Nonostante l’enorme dolore sentito da tutta la community del manga e degli anime per la prematura scomparsa di Akira Toriyama, avvenuta nelle scorse settimane, la serie di Dragon Ball partorita dal mangaka apre questa settimana sotto una luce un po’ più positiva, pronta ad affrontare il domani. Oggi 20 marzo 2024 è stato infatti il giorno in cui Bandai Namco Entertainment ha reso disponibili ulteriori dettagli e video su DRAGON BALL Sparking! ZERO, l’ultimo capitolo della serie di culto e pioniera del genere anime fighter che arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC entro la fine dell’anno. Scopriamo insieme le ultime novità mostrate durante il Gameplay Showcase appena conclusosi.
Dragon Ball Sparking! ZERO: la continuazione di una lotta eterna
Dopo un piccolo riepilogo sulle origini della serie e sul perché questo nuovo titolo utilizzi l’acronimo “Sparking!” piuttosto che il “Budokai Tenkaichi” ben più conosciuto in occidente, il producer del gioco Jun Furutani ci ha introdotto all’interno del gameplay nudo e crudo di Dragon Ball Sparking! ZERO. Quest’ultimo riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati durante gli scorsi Game Awards 2023, ovvero con Goku e Vegeta – una delle loro tante incarnazioni – impegnati in una lotta all’ultimo respiro all’interno del classico deserto “in cui non c’è nessuno”, scenario ormai diventato sinonimo stesso di Dragon Ball. A livello di sensazioni e primissime impressioni a caldo, quanto mostrato ricorda le stesse tempistiche e dinamiche di Budokai Tenkaichi 3, gioco già su PS2 caratterizzato da una velocità di movimento ancora più frenetica rispetto ai suoi predecessori, e che tra tripudi di combo ravvicinate, colpi energetici, immagini residue e scontri tra attacchi finali avevano fatto la fortuna del team di Spike Chunsoft e dato legittimità ad un genere che da lì ha cominciato ad esistere all’interno di ogni brand Battle Shonen.
Stando a quanto rivelato da Furutani stesso, l’obiettivo del team dietro a Dragon Ball Sparking! ZERO è stato quello di preservare tutti questi aspetti dinamici e al cardiopalma che hanno reso popolare la serie, andandole però a svecchiare attraverso le nuove tecnologie offerte dalle piattaforme moderne e puntando a “superare i limiti del passato” sia dal punto di vista del giocato che dell’impatto grafico. Tutta la struttura del gioco quindi , dai Dragon Rush, al modo in cui la telecamera (anche se in modo incerto) si muove una volta entrati nel vivo dell’azione, alla meccanica dell’Impact Action per mettere in competizione colpi come la Kamehameha e il Final Flash, fino alle coreografie di questi ultimi due attacchi finali (denominati Ultimate Blast) sembra aver subito un significante upgrade in modo da poter rendere al meglio alla vista dei giocatori. Ovviamente non staremmo parlando di una new entry senza l’introduzione di nuove meccaniche che andranno a ribaltare gli equilibri e le aspettative dei fan che ancora oggi bramano “di più” dal combat-system della serie Budokai Tenkaichi.
Tra forza e velocità , vince il più furbo
La seconda parte della presentazione si è appunto concentrata sulla presentazione delle 4 nuove meccaniche che andranno ad arricchire il “reparto avanzato” dei tecnicismi di Dragon Ball Sparking! ZERO. Oltre al già citato Dragon Rush, ora i giocatori potranno fare affidamento su uno scatto breve molto più efficace di quanto visto in passato, in grado non solo di permettere manovre evasive rapide e quindi aprire le nuove porte ad approcci difensivi più aggressivi, ma anche a nuove combinazioni e stratificazioni con le meccaniche già conosciute. Questo nuovo capitolo introdurrà anche nuovi metodi per ingaggiare con lo “Skill Counter”, la barra terziaria posizionata all’angolo basso della barra della vita dei personaggi. Se in passato quest’ultimo valore poteva essere sfruttato per usufruire di abilità speciali più o meno uniche a seconda dei personaggi, o anche solo per raggiungere la modalità “Massima Potenza”, in Dragon Ball Sparking! ZERO questi segnalini possono essere spesi per usufruire di nuove opzioni di gioco. Per esempio, il “Revenge Counter” interromperà qualsiasi tipo di combo prolungata, garantendo una “Hyper Armor” e un attacco stun garantito per coloro che magari in passato hanno sofferto le ire di Kid Bu e le sue stringhe infinite; “Super Perception” invece agisce come counter per i vari colpi a base di Ki, deviandoli attraverso un parry che dovrà essere pochi istanti prima dell’impatto; “Vanishing Assault” infine permetterà di raggiungere le spalle dell’avversario tramite la semplice pressione di un tasto, andando in teoria ad impostarsi come l’asso nella manica per sorprendere i propri rivali.
L’ultima parte di questa presentazione ufficiale ha visto come protagonisti nuovi arrivi all’interno del roster principale del gioco, attraverso un video che, rispetto ad altri picchiaduro targati Bandai Namco come Tekken 8, girava attorno al conflitto tra la velocità e la forza bruta. Un modo molto carino per rivelare più personaggi in un sol colpo e mettere in scena dei matchup singolari che possono aver senso solo all’interno di un videogioco, come per esempio Super Trunks contro Dyspo e Kakunsa, due dei partecipanti al Torneo del Potere di Dragon Ball Super, oppure Toppo contro Burter e Jeice per accontentare i fan che sognano lo scontro tra la Squadra Ginew e i Pride Troopers dell’Universo 11. E parlando sempre di Super, non potevano mancare all’appello il mercenario temporale Hit, Kale e Broly, con questi ultimi nelle loro versioni che un tempo avremmo chiamato “Super Saiyan Leggendario” e che vanno ad arricchire un roster che sarà composto da più di 160 personaggi che potrebbe nascondere ulteriori sorprese.
Nonostante qualche piccola incertezza sulla gestione della telecamera e su evidenti difetti di una build tutt’altro che finale, le basi del gameplay di Dragon Ball Sparking! Zero si costruiscono su una formula di gameplay già ben collaudata e rinnovata in gran bellezza (grafica e COREOgrafica) per l’occasione. Le nuove meccaniche introdotte sembrano andar a risolvere incertezze e difetti dettati dai “tempi più semplici” in cui la serie trova le sue origini, provando a ribilanciare un battle system che dovrà tenere a bada più di 160 personaggi, oltre che le enormi aspettative dei fan che – dopo quasi 20 anni – si aspetteranno un livello di polishing e profondità di gioco superiori anche grazie alle possibilità offerte dalle console attuali.
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