SUPEREROI

Supereroi: alla Festa del Cinema di Roma il film di Stefano Chiantini

Sarร  presentato alla 19ยชย Festa del Cinema di Roma,ย nella sezione Grand Public,ย Supereroiย diย Stefano Chiantiniย (Naufragi,ย Il ritorno,ย Una madre), che pone al centro dellโ€™opera uno sguardo sullโ€™evoluzione emotiva del rapporto, complesso, di un padre con sua figlia. Prodotto daย World Video Production,ย Ballandiย conย Rai Cinema, il film รจ interpretato daย Edoardo Pesceย (David di Donatello perย Dogman),ย Barbara Chicchiarelliย (Suburra – La serie,ย Favolacce,ย Dieci minuti)ย e la giovaneย Sara Silvestroย (Don Matteo 14).

Sinossi:

Alvaro e Jenny sono padre e figlia, lei promessa del nuoto, lui camionista e suo primo tifoso. Il loro legame si รจ incrinato quando lโ€™uomo ha deciso di lasciare Margherita, la madre di Jenny: una scelta che la figlia non riesce a perdonare e che non smette di rinfacciargli. Cosรฌ il loro rapporto, prima forte e tenero, si รจ trasformato, riempiendosi di astio e insofferenza.ย  Tutto perรฒ cambia quando Alvaro a causa di un malore ha bisogno di cure continue e viene quindi affidato a un badante, una scelta che Jenny fatica ad accettare. Prova ad andare avanti con la sua vita ma alla fine, travolta dagli accadimenti e dalle emozioni, decide di stare vicino al padre. Quellโ€™unione โ€œforzataโ€ diventa perรฒ pian piano un modo di riscoprirsi….

Note di regia:

Il film ci racconta attraverso lo stile riflessivo della macchina da presa le evoluzioni emotive dei personaggi, il lento precipitare della vita di Jenny e Alvaro, ma anche la loro rinascita. Ci racconta lโ€™amore โ€“ lโ€™amore di una figlia verso il padre, ma anche lโ€™amore piรน โ€œegoisticoโ€ verso se stessi โ€“ con le sue conseguenze, la resistenza e la capacitร  di ricominciare a vivere nonostante tutto. Il paesaggio del film sono gli esseri umani: lo sguardo della macchina da presa, le atmosfere visive e le singole inquadrature ne accompagnano le dinamiche psicologiche, i percorsi emotivi e i cambiamenti fisici. Le reiterazioni mimiche e atmosferiche del film seguono le evoluzioni fisiche, emotive e psicologiche dei personaggi, caratterizzando e scandendo lo sviluppo drammaturgico della scrittura e lo stile altrettanto riflessivo della macchina da presa, impegnata con il racconto della vita che scorre nel fluire del tempo. Un narrare in cui la rappresentazione dellโ€™azione e della parte immanente della vita si fanno rarefatte, lasciando il posto al dolore, alle immagini immerse nel silenzio e nel tempo, al corpo e al volto degli attori, corpi e volti che spesso si sostituiscono alla parola.