I cinque Product Placement di videogiochi più importanti in film e serie TV

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Il product placement nei film e nelle serie TV è una pratica comune: solitamente si tratta di marchi sportivi, di moda, orologi, automobili… ma alcuni videogiochi hanno ottenuto una visibilità tale da diventare veri e propri fenomeni culturali. Ecco cinque esempi, tra tanti, singolari e iconici.

Tron (1982) – Pac-Man

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Tron è un film cult che ha segnato l’immaginario collettivo degli anni ’80, grazie alla sua rappresentazione rivoluzionaria del mondo digitale. Un esempio memorabile di product placement è l’apparizione di Pac-Man. Durante una scena, il protagonista Kevin Flynn, interpretato da Jeff Bridges, individua una schermata di gioco con il celebre labirinto del gioco Namco. Probabilmente il primo easter egg videoludico della storia.

Il piccolo grande mago dei videogames (1989) – Super Mario Bros. 3

Il piccolo grande mago dei videogames (The Wizard) è un film letteralmente pensato per promuovere i videogiochi, in particolare i prodotti Nintendo, e per questo fu piuttosto criticato all’epoca. Il climax del film ruota attorno a un torneo di videogiochi dove viene presentato in anteprima Super Mario Bros. 3, ma sono presenti molti altri giochi per NES. Questo non solo ha portato una grande visibilità al gioco, ma ha anche alimentato l’entusiasmo e l’attesa per il suo rilascio. La strategia di Nintendo si è rivelata vincente, contribuendo al successo mondiale del titolo e creando un’aura di lustro per le competizioni videoludiche, all’epoca molto diverse da quelle attuali.

Lost in Translation (2003) – Taiko no Tatsujin, Pop’n Music e Guitar Freaks

All’interno di uno dei film più apprezzati di Sofia Coppola, Lost in Translation, sono presenti diversi videogiochi come simbolo di una parte della cultura moderna giapponese. C’è una scena in cui Scarlett Johansson si aggira in una sala giochi dell’epoca e mostra quella che era parte della cultura arcade del tempo, con cabinati che offrivano esperienze difficilmente replicabili a casa. Tre videogiochi musicali Konami vengono mostrati in azione, in merito: Taiko no Tatsujin, Pop’n Music e Guitar Freaks. Un product placement non smaccato, inserito nel contesto e significativo: non una semplice marchetta pubblicitaria.

House of Cards (2013) – Monument Valley

Altro inserimento singolare e significativo di un videogioco in un prodotto audiovisivo la troviamo in “House of Cards”, premiata serie tv in cui il suo protagonista, Frank Underwood (interpretato da Kevin Spacey) indulge in passatempi videoludici: degno di nota “Monument Valley” giocato su tablet. Questo product placement ha dato al gioco una notevole esposizione, contribuendo a farlo conoscere a un pubblico più ampio. La scelta di “Monument Valley”, un gioco elegante e visivamente accattivante, rispecchia anche il gusto raffinato e il lato strategico del personaggio.

40 anni vergine (2005) – Mortal Kombat Deception

In 40 anni vergine – una delle commedie di maggior successo del 2005 con alcuni grandi della commedia americana degli anni 2000 ancora molto giovani – c’è una scena memorabile in cui i personaggi interpretati da Paul Rudd e Seth Rogen si sfidano a Mortal Kombat Deception. Un tipo di gioco considerato assolutamente “casual” per il target del film, ma il product placement è significativo anche per una tendenza che abbiamo visto spesso in film in cui i personaggi giocano ai videogiochi: la presenza è tecnicamente “sbagliata” perché (a differenza ad esempio di quanto visto in Lost in Translation) i controller non sono davvero collegati e i movimenti degli attori e la loro interazione con i controller è sfalsata… oltretutto è palese che i personaggi stanno premendo tasti a caso. La cosa più assurda, tuttavia, è che starebbero giocando su Nintendo 64, per il quale MK Deception non esiste!

Questi esempi dimostrano come il product placement di videogiochi nei film e nelle serie TV sia una realtà più complessa di quel che potrebbe sembrare a prima vista, e di esempi del genere ce ne sarebbero ancora molti.

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