Approdata su Dinsey+ lo scorso febbraio, Shogun รจ una miniserie che racconta le vicende di John Blackthorne, pilota inglese a bordo dell‘Erasmus, che dopo aver naufragato nel Giappone del Seicento, si trova costretto a dover sopravvivere a intrighi politici e tradizioni radicate e distanti dal mondo da lui conosciuto. Dai primi episodi la serie ha creato una risonanza incredibile e mediatica, risvegliando tutta quella fetta di pubblico che negli anni ha riempito il proprio tempo libero facendo binge watching tra una serie storica e l’altra, prima di arrivare al Giappone feudale con questo enorme progetto, unico nel suo genere. Andiamo quindi a scavare nel profondo di questa recensione, entrando insieme nel mondo di Shogun, con il quale abbiamo avuto l’opportunitร di vivere in una chiave verosimile la storia che portรฒ all’incontro dell’occidente e dell’oriente nel lontano XVII secolo.
Shogun – la realizzazione della serie
James Clavell, romanziere e sceneggiatore australiano, ha scritto Shogun nel 1975. Il romanzo narra le vicende di un navigatore inglese di nome John Blackthorne, naufragato sulle coste giapponesi alla fine del XVII secolo. Attraverso gli occhi di Blackthorne, il lettore viene immerso nella complessa societร del Giappone feudale, caratterizzata da politica, cultura e la tradizione dei samurai e dei daimyล. Il contesto storico del romanzo si basa su eventi realmente accaduti, ma Clavell li manipola per creare una nuova epopea. Il risultato รจ un racconto coinvolgente che mescola fatti storici con finzione narrativa, dando vita a una storia avvincente e ricca di dettagli. Scrivere un’opera del genere รจ stata ovviamente un’impresa complessa e difficoltosa, dovuta soprattutto alla quantitร di ricerche sul tema per portare a termine l’opera.
Realizzare la serie tv non ha certamente richiesto meno sforzo o impegno, che cast e produttori hanno descritto durante il video dedicato alla realizzazione della serie. Per prima cosa, l’intera opera รจ girata quasi esclusivamente in giapponese, con pochissime sequenze in inglese dovute alla presenza di John Blackthorne e delle traduzioni della nobile Mariko. Non si tratta solo della storia o dell’ambientazione, che ricalca alla perfezione l’immagine del Giappone dell’epoca, ma parliamo principalmente dell’epocale dedizione costituita nel riunire un cast cosรฌ immenso. Sempre nel video dedicato scopriamo qualche dettaglio in piรน grazie a Hiroyuki Sanada, attore e produttore della serie, che interpreta le vesti del damiyo Yoshii Toranaga. Sanada รจ stato l’anello di congiunzione sul set, colui che รจ riuscito a trainare la realizzazione e permettere che tutto potesse risultare verosimile e preciso.
L’ambientazione della serie
Come abbiamo giร accennato nel paragrafo precedente, nel video dedicato alla realizzazione, Hiroyuki Sanada ci racconta della difficoltร di riportare un’ambientazione cosรฌ vasta e precisa all’interno della serie. Il resto del cast ha tuttavia spiegato che senza l’impegno nel dettaglio dello stesso Sanada, sarebbe stato difficile riuscire a calarsi all’interno del mondo di Shogun. Il Giappone del Seicento si presenta infatti a noi completo e chiaro, riuscendo sin dal primo episodio, grazie anche allo sguardo di John Blackthorne, a capire la differenza tra shลgun, Damiyo e vassalli che manovrano le linee politiche del paese del Sol Levante.
Al tempo stesso bisogna dire che la fotografia risulta spesso troppo piatta, con toni sul bianco e sul grigio. Forse, nel tentativo di celebrare il minimalismo giapponese, รจ stato necessario smorzare la rigogliosa tradizione artistica e visiva del Giappone con toni cupi e mesti come la cornice degli intrighi politici che caratterizzano la serie. La tradizione del Giappone ci colpisce con schiettezza, portando la mente dell’occidente a confrontarsi con una mentalitร antica e radicata nell’interioritร , nell’onore, tra la condizione delle donne del tempo e la pratica militare e disciplinare che ha sempre reso la storia del Giappone affascinante e mitica ai nostri occhi.
