica, che permette di scassinare le serrature e disinnescare trappole, ma anche costruirle.

In conclusione, l’unico tasto dolente è la gestione delle battaglie e l’IA dei nostri compagni. Avrei gradito che si adattassero leggermente di più alle battaglie con la possibilità di utilizzare le abilità o oggetti in automatico senza dover ricorrere alla pausa. Forse, la pessima gestione degli elementi dell’interfaccia non aiuta al gradimento di questo cambio di regia a livello di gameplay, d’altronde spesso non riuscirete a selezionare il nemico da colpire o interagire fluidamente con le abilità. Ricordo che il titolo è ancora in accesso anticipato e gli sviluppatori stanno raccogliendo i feedback dei giocatori per eventuali modifiche al gameplay. Chissà che non facciano dietrofront ritornando a qualcosa di più simile al primo capitolo, d’altronde questo cambio di rotta non sta piacendo a gran parte dei fan del primo capitolo.

Nascondersi dai nemici può sempre tornare utile

Tecnicamente problematico e si deve fare di meglio

Allo stato attuale Greedfall II The Dying World non brilla a livello tecnico e ci sono tanti, forse troppi, bug e glitch che potrebbero rovinare l’esperienza già dai primi passi che farete sull’isola. Esplorando per l’isola alla ricerca di materiali e armi migliori mi sono imbattuto in una miniera, che poi si scoprirà essere parte di una missione principale. Fin qui nessun problema, tranne per il fatto che i nemici vi attaccheranno a vista precludendo di compiere azioni diverse per la missione principale. Ovviamente non mi sono buttato a capofitto dentro la zona in questione, ma nonostante fossi dietro un enorme portone non l’hanno presa bene e da quel momento in poi mi hanno sempre attaccato a vista. Pazienza, mi sono fatto strada lasciando alle mie spalle una scia di sangue, che ha inesorabilmente diminuito la mia reputazione con l’Alleanza del Ponte. Niente di grave per fortuna, alla fine non ha precluso l’avanzamento della quest principale. In certe occasioni capiterà che l’arma scompare e sembra che starete attaccando con un’arma invisibile, come anche i capelli del protagonista che a termine di alcune cut-scene diventerà magicamente pelato. In generale le animazioni di movimento e combattimento non fanno impazzire e trasmettono una sensazione di legnosità, così come quelle dei nemici, il tutto risolvibile velocizzando di poco il gameplay.

Il titolo necessita di una grande pulizia e rifinitura, a partire dal comparto grafico che non brilla di certo in bellezza, presentando diversi problemi nell’ottimizzazione della gestione delle risorse ed una grave lentezza nel caricare le texture durante le cut-scene, producendo dei modelli molto blandi e senza texture. Anche il rendering dei capelli è afflitto da non pochi problemi e si nota soprattutto nei dialoghi a causa di modelli che non convincono appieno, ed il risultato generale è abbastanza scarno.  Al momento il character editor è molto scarno ed è possibile cambiare solo il genere del Vriden Gerr, viso e capelli scegliendone tra alcuni predefiniti. Gli sviluppatori hanno però promesso un sostanziale miglioramento dell’editor del personaggio nei prossimi mesi. Allo stato attuale Greedfall II non garantisce un’esperienza fluida ed esente da bug e non riesce a sorprendere a livello grafico, ma spezziamo una lancia a favore dell’ottimo livello artistico del mondo di gioco.

GeForce Now; GreedFall II The Dying World
Come si può vedere alcune texture e modelli non sono al passo con i tempi

Un vasto mondo di gioco ed una storia da assaporare

Nonostante Greedfall II The Dying World proponga solo tre aree da esplorare per ora, l’esplorazione è un fattore importante e ben gestito da parte degli sviluppatori. Già dalle prime ore di gioco si può vedere come c’è stata molta cura nella creazione del mondo di gioco, molto vario e che incentiva il giocatore a recarsi in ogni meandro. Grazie alla mappa di gioco ed i classici punti interrogativi che segnano i maggiori punti di interesse, muoversi attraverso le macro-aree è abbastanza semplice ed intuitivo. Inoltre, ogni zona che andiamo ad esplorare è ben realizzata ed unica proponendo biomi sempre diversi. Non aspettatevi mappe enormi, la grandezza di queste aree di gioco è abbastanza contenuta ma compensata grazie alla ricchezza e la varietà di asset utilizzati, oltre ad interessanti missioni secondarie e segreti da scoprire in ogni angolo della mappa.

