Manor Lords Recensione: uno strategico medievale ben confezionato

Non è inusuale la presenza sul mercato di titoli che uniscano il genere city builder al mondo medievale, un piccolo trend vero e proprio che è stato facilmente cavalcato negli ultimi tempi. Se tra questi sono spuntati finora prodotti come Foundation e Farthest Frontier, si aggiunge a breve anche Manor Lords, titolo in arrivo il prossimo 26 aprile su Steam e Xbox grazie al lavoro svolto dal team Slavic Magic e distribuito da Hooded Horse. Per coloro che non si stancano mai di costruire e conquistare sarà una gioia mettere le mani su questo strategico medievale davvero ben confezionato, con attenzione e cura riposte in tanti piccoli dettagli. Proprio quelli che fanno la differenza. Vediamo allora com’è andata la prova per PC su Steam della versione pre-lancio, che presenta ancora qualche piccolo difetto e dettagli in via di definizione e sviluppo. Vi raccontiamo tutto nella nostra recensione!

Manor Lords: sono i dettagli che fanno le differenze

La cura riposta in questo titolo è ben evidente fin dal menu di gioco, che ci accoglie con la sua schermata non appena lanciamo il software appena scaricato. Le opzioni di personalizzazione sono davvero tante fin da subito, e accogliamo con gran gioia la presenza della localizzazione in italiano. Opzione non scontata, anche se non sempre accuratamente tradotta. Sarà comunque molto più facile accedere e comprendere tutti i dettagli e le informazioni che ci vengono fornite in questo gioco, ben costruito e in maniera non eccessivamente complicata. In questo titolo strategico e gestionale ambientato nel Medioevo ci caliamo nei panni di un feudatario (del quale potremo scegliere il nome) che ha lo scopo di ampliare, potenziare e anche abbellire il suo piccolo villaggio, con l’obiettivo di espandersi sempre più. Contrastando le minacce esterne e rendendo felici gli abitanti del villaggio, questo piccolo nucleo ambisce a diventare man mano la capitale di un regno. 

Il nostro viaggio però comincia proprio dalla personalizzazione, come citato poco fa, una delle caratteristiche predominanti di Manor Lords, in quanto l’utente è davvero padrone della propria avventura, decidendo come impostare parecchie specifiche tecniche e grafiche prima ancora di mettere le mani sul gameplay vero e proprio. Oltre a quelle più classiche, la stabilizzazione del frame rate, la presenza delle variazioni metereologiche durante la campagna, il timing dell’autosalvataggio e tante altre ancora che rendono il menu davvero complesso e interessante. Dopo aver stabilito fin nei minimi dettagli le impostazioni di gioco, cominciamo il nostro viaggio scegliendo se diventare il signore o la signora del villaggio, un’opzione di equità non scontata (soprattutto considerando che l’ambientazione rimane pur sempre l’epoca medievale), selezionando il nostro avatar e personalizzando non solo il nostro nome, ma anche lo stemma di famiglia, modificandone il colore e i simboli a piacimento con tantissime combinazioni diverse.

Tre campagne per tre strategie differenti

Una volta deciso che volto assumere in Manor Lords e quale simbolo attribuire al nostro casato, è tempo di stabilire quale delle tre modalità di campagna vogliamo intraprendere, ciascuna con diversi livelli di difficoltà tra cui scegliere. Di base, in questo gioco si dovrà gestire un piccolo villaggio e i suoi abitanti, così da ampliarlo fino a farlo diventare una florida città e gestendo al meglio le risorse a disposizione, i processi produttivi al suo interno e puntando a un’espansione verso le terre limitrofe, guidando le truppe dopo averle equipaggiate a dovere. Fino a qui, tutto chiaro. A questo punto possiamo scegliere se dedicarci tranquillamente alla crescita ed espansione dei nostri possedimenti, senza incorrere in attacchi esterni da parte di truppe o animali selvatici, o se rendere le cose un po’ più complicate e accentuare le incursioni e combattere contro le intemperie e le difficoltà climatiche che ogni stagione porta con sé.

Compiuta anche questa scelta, possiamo cominciare a costruire alloggi nel nostro villaggio fino al livello 3, arruolare uomini e potenziarli per creare il nostro esercito, oltre a ingaggiare mercenari costosi per combattere contro i banditi che infestano le nostre terre. Possiamo anche puntare a essere influenti e reclamare terre confinanti, ampliando così i nostri possedimenti e combattere un lord, sconfiggendone il suo esercito. Un contesto, quello bellico, non sempre di facile gestione e non tanto per le meccaniche, quanto per le difficili dinamiche di contesto, che a seconda della difficoltà di gioco selezionata ci porteranno a scontri più o meno duri, ma sempre al di sopra del tenore di sforzo che ci potessimo aspettare.

