Shadow of the Erdtree, prima e unica (speriamo di no) espansione di Elden Ring, è finalmente tra noi. Il gigantesco contenuto aggiuntivo che, come vi abbiamo già anticipato nella nostra recensione, può vantare una longevità impressionante è anche e soprattutto caratterizzato da un livello di sfida molto elevato. Lo stesso Miyazaki, infatti, ha sempre parlato di questo DLC come una vera e propria sfida, anche per i giocatori più esperti e anche noi, dobbiamo ammetterlo, abbiamo dovuto faticare non poco per avere la meglio sui tanti pericoli che si sono parati sulla nostra strada. In questa nostra guida, vi guideremo verso l’accesso al contenuto aggiuntivo, informandovi preventivamente che quanto segue risulta essere uno SPOILER sui contenuti del gioco base.
Elden Ring Shadow of the Erdtree: uccidere Radahn e Mogh è fondamentale per entrare nel Regno delle Ombre
Ma come si accede al DLC? E quali sono i requisiti per poter entrare nel regno delle Ombre? I ragazzi di From l’hanno sempre fatto, hanno sempre messo un punto d’ingresso “salato” per le loro espansioni maggiori e anche stavolta si sono ripetuti. Per poter accedere al regno delle Ombre è infatti necessario aver sconfitto, nell’avventura “base”, due tra i boss più temibili e, in uno dei due casi, più nascosti e difficili da trovare del gioco, per quanto questo aspetto è comodamente arginabile, grazie alla presenza di una quest specifica che, qualora viene seguita nel modo corretto, consente l’accesso al palazzo di Moghwyn. Il boss in questione, l’avete già capito, è Mogh, il signore del Sangue, uno dei nemici più temibili e, soprattutto, più affascinanti del gioco, nonché uno dei più legati alla storia di Miquella e alla sua misteriosa scomparsa. Ucciderlo, dunque, è anche “fisicamente” obbligatorio, anche perché l’accesso al DLC è sito esattamente nella sua arena e lo difende con gelosia.
L’altro nemico che necessariamente dovrete sconfiggere per avere l’accesso al DLC è Radahn, il Flagello Celeste. Il generale Radahn, lo sappiamo, è uno dei personaggi più amati di tutto Elden Ring. La sua splendida storia, la sua spettacolare boss fight, finanche la stessa meravigliosa cornice in cui si svolge lo spietato scontro tra il Senzaluce e tutti gli altri candidati al ruolo di “vincitore” di un torneo senza fine sono i punti cardine di uno dei picchi più alti toccati da FromSoftware in termini di character design com Elden Ring. Così come Mogh, anche se in modi nettamente differenti, anche Radahn sembra essere legato, in qualche modo, a Miquella, in particolar modo a causa della sorella di quest’ultimo, Malenia. Lo scontro tra Malenia e Radahn è uno dei più memorabili e spaventosi della storia dell’Interregno, un’eco di una guerra, come direbbe il narratore del gioco, da cui “non sono usciti lord, né vincitori”.
Come sconfiggere Radahn, il Flagello Celeste
Verosimilmente, durante l’avventura nell’Interregno dovreste imbattervi prima in Radahn. Il generale, divenuto ormai una bestia assettata di sangue senza ragione, svetta nel suo palazzo nel cuore di Caelid, nel castello di Mantorosso, diventato il teatro di un continuo via via di guerrieri destinati a diventare il divertimento di quello che fu uno dei guerrieri più valorosi dell’ordine aureo ma che, ormai, è diventato soltanto l’ombra di se stesso. Ma quanto è forte Radahn? La risposta è, specialmente considerando che si tratta di uno dei primi boss “obbligatori”, parecchio e la sua boss-fight potrebbe tenervi (come è successo anche a noi) incollati allo schermo per parecchio tempo. Il generale Radahn si muove con velocità grazie al suo fedele destriero, in un’arena gigantesca, una landa sabbiosa in cui si diletta a scagliare dardi, meteore oscure e i più disparati attacchi gravitazionali addosso ai malcapitati sfidanti.