Per quanto riguarda la trama per ora preferisco non dettare giudizio, poiché ho l’impressione di aver toccato con mano solo una piccola parte di quello che avrà da offrire il titolo in merito. In ogni caso, da quello che ho potuto vedere al momento, la narrazione invoglia il giocatore a seguire la missione principale e scoprire quali segreti si celano dietro il nostro rapimento. La necessità ed il bisogno di fare giustizia e chiarimento per quanto concerne lo status quo dei nativi, trattati al pari di schiavi e selvaggi. La nostra prima missione sarà quella di fare luce dietro la carenza di bestie da cacciare ed una strana malattia che affligge il nostro clan, in modo da completare il rito di iniziazione. Alla fine delle nostre peripezie scopriamo come i cacciatori stranieri stiano cacciando per gioco riducendo drasticamente l’equilibrio naturale, mentre i minatori stanno inquinando il fiume con i residui di mercurio. Fatto luce su questi misteri, oltre ad aver aiutato anche il comandante di un insediamento nel ritrovare un regalo per il capo clan, siamo pronti per il nostro rito. Un rito che si concluderà in un bagno di sangue dato che gli stranieri ci terranno un’imboscata per sequestrare il protagonista ed i nostri due compagni. Al nostro risveglio ci troveremo prigionieri in un galeone diretto alle prigioni di Olima. Dopo aver stretto alleanza con tre donne, che si uniranno al nostro lungo viaggio, riusciamo finalmente ad evadere e arrivare a Thynia. Qui, accompagnati da Ludwig, andiamo alla ricerca di un insediamento composto da altri nativi Teer Fradee. Una volta trovato e aver tirato un sospiro di sollievo, una nuova imboscata ci viene tesa e ci troviamo nuovamente a fuggire verso Uxantis. Per adesso, la trama conta una buona regia durante le cut-scene ma manca di pathos in certe occasioni, al netto di un discreto doppiaggio che utilizzerà in varie occasioni una lingua inventata per i nativi. Come già ribadito, è ancora troppo presto tirare le somme sulla trama e le varie missioni secondarie che ci offriranno sia compagni che NPC. Infatti, in questo momento circa il 30% del gioco è disponibile.


Greedfall II The Dying World è finalmente disponibile su PC in Accesso Anticipato, ponendosi come prequel del primo capitolo. Nonostante tutto gli sviluppatori hanno deciso di distanziarsi dal predecessore a livello di gameplay, puntando su un’esperienza più strategica. Purtroppo, questa scelta non sembra aver giovato molto al titolo ed al momento non propone grande innovazione sul campo, ma anzi il risultato (non) finale è un gameplay lento, legnoso e poco vario. Non brilla a livello tecnico e ci sono molti bug e glitch che potrebbero far storcere il naso e necessita di una grande pulizia e rifinitura. Anche il comparto grafico ha bisogno di qualche miglioria ed una migliore ottimizzazione, nonostante un ottimo comparto artistico. L’esplorazione è un fattore importante e si nota come c’è stata molta cura nella realizzazione del mondo di gioco, incentivando il giocatore a visitare ogni angolo della mappa. La trama vanta una buona regia ma manca di pathos, ma nonostante tutto la narrazione invoglia il giocatore a scoprire quali segreti si nascondono dietro il nostro rapimento. Tirando le somme, per ora Greedfall II non riesce a convincere totalmente per via di alcune gravi mancanze. Speriamo che gli sviluppatori ascoltino i feedback e si impegnino maggiormente nel consegnare un prodotto migliore e più pulito.


 

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