La Nasa da sempre invia robot ed automi nello spazio, ciò permette di effettuare missioni impossibili per esseri viventi e quindi di realizzare nuovi studi in luoghi ameni ma irraggiungibili, per ora, dall’uomo. Questi mezzi si sono rivelati utilissimi ma uno dei più gradi problemi per l’Ente Nazionale per le attività Spaziali è sempre stato il modo di controllarli a distanza. E’ qui che entra in gioco la Playstation VR . Come riportato da Road to VR, Sony sta collaborando da circa 2 anni con Nasa per creare una demo chiamata Mighty Morphenaut. Essa è stata sviluppata per simulare i movimenti di Robonaut 2 e le sfide che dovrà  affrontare nello spazio. Utilizzando la Virtual Reality, l’auricolare VR ed il Move controller permette agli utenti sia di vedere cosa sta facendo il robot in quel momento, sia di muoverlo a loro piacimento con precisissimi comandi delle braccia meccaniche.
Il problema di base nella creazione di questo glorioso progetto è chiaramente il ritardo che incombe tra il fare l’azione fisicamente ed il riceverla del robot che la esegue. La VR supporta una funzione di rallentamento delle azioni in questo caso: l’utente vedrà comunque le sue mani muoversi ma gli arti del robot svolgeranno l’azione qualche secondo dopo. La difficoltà nell’utilizzare Mighty Morphenaut è reale, bisogna esercitarsi per diverse ore al fine di ottenere un corretto utilizzo. Solamente il tempo ed altri studi apriranno nuove possibilità per le infinite applicazioni che la VR protrebbe raggiungere in ambito spaziale.
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