Si parla molto di George Miller, in questi giorni, data l’uscita di Furiosa: A Mad Max Saga nei cinema (qui trovate la nostra recensione) e chiaramente in molti stanno riscoprendo la serie di Mad Max di conseguenza. Quello che molti non sanno, tuttavia, è che Miller è stato anche produttore, autore nonché regista di pellicole molto diverse tra loro e dalla saga di Max. Scopriamo insieme di quali film stiamo parlando, con un doveroso preambolo su Interceptor.
Interceptor – Mad Max (1979)
In un futuro distopico, il poliziotto Max Rockatansky lotta per mantenere l’ordine in un mondo in cui la società è collassata e le bande di criminali dominano le strade. Dopo che la sua famiglia viene brutalmente assassinata, Max cerca vendetta contro le gang responsabili.
Mad Max ha introdotto il mondo al genere post-apocalittico in modo innovativo, con inseguimenti ad alta velocità e un’ambientazione desolata e violenta. Ha lanciato la carriera di George Miller e di Mel Gibson, influenzando profondamente il cinema d’azione e dando vita a una saga che si è rinnovata con film sempre nuovi che spostavano l’asticella del racconto ogni volta in modo sensibile.
Le streghe di Eastwick (The Witches of Eastwick, 1987)
Ambientato nella tranquilla cittadina di Eastwick, il film segue le vicende di tre amiche – Alexandra (Cher), Jane (Susan Sarandon) e Sukie (Michelle Pfeiffer) – che, dopo aver espresso desideri su come sarebbe l’uomo ideale, vedono i loro sogni realizzati con l’arrivo del misterioso e carismatico Daryl Van Horne (Jack Nicholson). Tuttavia, presto scoprono che Daryl non è chi sembra e che la sua presenza porta conseguenze diaboliche e imprevedibili.
“Le streghe di Eastwick” è una commedia nera che combina elementi di fantasia, horror e satira sociale, mostrando la versatilità di George Miller come regista. Il film è noto per le sue interpretazioni stellari e la chimica tra il cast principale, in particolare Jack Nicholson nel ruolo di Daryl Van Horne. Il film esplora temi di empowerment femminile e desiderio, con un tocco di umorismo oscuro, distinguendosi come un’opera unica nel catalogo di Miller. La sua capacità di bilanciare il tono umoristico con elementi più sinistri ha contribuito a cementare la reputazione di Miller come un regista capace di eccellere in una varietà di generi cinematografici.
Babe, maialino coraggioso / Babe va in città (1995/1998)
Babe è un maialino che viene salvato dal macello da un contadino di nome Arthur Hoggett e portato a vivere nella sua fattoria. Con l’aiuto di altri animali, Babe impara a credere in se stesso e, sfidando ogni aspettativa, diventa un pastore di pecore di successo.
Anche se George Miller non ha diretto il primo film (il regista è Chris Noonan), Miller lo ha co-scritto e prodotto, dimostrando la sua abilità nel creare storie emotive e universali. Babe è stato un enorme successo critico e commerciale, ricevendo sette nomination agli Oscar, inclusa quella per il Miglior Film. Il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e ha mostrato la versatilità di Miller nel passare dall’azione drammatica alla narrazione per famiglie.
L’olio di Lorenzo – Lorenzo’s Oil (1992)
Basato su una storia vera, Lorenzo’s Oil racconta la lotta dei genitori di Lorenzo Odone per trovare una cura per la rara malattia degenerativa di loro figlio. La loro perseveranza li porta a scoprire un trattamento rivoluzionario.
Questo film è un potente dramma umano che dimostra la versatilità di George Miller come regista. È stato acclamato per le sue interpretazioni e per la rappresentazione accurata e toccante della determinazione e dell’amore genitoriale.
Happy Feet / Happy Feet 2 (2006 / 2011)
In una comunità di pinguini imperatore dove tutti devono saper cantare per trovare un compagno, il giovane pinguino Mumble ha un talento unico: il tip tap. Ostracizzato dalla sua comunità, Mumble intraprende un viaggio che lo porterà a scoprire il suo vero valore.
Happy Feet ha dimostrato l’abilità di George Miller di passare dal live-action all’animazione con successo. Il film è stato un grande successo commerciale e ha vinto l’Oscar per il Miglior Film d’Animazione. È noto per i suoi messaggi ecologici e per la colonna sonora coinvolgente.
Tremila Anni di Attesa – Three Thousand Years of Longing (2022)
Basato sul racconto “The Djinn in the Nightingale’s Eye” di A.S. Byatt, Three Thousand Years of Longing è una storia di una studiosa solitaria, interpretata da Tilda Swinton, che libera un Djinn (genio) interpretato da Idris Elba durante un viaggio a Istanbul. Il Djinn offre alla studiosa tre desideri in cambio della sua libertà, ma la donna, conoscendo i miti e le leggende sui desideri andati male, è scettica e riluttante a esprimere i suoi desideri.
Questo film rappresenta un’altra svolta nella carriera eclettica di George Miller. Mentre la questione relativa ai diritti e alla produzione di Furiosa veniva districata, Miller, con un mix di elementi fantastici e introspezione filosofica, esplora temi di desiderio, amore e la stessa condizione umana. Three Thousand Years of Longing ha mostrato ancora una volta la capacità di Miller di affrontare generi diversi con profondità e sensibilità, confermando la sua posizione come uno dei registi più versatili e innovativi del cinema contemporaneo.