Immaginate di essere una delle personalità più eccentriche del vostro posto di lavoro. I colleghi vi rispettano, avete anni e anni di esperienza alle spalle e il lavoro vi permette di dare sfogo alla vostra creatività, con le giuste limitazioni del caso imposte dai piani alti. La vita va a gonfie vele e sembra che nulla possa fermarvi. Tuttavia, da un giorno all’altro qualcosa cambia: nuove politiche aziendali chiamano grandi cambiamenti e tra una cosa e l’altra vi ritrovate a dover svuotare la scrivania e lasciare indietro i ricordi di una vita. Però, dall’altro lato, avete un bel gruzzoletto da investire su voi stessi. Ora, sostituite voi stessi con la personalità folle e carismatica di Keiichiro Toyama, fautore della rivoluzione survival-horror degli anni ’90/2000 grazie a Silent Hill e Siren, oltre che ideatore di concept di gioco unici e interessanti come quelli introdotti dalla duologia di Gravity Rush. Fatto? Bene. Ora l’unica cosa che manca è porvi questa domanda: cosa farebbe lui al vostro posto? La risposta non può che essere una sola: scatenare il caos! Perché in fondo questa è l’unica parola che ci viene in mente per riassumere (tra luci ed ombre) l’ultimo trailer di Slitterhead, la prima opera sviluppata da Bokeh Game Studio e che vedrà il suo arrivo nei negozi il prossimo 8 novembre 2024.
Slitterhead: il Samsara passa per Hong Kong
Anno Domini sconosciuto. Forse a cavallo tra gli Anni Ottanta e i Novanta del secolo scorso. Tra le vie della città di Kowlong, una metropoli fatta di locali fatiscenti, bancarelle di cibo da take away e neon, iniziano a verificarsi degli strani e violenti omicidi. Corpi smembrati nei modi più grotteschi e bizzarri vengono ritrovati all’interno dei cassonetti delle periferie e voci di corridoio collegano le sparizioni a dei mostri chiamati “Slitterhead”, esseri che si aggirano in gran segreto sotto sembianze umane prima di eliminare le proprie prede nel silenzio della notte. Ma non solo: alcuni testimoni hanno segnalato alla polizia la presenza di un altro elemento con possibili legami al mondo del paranormale: uno spirito di colore giallo che galleggia tra i cieli oscuri della città e che, secondo le loro affermazioni, entra all’interno dei corpi dei passanti prendendone il controllo, donando loro abilità speciali tra il supereroistico e il fantascientifico. Alcuni passanti attaccati dagli Slitterhead e salvati da questi “umani potenziati” sono anche riusciti a sentire delle rimuginazioni strane, come se lo spirito pensasse tra sé e sé dicendo: “Devo eliminarli… tutti!”. Al di là dell’impostazione molto investigativa con la quale abbiamo scelto di raccontarvela, questa in soldoni è la trama generale di Slitterhead, un racconto horror che utilizzerà la città di Kowlong e i suoi abitanti come background per una guerra totale tra il fisico e lo spirituale tra gli Slitterhead e Hyoki, uno spirito dalle proprietà straordinarie che troveranno il loro massimo potenziale durante il gameplay.
Tra i vicoli di Kowlong
Come detto nell’introduzione, Keiichiro Toyama è a volte sinonimo di gameplay intriganti, nella maggior parte dei casi poco votati alle ultime tendenze più in voga tra i giocatori, e anche nel caso di Slitterhead non siamo di certo da meno. L’avventura all’interno dei vicoli di Kowlong ripescherà dal cilindro una formula di gameplay piuttosto unica. Come per il poliziotto John Tanner all’interno del sogno lucido di Driver San Francisco, Hyoki potrà ottenere il controllo totale della stragrande maggioranza della popolazione umana di Kowlong, comandando liberamente i vari individui e inserendoli in situazioni e contesti al limite dell’assurdo, tra inseguimenti in cui si passerà da un corpo all’altro per coprire lunghe distanze in pochissimi secondi, fino ad arrivare a scontri action contro le organizzazioni malavitose che dominano la città, alla ricerca di ulteriori indizi che lo porteranno passo dopo passo alla scoperta della verità dietro la sua origine e la sparizione dei suoi ricordi. In un modo o nell’altro, le indagini lo porteranno a scontrarsi anche contro gli Slitterhead ed è proprio qui che il gioco prende una deriva del tutto folle.
Sei forse tu Alex Mercer?
Utilizzando il sangue delle “Rarità”, così vengono chiamati gli esseri umani posseduti, Hyoki sarà in grado di scatenare una vasta e ampia selezione di abilità speciali e che, a seconda dell’individuo, varieranno in funzione, forma e soprattutto potenza. Alcuni umani saranno più adatti all’esplorazione e potranno librarsi in volo creando fili e ragnatele di sangue per svolazzare tra una palazzina e l’altra; altri potranno creare armi a corto raggio come spade o coltelli; e tanti altri potranno dare forma ad armi da fuoco dalla gittata a lunga distanza. Nel trailer, infatti, vengono mostrati scontri spettacolari a base di parate, contrattacchi e sparatorie alla Scarface, dipingendo una deriva action che si altalena tra l’intrigante e il tecnicamente povero in termini di animazioni e “impatto”. Forse abbiamo visto una build in sviluppo piuttosto acerba, rispetto al risultato finale che vedremo a novembre, ma questo è l’unico vero dubbio per quanto riguarda una produzione che ha genuinamente catturato la nostra attenzione, in un mare di opere horror che sembrano tutte sempre più uguali l’una all’altra.