Nine Sols

Nine Sols Recensione V mensile

Sarò sincera: ho adorato le avventure psicologiche firmate Red Candle Games come Detention e il sottovalutatissimo Devotion, perciò sono rimasta un po’ spiazzata quando ho sentito che il loro prossimo titolo sarebbe stato un metroidvania, genere che invece non è mai stato nelle mie corde, con uno stile di gioco basato sulle deviazioni degli attacchi alla Sekiro… che non so cosa sia, se non di sfuggita, perché anche gli action tanto convulsi non fanno per me. Cosa ci faccio qui, dunque? Riuscirò a sopravvivere al di fuori della mia comfort zone? Ma soprattutto, il meraviglioso stile “taopunk” coniato dai ragazzi taiwanesi sarà sufficiente a convincermi della bontà di questo Nine Sols?

Nine Sols
L’immaginario degli sviluppatori fa spesso leva su atmosfere malsane e disturbanti.

Nine Sols: l’importante è che tu sia vivo

Il titolo cattura fin da subito l’attenzione con una grafica sontuosa che dà l’impressione di guardare un fumetto in movimento, mentre l’estetica si ispira al taoismo con forti influenze futuristiche e sintetizza uno splendido mondo con una propria identità. La storia inizia con il ritrovamento di Yi, una sorta di gatto antropomorfo giustiziato da una figura misteriosa, che viene trovato in fin di vita da un bambino, con il quale sviluppa un rapporto di fratellanza. In questo mondo, gli esseri come Yi vengono chiamati Sol e sono venerati come divinità, ma la loro natura è tutt’altro che benevola: per motivi che man mano diverranno sempre più chiari, essi pretendono cruenti sacrifici dagli umani che li idolatrano, e così il nostro protagonista si incammina lungo la strada della vendetta contro i suoi ex compagni d’arme. Gran parte dei temi trattati non sono originalissimi e si incentrano sulla deriva distruttiva di una società governata da esseri superiori che hanno tentato di instaurare un’utopia, ma la scrittura si mantiene su ottimi livelli e la caratterizzazione del trauma, sia fisico che psicologico, di Yi è rappresentata molto bene. I dialoghi sono numerosi, ma fortunatamente hanno un buon ritmo e di solito seguono i combattimenti con i boss, comportando delle pause gradite che approfondiscono a dovere i risvolti concettuali e le relazioni tra amici e nemici, anche se spesso si dilungano un bel po’.

Gli scontri con i boss a volte si protraggono decisamente a lungo.

In questo modo, sarai sempre al mio fianco

La struttura generale del gioco consiste essenzialmente nel trovare e uccidere i nove Sol, che risiedono in zone separate. Sebbene il mondo di Nine Sols si apra parecchio e incoraggi la scoperta, l’impostazione lineare della storia ci fa passare da un Sol all’altro, chiedendoci di rado di tornare in un’area già visitata con l’eccezione dell’hub principale. In questo modo, la struttura rimane coerente e limita la necessità di backtracking, ma non va a scapito dell’aspetto esplorativo. Ogni singola area è poi suddivisa in una manciata di sotto-aree corredate da varie sezioni segrete e opzionali. Come da manuale, l’acquisizione di nuove capacità acrobatiche, che includono il consueto assortimento di scatti e doppi salti, permette di accedere a zone precedentemente inaccessibili, tuttavia è quasi sempre possibile individuare il 100% degli oggetti e delle porzioni extra senza dover ripercorrere i nostri passi. Le limitazioni dello spostamento rapido potrebbero sembrare a prima vista una mancanza, ma a mio avviso sottolineano piuttosto la cura che Red Candle Games ha riversato nella progettazione dei livelli. Il paragone con Sekiro, anche se mi sono dovuta documentare per coglierlo, deriva dalla gestione delle parate in combattimento, che richiedono un certo tempismo e soprattutto la conoscenza degli schemi offensivi dei nemici, ma padroneggiare il sistema di combattimento è un’esigenza imprescindibile per dare vita a incredibili balletti di deviazioni e contrattacchi che elevano a potenza il tasso di frenetica tensione di ogni scontro.

Nine Sols
Molte sequenze di intermezzo sono animate o illustrate come un fumetto in movimento.

Nine Sols: se dovessi morire, li porterò tutti con me

Le movenze degli avversari sono semplici da leggere anche grazie alle generose indicazioni visive, che evitano tattiche scorrette e aiutano a capire dove abbiamo sbagliato dopo ogni eventuale fallimento. E posso assicurarvi che ce ne saranno diversi, soprattutto se siete poco avvezzi al genere come me. Grande attenzione è stata poi dedicata ai vari scontri con i boss, uno diverso dall’altro, che mettono costantemente a dura prova i nostri riflessi. Forse in alcuni di questi c’è un eccesso di zelo, con i nemici che dispongono di barre di salute fin troppo lunghe o di svariate fasi consecutive, ma le vittorie regalano sempre grandi soddisfazioni anche a rischio di lanciare il gamepad contro lo schermo. A Red Candle Games va senz’altro il merito di essere riuscita ad arricchire Nine Sols con un sistema di combattimento derivativo ma provvisto di una forte individualità, un elemento sempre più raro da trovare nel panorama videoludico attuale.

Nine Sols
Le sezioni platform sono ben congegnate e sfruttano tutte le nostre abilità.

Conclusioni

L’esperienza offerta da Nine Sols verrà sicuramente apprezzata dai fanatici del genere, essendo riuscita a convincere anche una neofita come me. Pur senza reinventare la ruota, tanto l’esplorazione quanto il platforming sono implementati a dovere, e gli scontri basati su parate e risposte offrono il giusto equilibrio tra adrenalina e divertimento.

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