Questa generazione di console è piuttosto singolare, in quanto differentemente dagli anni passati in cui l’annuncio di un nuovo hardware era costantemente seguito dalla rivelazione di un gran quantitativo di titoli esclusivi che effettivamente inducevano l’acquisto e l’upgrade di piattaforma, in questo biennio di next generation è venuto a mancare invece un elemento fondamentale per le sorti del mondo videoludico: l’esaltazione irrefrenabile dei fan per giochi che sarebbero stati pubblicati dai tre colossi ora presenti sul mercato, quello che oggi è conosciuto come hype. O meglio, ogni anno le aspettative generate venivano costantemente deluse dai continui rimandi, non facendo altro che abbattere le attese dei propri sostenitori. Nonostante questo, incredibilmente, i dati di vendita risultano essere eccezionalmente alti; ad esempio PlayStation 4 ha oltrepassato la soglia delle 32 milioni di copie vendute in soli 24 mesi risultando uno dei migliori lanci della storia per la casa nipponica. Ciò nonostante, data la penuria di titoli in uscita e le conseguenti critiche ricevute, Microsoft prima e Sony poi sono corse ai ripari introducendo una nuova feature: quella della retrocompatibilità , inserendo giochi Xbox 360 e PlayStation 2 sui rispettivi store.
Malgrado l’aggiunta, il colosso giapponese è stato soggetto comunque a giudizi negativi poiché i prezzi risulterebbero esageratamente elevati, tra i 9.99€ e i 14.99€, per quanto offerto; infatti parliamo di titoli usciti almeno 10 anni fa e che non hanno subito nemmeno un grosso restyling grafico, ma soltanto l’implementazione di trofei e la funzione Share Play; insomma non abbastanza da giustificare un simile costo. Per fugare del tutto le critiche avvicendatesi in questi giorni, non fornendo però un parere tale da convincere,  Shuei Yoshida, presidente di Sony Computer Entertainment Worldwide Studios, ha affermato che la scelta è scaturita dalla necessità di coprire i costi per l’inserimento dei trofei, delle licenze e della tecnologia che permette l’emulazione dei titoli in questione. Ovviamente non è escluso che in futuro i prezzi possano essere modificati, soprattutto se il feedback dei fan continuerà ad essere negativo.
I titoli ora disponibili sono: Dark Cloud, Grand Theft Auto III, GTA San Andreas, GTA Vice City, Rogue Galaxy, Twisted Metal Black, The Mark of Kri e War of the Monsters e PaRappa the Rapper 2, ai quali si aggiungeranno, The King of Fighters 2000, Fantavision e Arc the Lad Twilight of the Spirits. Inoltre, stando ai rumor trapelati in rete, potrebbe essere rilasciato anche il primo capitolo della serie di Max Paine.
Voi cosa ne pensate della retrocompatibilità ? Ritenete che sia utile per ampliare il parco titoli di una console, oppure credete che sia soltanto un altro dei tanti meschini metodi per guadagnare su giochi ormai fuori dal mercato?