I personaggi e il cast
Uno sguardo ai volti di Shogun รจ sicuramente d’obbligo. I principali, sicuramente, sono costituiti da Yoshii Toranaga, John Blackthorne e la nobile Mariko, intorno ai quali roteano numerose sottotrame e personaggi. Toranaga รจ il traino principale dell’opera, portando quindi il ruolo di Sanada a essere cosรฌ rilevante non solo fuori, ma anche dentro la serie. Yoshii Toranaga รจ una figura potente e astuta, un daimyล che aspira al potere e alla supremazia nel Giappone feudale del XVII secolo. Il personaggio di Toranaga รจ basato su Tokugawa Ieyasu, uno dei piรน importanti shลgun della storia giapponese, il cui dominio ha segnato l’inizio del periodo Edo. La vita di Toranaga si intreccia a quella dell’Anjin, il pilota, ovvero lo stesso John Blackthorne (Cosmo Jarvis), inizialmente ostile e restio a quella nuova cultura, ma che progressivamente si adatta, imparando a domare se stesso per intrecciare legami e alleanze che lo aiuteranno a sopravvivere.
Il raccordo tra loro due consiste proprio nella figura di Mariko (Anna Sawai). Donna malinconica che sfugge spesso alla morte che avidamente brama. Nobildonna di alta classe, delicata e violenta come la sua terra, funge da interprete e guida per l’Anjin, incarnando la forza e la bellezza delle donne giapponesi del tempo, schiave del loro mondo patriarcale e stretto da rigidissime regole, ma al tempo stesso forti e capaci di sostenere la politica dei loro uomini con risolutezza e saggezza. Interessante notare che durante la serie sono state mostrare scene in cui Mariko e altre donne si allenano alla guerra, svelando come la pratica marziale orientale fosse diffusa anche alle nobildonne. I tre protagonisti vengono attorniati da una serie di personaggi secondari molto importanti. Ishido, Yabushige, Ochiba, Fuji ad esempio mostrano diversi volti del Giappone feudale, aiutando a dare spessore a questa prima stagione.
Il futuro di Shogun
“Sarebbe meglio che non facciate la guerra contro i Portoghesi in Giappone. Siete in minoranza, รจ una causa persa.”
“A meno che io vinca.”
Il romanzo nasce come un capitolo a se stante, all’interno della Saga Asiatica scritta dallo stesso Clavell. La stagione, tuttavia, si conclude egregiamente, chiudendo le sottotrame che portano alla principale linea narrativa trainata da Blackthorne e Toranaga. Sicuramente il finale di stagione lascia ancora aperta la possibilitร di affrontare il futuro della storia. Rispetto al romanzo, che si conclude con l’ascesa di Toranaga, la serie ci lascia con un sospeso che si spera avremo modo di vedere in una seconda stagione.
All’interno del romanzo di Giles Milton, invece, dove vengono riportate le vere vicende di William Adams, personaggio al quale Blackthorne รจ ispirato, la storia si conclude con Ieyasu, vale a dire Toranaga, salito al potere e Adams divenuto suo hamamoto ufficiale, – come vediamo nella prima stagione della serie – un samurai effettivo fino alla morte, avvenuta a Hirado nel 1620. Speriamo quindi di poter vedere un proseguimento di questa storia, calandoci magari ancora di piรน nel racconto dell’Anjin per vedere il proseguimento della sua vita in Giappone, scalando i ranghi fino a diventare consigliere ufficiale di Toranaga, esattamente come accaduto realmente al navigatore inglese William Adams.
Conclusione
Shogun รจ davvero un’epopea storica avvincente che offre una prospettiva unica sull’incontro del Giappone feudale con l’Occidente. Mescolando fatti storici con elementi romanzati, la serie ci trasporta in un viaggio coinvolgente che ci permette di esplorare non solo gli eventi significativi, ma anche le esperienze e le prospettive dei singoli personaggi. A differenza di altre serie storiche, come Vikings, Black Sails o i Tudor, Shogun si distingue per il suo approccio dettagliato e intimo alla narrazione. Seguendo i punti di vista dei vari personaggi, la serie ci offre una panoramica completa della societร giapponese dell’epoca, permettendoci di immergerci completamente nella storia e nei suoi protagonisti.
L’attenzione ai dettagli e la ricerca storica accurata rendono la serie non solo avvincente, ma anche educativa, offrendoci uno sguardo autentico e rispettoso sulla cultura giapponese del periodo. Tuttavia, a volte il tono cupo e il peso dello storytelling possono rendere la visione un po’ pesante, anche se ciรฒ contribuisce alla profonditร e alla complessitร della trama. In definitiva, Shogun rappresenta un progetto ambizioso e coinvolgente che riaccende la passione per le serie storiche, offrendo una narrazione avvincente e informativa che affascina e intriga il pubblico.
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