Gundam Breaker 4 Recensione V mensile

A circa sei anni di distanza da quel New Gundam Breaker che Crafts and Meister aveva prodotto per l’Occidente così da “scusarsi” per la mancata distribuzione di Gundam Breaker 3, uscito due anni prima e apprezzatissimo in Giappone, ecco arrivare il quarto capitolo. Developer e publisher avranno fatto tesoro degli errori del passato? Non abbiamo dovuto fare altro che avviare Gundam Breaker 4 per scoprirlo. Le notizie sono migliori di quanto possiate pensare.

Un po’ di contesto

Gundam Breaker 4 è ambientato nello stesso universo narrativo dei capitoli precedenti. Niente paura, però, in Bandai Namco hanno pensato bene di non rendere le storie interconnesse: se anche non aveste giocato ai precedenti, non avrete comunque difficoltà a seguire la vicenda. Al massimo potreste non cogliere quali siano i personaggi nuovi e quali invece fossero già presenti nel gioco precedente. In questa storia interpretiamo il ruolo di un beta tester per il videogioco Gunpla Battle Blaze: Beyond Borders, o GBBBB o ancora GB4. Insieme a un gruppo di altri giocatori come noi affronteremo sfide via via più impegnative contro avversari più tosti, fino ad arrivare allo scontro finale che decreterà il nuovo campione mondiale.

Gundam Breaker 4: un gioco nel gioco

Ecco, questo è il vero punto di forza di Gundam Breaker 4: il fatto di essere sostanzialmente un gioco doppio. Da una parte i combattimenti tra robottoni che poi, se portati a termine, permettono di sbloccare man mano pezzi e accessori per i gunpla da schierare in battaglia. Dall’altro, la costruzione di diorama virtuali adoperando i modellini assemblati o acquistati completi al negozio. La storia si dipana nel corso di 36 missioni principali. A seconda della vostra abilità potreste impiegare tra le 15 e le 18 ore per la campagna single player. È in queste missioni che conosceremo gli altri personaggi e faremo “il grosso” del nostro bottino. Accanto a queste missioni poi abbiamo gli Incarichi, che ci permetteranno di affrontare gunpla assenti nella storia principale e ottenerne i pezzi. Ci sono poi le missioni “cacciatori di taglie”, sfide online contro i gunpla costruiti da altri gamer (e controllati dalla CPU) e le missioni “sopravvivenza”. In ogni schieramento l’obiettivo è il medesimo: eliminare i nemici presenti in arena e che arriveranno a ondate. Il gioco funziona come altri esponenti del subgenere hack’n slash: per avere una buona valutazione è necessario minimizzare i tempi di esecuzione e cercare di inanellare quante più combo possibili. Oltre alle combo semplici – utili a sbloccare perk temporanei come una maggiore resistenza o un miglior drop rate di componenti – bisognerà incastrare le combo-breaker. Detta semplice: una concatenazione di eliminazioni di nemici prima che si esaurisca la barra combo.

Gundam Breaker 4: costruisci, schiera, raccogli, ripeti

Un maggior punteggio finale al termine delle missioni significa ricevere migliori ricompense sotto forma di pezzi di gunpla e valuta in game da spendere in modellini e componenti aggiuntive poi disponibili anche nella sezione diorama. Per procedere senza intoppi sarà necessario aggiornare le parti del nostro robot combinando tra loro testa, torso, braccia, gambe, backpack e diversi tipi di armi, così da ottenere un mecha il più possibile competitivo. Dovremo perciò fare attenzione alle specifiche tecniche di ogni componente installato e verificare come questo andrà a modificare le nostre prestazioni. Nulla di complicato come in Megaton Musashi (che avevo recensito qui su V Mensile qualche numero fa), ma nemmeno troppo raffinato come Armored Core 6. A definire la nostra build saranno principalmente le armi e gli equipaggiamenti che decideremo di montare. Combinando infatti le diverse classi di armi short range (potremo equipaggiarne una per mano) e long range (sempre una per mano) con i pezzi aggiuntivi e gli scudi, potremo ottenere assetti più o meno offensivi o leggeri. Incentrare il nostro stile sul fuoco rapido dalla distanza o sul combattimento ravvicinato (questo consigliato di default) sarà una nostra decisione. Montare particolari pezzi poi ci permette di accedere a diverse abilità EX (utilizzabili come fossero consumabili) e OP (che si ricaricano poco a poco una volta usate) e che, anche loro, avranno un loro effetto in battaglia.

Conclusioni

Malgrado l’ottimo editor di diorami, la trama è lenta e ripetitiva, con missioni poco varie. I combattimenti, pur divertenti, non compensano la monotonia generale che si fa ben presto largo. Gundam Breaker 4 prova a fare bene due cose e mezzo, ma gliene riescono circa la metà: un’opportunità persa per un gioco che poteva essere molto di più.