In tutto questo, la rigiocabilità fa da padrona in Manor Lords, considerando che la nostra regione di partenza sarà generata in maniera casuale e procedurale, così come la distribuzione delle risorse sarà altrettanto randomica. Questo consente al nostro strategico in questione di giocare ben più di una partita, godendo di scenari sempre diversi tra loro e permettendoci di reinventare la nostra esperienza ogni volta, sfruttando anche le diverse dinamiche proposte dal sistema di gioco e mettere alla prova le nostre diverse abilità strategiche a seconda del contesto che scegliamo di testare.

Un city-builder robusto e lontano dagli stereotipi

In buona sostanza, possiamo sostenere senza dubbio che Manor Lords sia un city-builder con sfumature sociali, economiche e di strategia militare, dove uno dei punti di forza di questo gioco è l’aderenza alla vera storia medievale, mettendo da parte i classici stereotipi dell’epoca in questione, ma anzi ispirandosi in modo rigoroso alla vita e ai costumi del 14esimo secolo. Una scelta apprezzata, così come abbiamo ampiamente testato con facilità l’interfaccia di gioco, ricca ma predisposta con tutte le opzioni utili e che fanno al caso nostro. Le operazioni di selezione e costruzione sono abbastanza rapide e intuitive; con la mappa di gioco completamente in 3D, il gioco ci offre tutti gli strumenti necessari per posizionare gli edifici come desideriamo, sempre però seguendo una logica di ottimizzazione dei tempi e delle risorse presenti sul territorio.

Se è vero anche che, nel corso della nostra fase di test della versione pre lancio, non tutte le funzioni e le opzioni di customizzazione fossero disponibili, ampie sono state le scelte e le capacity grazie alle quali abbiamo potuto basare e costruire la nostra strategia di gioco. Non manca nemmeno in questo caso la possibilità di far scorrere il tempo a velocità normale, oppure velocizzata quattro volte tanto, o addirittura 12 volte più velocemente. Una scelta, quest’ultima, che sta a voi gestire in maniera saggia e soprattutto oculata, rendendo il tempo di gioco davvero molto veloce e di difficile controllo. Non manca nemmeno l’indicazione del mese in corso, così come (se lo desideriamo, e lo consigliamo fortemente) l’alternanza delle stagioni e, a nostra scelta, delle conseguenti colture nei campi che decideremo di coltivare nei nostri possedimenti. In definitiva, per quanto non abbiamo potuto mettere alla prova la totalità delle opzioni a disposizione in fase definitiva, Manor Lords si è comunque rivelato un titolo dal motore di gioco robusto e ben performante, anche a livello di comparto grafico, che non ha mostrato alcun difetto nella risoluzione a schermo, né nel caricamento tra una sezione e l’altra, o nelle diverse aree della mappa.

Difficile trovare difetti a questo gioco, a livello generale di analisi tecnica e grafica. Manor Lords ci è stato presentato in versione non ancora del tutto definitiva, purtroppo, ma ci è comunque risultato un buon titolo nei contenuti a noi disponibili. Il gioco è uno strategico e simulatore ambientato in un contesto medievale, che fonde diverse caratteristiche: l’elemento centrale è la costruzione di un insediamento rurale, che punta a diventare un borgo sempre più importante ed espanso. Oltre a metterci alle prese con la costruzione e la gestione del nostro villaggio, Manor Lords ci mette anche alla guida di un esercito, che dovremo realizzare e accrescere man mano, oltre che chiedere aiuto e supporto dai mercenari, che non saranno disponibili a basso prezzo. Il livello di difficoltà nelle sfide posteci dal sistema di gioco forse non sono ben bilanciate con la scelta del grado di sfida selezionato a inizio partita, ma a parte questo piccolo neo, non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nelle funzioni del motore di gioco, che è anzi quasi fin troppo reattivo ai nostri input. Ben curato nel dettaglio anche il menu di gioco iniziale e numerosi i dettagli personalizzabili all’inizio di ogni nuova campagna, dove il mondo generato proceduralmente sarà sempre diverso a ogni nuovo inizio. Insomma, un titolo robusto che promette davvero bene, e che merita di funzionare al meglio delle sue capacità anche con la messa a disposizione della totalità dei suoi contenuti al lancio ufficiale. Non vi resta che prepararvi a conquistare tutte le terre della mappa e diventare il Signore più potente del Medioevo!