Sand Land

Sand Land Recensione V mensile

Quando il gioco di Sand Land venne annunciato a poco meno di un anno dal lancio, allโ€™inizio della scorsa estate, nessuno avrebbe potuto immaginare che, qualche mese piรน tardi, il mondo avrebbe pianto l’autore dell’opera originale pubblicata nel 2000: Akira Toriyama, famoso e apprezzato in tutto il mondo grazie alla sua creatura piรน popolare, il franchise di Dragon Ball. Questo titolo, tra l’altro, fa parte di un progetto multimediale che include un lungometraggio, una serie animata e altri prodotti derivati, e diventa ora, senza volerlo, un tributo al grande maestro.

Sand Land
I personaggi sono ben caratterizzati e capaci di reggere lโ€™intera storia sulle loro spalle.

Sand Land: qualcuno deve fare qualcosa

In un mondo post-apocalittico dove umani e demoni condividono a malincuore una terra arida e la scarsitร  del bene piรน prezioso del pianeta, l’acqua, incontriamo Rao, un anziano sceriffo che, stanco di vedere la sua gente soffrire per la scarsa disponibilitร  e l’alto prezzo del liquido della vita, decide di andare alla ricerca di una possibile fonte. Quando vede migrare gli uccelli che si nutrono di creature acquatiche, deduce che a sud ci potrebbe essere un luogo con un bacino sufficiente a rifornire la popolazione. Il problema รจ che il deserto non รจ solo riarso e ostile per natura, ma anche pieno di pericoli come creature aggressive e banditi di ogni tipo, perciรฒ affrontarlo da soli non รจ fattibile. รˆ allora che decide di fare un passo coraggioso e chiedere aiuto a chi meno se lo aspetta: il villaggio dei demoni, dove vivono creature oscure che sono sempre state lasciate ai margini della societร , tra cui il re degli inferi Lucifero e suo figlio, Belzebubรน. La proposta di un accordo per cooperare e condividere i benefici previsti dalla missione gli permette di ottenere l’appoggio del principe, che porta con sรฉ uno dei suoi migliori amici, l’anziano Shif. Il trio intraprende quindi un viaggio di ricerca e scoperta, ricco di colpi di scena e rivelazioni, durante il quale nascerร  un’improbabile amicizia destinata a scuotere le strutture di potere di quella terra desolata. Lโ€™incipit lascia presagire una tipica avventura itinerante che, prendendo in prestito un termine dal cinema, si configura come un gioco di ruolo d’azione in un mondo semi aperto con generose spruzzate di ispirazione tematica ed estetica attinte da Mad Max e produzioni simili. In Sand Land controlliamo principalmente Belzebubรน in persona, tanto a piedi quanto al volante di uno dei vari veicoli disponibili.

Sand Land
Il mecha design di Toriyama brilla in ogni singolo mezzo presente nel gioco.

Quando sfidi il paradisoโ€ฆ

Se la storia originale รจ concisa e abbastanza lineare, sarebbe stato necessario strutturare un po’ piรน di sostanza per far sรฌ che il gioco potesse durare almeno un paio di dozzine di ore, perchรฉ รจ qui che l’essenza primaria finisce per perdersi. Sand Land, il manga, รจ una tipica avventura in cui ogni azione รจ rivolta in un’unica direzione, a un obiettivo specifico, che รจ quello di raggiungere l’estremo sud della mappa. Proponendo al giocatore uno spazio da esplorare, conoscere e riconoscere, uno dei punti di forza di questa lettura, ovvero il ritmo, si perde. La maggior parte della missione principale si svolge, ovviamente, nelle terre desertiche, e l’esplorazione di questa vasta landa desertica รจ una delle attivitร  meno piacevoli che abbia mai sperimentato in giochi del genere. Ci si imbatte in creature fantastiche come lucertole troppo cresciute, feroci leoni, robusti scorpioni e alcuni banditi e soldati senza nome sparsi in giro, che danno al nostro eroe qualcosa da picchiare o da crivellare di colpi. Questi nemici, tuttavia, sono poco interessanti come lo spazio che abitano: ripetitivi, sciocchi e generici, presentano una parvenza di sfida solo in branco o se tra loro c’รจ un mini-boss con una barra della salute molto lunga. Anche se esteticamente funzionano, la loro presenza รจ chiaramente un’esca, un misero espediente per riempire la diegesi, e non hanno nulla da apportare in modo sostanziale all’insieme. Liberandosi dal mondo originale e portandoci in terre piรน verdi, lo scenario migliora in proporzione al declino della narrazione. A quanto pare, in questo gioco, o si ha qualcosa di bello da mostrare o qualcosa di interessante da raccontare, ma entrambe in contemporanea รจ impossibile. D’altra parte, alcuni PNG sembrano integrati meglio di noi, in particolare i cittadini di alcune cittร , soprattutto la base che avremo la responsabilitร  di ricostruire, Spino, dove potremo riprenderci tra una missione e l’altra. Sand Land resta comunque abbastanza fedele al lavoro da cui attinge: frasi e situazioni sono tratte direttamente dalle pagine scritte da Toriyama, e i passaggi piรน suggestivi sono tutti lรฌ, a volte ricontestualizzati per adattarsi alla nuova impostazione della trama, ma conservando appieno la loro efficacia. Di contro, il gameplay lascia molto a desiderare: a piedi, i controlli e gli attacchi di Belzebubรน sono tanto basilari quanto imprecisi, mentre le poche parti che richiedono un po’ piรน di platforming e di precisione nei salti sono semplicemente fastidiose; va un poโ€™ meglio con il combattimento veicolare, dove la varietร  di mezzi e attrezzature, unita alla pletora di statistiche migliorabili, regalano qualche istante di puro caos e divertimento. La povertร  degli spazi visitabili, tuttavia, non ci permette mai di godere appieno dell’ambientazione. Le grotte e le altre strutture sono una tappa obbligata per raccogliere gli stessi minerali, gli stessi pezzi, con un layout piรน semplicistico possibile. Sand Land รจ dedicato soprattutto ai fan dell’ereditร  di Toriyama che avranno la pazienza di sopportare la prima metร  del viaggio. Pur avendo la responsabilitร  di adattare un marchio cosรฌ importante, si tratta di un titolo modesto, pieno di limiti e che probabilmente non ha avuto un tempo di sviluppo pari a quello di tanti suoi โ€œcolleghiโ€.

Sand Land
La grafica in cel-shading รจ uno degli aspetti migliori della produzione.

Conclusioni

I meriti di Sand Land risiedono nel rispetto dell’opera originale del leggendario Akira Toriyama e nel suo tentativo di ampliarla oltre la conclusione che questโ€™ultimo gli aveva giร  dato. Ma quel poco di buono che riesce a fare in termini di narrazione ed estetica, fallisce per quanto riguarda il combattimento e lโ€™esplorazione, che a conti fatti risultano generici e poco interessanti proprio come un deserto pieno di sabbia e… poco altro.

Leggilo gratis in versione impaginata e sfogliabile sul numero 1 di V – il mensile di critica videoludica
V MENSILE
V007 Mensile