Durante il CES 2015, che si sta tenendo in questi giorni a Las Vegas, tra le tante novità proposte al pubblico nell’ambito dell’elettronica di consumo c’era anche il 3DRudder. Si tratta di un motion controller pensato per i movimenti del corpo, ma con i piedi, che funzioneranno da controller al posto delle nostre mani.
3DRudder è una tavola sulla quale salire e che potrà calcolare gli spostamenti dei vostri piedi, così da traslare tutti i vostri movimenti all’interno del videogioco. Le uniche richieste sono quelle di una porta USB e di qualche secondo per far sì che il device possa calibrare i vostri piedi e i rispettivi movimenti. Dopo di ciò potrete immediatamente calarvi nell’esperienza videoludica. È abbastanza immediato il rimando alla balance board di Wii Fit di Nintendo che permetteva di utilizzare i movimenti all’interno di alcuni dei titoli first party rilasciati su Wii: un prodotto che non è riuscito a decollare né ad avere il successo sperato, tant’è che si è ridotto esclusivamente a mezzo ludico pensato per l’esercizio fisico casalingo, senza sfociare in attività prettamente più videoludiche. La speranza è che 3DRudder possa in qualche modo, invece, trovare la propria dimensione e spingere gli sviluppatori a una integrazione più rapida e più consistente dell’accessorio in questione.
https://www.youtube.com/watch?v=YWH7FQw7Ijs
3DRudder vi permetterà di compiere qualsiasi azione e ha la capacità di riportarla all’interno di un videogioco: alcuni utenti hanno già potuto constatare la bontà del prodotto, che risponde perfettamente alle azioni di rotazione, ai piegamenti delle ginocchia e anche a movimenti come la pedalata di una bicicletta. Attualmente 3DRudder è protagonista di una campagna di crowdfunding su Indiegogo, che dovrebbe rendere disponibile il prodotto nel mese di maggio a un prezzo finale di 130 dollari. La campagna terminerà tra poco più di 10 giorni e il goal da raggiungere è di 50.000 dollari: mentre vi scriviamo il risultato raggiunto è quello del 34%, ovvero poco più di 17.000 dollari. Le percentuali non sono a favore della riuscita, ma restiamo fiduciosi.