Sunsoft is Back!

Sunsoft is Back! Retro Game Selection Recensione V mensile

In perfetta linea con un trend ormai stabile, il settore revival accoglie tra le sue fila una nuova antologia di classici retro. Protagonista di quest’ennesimo amarcord della Pixel Era è, a questo giro, l’adorabile Sunsoft: azienda nipponica fondata nel 1971 a Konan nella prefettura di Aichi che, tra il 1978 e il 1995, stuzzicò l’interesse dei gamer di mezzo mondo con una serie di riuscite produzioni dalla marcata anima folklorica. Come avremo modo di scoprire a breve, la natura di questa raccolta non rispecchia, tuttavia, i classici parametri da compilation omnicomprensiva, limitandosi ovvero a proporre soli tre titoli legati al catalogo Famicom… Un’offerta decisamente striminzita, che trova la propria ragion d’essere nel fatto che nessuno di essi avesse mai goduto prima d’ora di una localizzazione occidentale.

Il lancio di Ripple Island coincise col varo di un Manga a tema pubblicato, sempre nel 1988, su Wanpakku Comics.

Sunsoft is Back! Buoni, ma pochi

Chiunque conservi memoria della produzione software della Sunsoft non dovrebbe far fatica a ricordare almeno dieci titoli degni di una celebrazione postuma, basti pensare a Fester’s QuestJourney to SiliusBlaster MasterMr. Gimmick, il sontuoso Batman del 1990 e il divertentissimo Waku Waku 7, che rappresentò una ventata d’aria fresca nella sfera picchiaduro targata Neo Geo. Per la ragione evidenziata pocanzi, nessuno di questo classici è stato però incluso nel lotto. Acquistando Sunsoft is Back! vi porterete in tal senso a casa tre soli prodotti pressoché inediti: The Wing of Madoola (1986), gradevole action-platform vagamente inquadrabile come un Wonderboy al femminile; il brioso action-adventure Firework Thrower Kantaro’s 53 Stations of the Tokaido, in cui sarete chiamati ad aiutare un fabbricante di fuochi d’artificio a proteggere il frutto del proprio lavoro dalle mire di un malvagio mercante e Ripple Island, valido adventure dal taglio più tradizionale prodotto nel 1988. Data la complessiva validità tecnica e concettuale di tre proposte sì remote, ma invecchiate benone, l’ottimo lavoro di localizzazione dei testi e l’implemento di una ricca galleria di artwork e curiosita, la tentazione di promuovere l’iniziativa a pieni voti sarebbe senz’altro forte. Memore del fatto che ognuno dei titoli succitati sia comunque apparso su Virtual Console Wii in edizione originale e conscio del ben più elevato valore vantato dalle due Sunsoft Collection disponibili per Evercade e i quattro Memorial Series a tema distribuiti illo tempore in ambito PSX/PS2, sono tuttavia costretto a ridimensionare gli estremi del il mio entusiasmo. Va da sé, che Sunsoft is Back! costituisca un’offerta dedicata ad una cerchia molto più stretta di appassionati, il cui interesse nei confronti del brand in questione superi l’ordinario affetto di chi ebbe modo di trastullarsi con le sue hit d’epoca.

Sunsoft is Back!
Esaltato dall’immancabile supporto dell’opzione video CRT, l’effetto nostalgia è assicurato.

Conclusioni

Ben confezionata e rifinita con adeguata cura, Sunsoft is Back! ci restituisce in versione inglese tre gemme andate perdute nel tempo che di certo solleticheranno il palato dei collezionisti. Considerato il prezzo di listino e le dimensioni comunque ristrette della raccolta, suggeriamo il suo acquisto soltanto ai cultori più accaniti della software house nipponica.

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Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.