Come per la maggior parte dei nemici principali di Elden Ring, lo scontro con Radahn si divide fondamentalmente in due fasi. La parte iniziale, quella in cui il generale Radahn cavalca il suo destriero, è, paradossalmente, molto più complessa della seconda da gestire. Nella parte iniziale, infatti, Radahn è veramente molto aggressivo e si muove in maniera molto rapida da un punto all’alto dello schermo, sbandierando una sorta di aggro continuo nei confronti del giocatore. Il consiglio principale è quello di evocare subito tutti gli NPC che possono partecipare alla battaglia, anche perché, alcuni di essi, gli fanno veramente un bel po’ di danni e, soprattutto, lo tengono occupato, nei limiti. Nella seconda fase, invece, il generale Radahn si separa dal suo fido destriero e diventa più lento nei movimenti, ma al contempo più pericoloso a livello offensivo. In questa seconda fase il Flagello Celeste aggiunge alla sua batteria di attacchi numerose skill meteoritiche, ragion per cui vi invitiamo a continuare a sfruttare i vostri alleati e a stargli più vicino possibile, in modo da poter leggere al meglio i suoi movimenti. Contro Radahn sono particolarmente utili gli incantesimi del Sangue e in generale una build “bleediing” potrebbe risultare molto utile, così come una build Fede, a causa della sensibilità ad alcune tipologie di skill sacre di cui è vittima gigantesco difensore del castello Mantorosso.
Come sconfiggere Mogh, il Signore del Sangue
Mogh, il Signore del Sangue. Un nome che, già di per sé, mette i brividi, nonché riesce ad insinuare nella mente del giocatore una sensazione irrefrenabile di fascino mista a paura. Il boss segreto in questione è, senza troppi dubbi, uno dei più belli, affascinanti e inquietanti del gioco, a causa di una linea narrativa paurosamente perversa e allo stesso tempo unica. Per ricevere udienza nello spaventoso e meraviglioso Palazzo di Moghwyn, l’arena del boss (nonché punto d’accesso al DLC) il giocatore può arrivarci in due modi diversi, con tempi diversi. Durante la nostra run originale, noi ci siamo arrivati in modo “onesto”, ossia senza seguire la quest di Varré e, dunque, senza abbattere i tempi necessari a raggiungere l’area. Il rovescio della medaglia è che siamo arrivati al momento dello scontro decisamente sovrallivellati, cosa che ci ha concesso un piccolo vantaggio, un fattore da non sottovalutare, specialmente considerando la potenza offensiva dello splendido Presagio che difende con forza la sua scarlatta fortezza e, soprattutto, quel che rimane del corpo di Miquella, l’Empireo.
Partiamo subito col dirvi una cosa molto chiara: Mogh è molto sensibile agli attacchi magici. Considerando anche la potenza eccessiva e sgravata di alcuni incantesimi, possiamo affermare senza troppi giri di parole che i personaggi con build magica, dunque con tanta Int e Mente, sono pesantemente avvantaggiati rispetto ai personaggi basati su una build corpo a corpo. Anche Mogh, come Radahn, divide il suo modo di affrontare il Senzaluce in due fasi, la seconda delle quali nettamente più aggressiva e spietata. Durante la prima fase, infatti, per quanto violentissimi, i colpi del Signore del Sangue sono tendenzialmente prevedibili e, soprattutto con un alleato che divide il suo aggro, si riescono a tenere più o meno sotto controllo, anche se alcune skill specifiche sono comunque in grado di fare veramente molto male.
Nella seconda fase, invece, le cose cambiano profondamente. Tenendo fede al suo nome, Mogh, il Signore del Sangue può lanciare una sorta di anelli di sangue ricercanti, che circondano e imprigionano il Senzaluce senza troppa possibilità di fuga. In questa situazione, gli HP del giocatore vengono continuamente prosciugati da Mogh che, al contempo, ripristinerà la sua salute. Come se non bastasse, in questa fase Mogh può anche volare con delle pacchianissime ali di sangue, il che rende tutto ancor più complesso da gestire. Come dicevamo poc’anzi, le classi magiche sono fortemente avvantaggiate anche per questo motivo. Potendo stare a debita distanza, infatti, lo scontro diventa decisamente più agevole, specialmente se avete con voi la cenere “Lacrima riflessa” che può darvi una grandissima mano.
L’accesso al DLC Shadow of the Erdtree, dunque, non è così semplice. Il nostro consiglio è quello di recuperare una vecchia partita non avviata al NG+, anche perché sconfiggere questi due avversari con pg nuovi di zecca non è esattamente semplicissimo. Se seguirete le nostre indicazioni, però, potreste fare una bella figura e, soprattutto, risparmiare un po’ del vostro, è il caso di dirlo, aureo tempo libero.