Chained Echoes Recensione: echi di un’epoca d’oro

Chained Echoes Recensione PC | Se chiedete ad un qualunque fan di rpg di vecchia data quale sia il periodo d’oro di questo genere è molto probabile che vi risponda che questo si collochi attorno agli anni 90. I motivi sono numerosi e vi è sicuramente l’influenza della nostalgia ha un suo ruolo, ma vi sono anche ragioni più concrete per una risposta del genere. Tra questi vi è la pubblicazione di numerosi titoli importanti per la storia del genere, come Chrono Trigger o la serie di Final Fantasy.

Inoltre, bisogna considerare che, successivamente a questo periodo, il genere degli rpg, sopratutto in 16-bit o simili, ha cominciato a diventare un di nicchia. Questo a causa di alcune strutture poco apprezzate dal grande pubblico riguardo al sistema di combattimento a turni ma anche perché il gdr classico ha finito per essere mischiato con altri generi,

In questi anni vi sono stati comunque titoli che hanno provato a riproporre questo tipo di esperienza, spesso con twist su meccaniche o sul reparto grafico. Basti pensare al recente Octopath Traveler. Oggi parliamo di quello che risulta non solo essere uno dei titoli che riporta a pieno lo spirito nostalgico degli anni 90, ma anche una delle produzioni che lo fa meglio.

Chained Echoes Recensione

Una lunga odissea 

Come spesso accade nei giochi di ruolo fantasy, Chained Echoes vi porterà in un lungo viaggio fatto di guerra, complotti  politici, magia e colpi di scena. Le vicende si svolgono nel continente immaginario di Valandis, avanzato sia in ambito tecnologico che magico e diviso in 3 regni principali, tormentati da un’incessante guerra per il territorio.

L’ambientazione verrà esplorata a pieno in quelle che sono dalle 40 alle 60 ore in base al vostro approccio al contenuto secondario, la cui gran parte si lega molto bene alla storia principale. Quest’ultima vi potrebbe sorprendere più di una volta, sia per la sua estensione che per la qualità della scrittura e l’interesse che riesce suscitare nel giocatore. Valandis è una terra piena di incognite che verranno poco a poco svelate dalle vicende che coinvolgeranno il vostro party.

Uno dei punti di forza della narrazione del gioco sono proprio i membri del sopracitato party che verranno approfonditi a pieno. Infatti, anche quelli più vicini a troupe già visti assumano una loro identità. Le interazioni del gruppo non sono scontate e spesso il titolo si prende il suo tempo anche solo per sviluppare un adeguato rapporto tra i personaggi.

Ovviamente il reparto narrativo non è privo di inciampi, ma il risultato finale è quello di un mondo di gioco affascinante che vi ripagherà a pieno se sceglierete di farvi coinvolgere. L’alone di mistero dato dalla lore del mondo fa da filo conduttore per tutte le vicende principali, che racconteranno del tentativo di far conoscere la pace nei 3 regni, un compito duro e pieno di sacrifici e che porterà tutti i membri del party a maturare o a confrontarsi con il loro passato.

Chained Echoes Recensione

Lotte sotto controllo

Chained Echoes porta sul tavolo delle idee piuttosto interessanti riguardo al suo sistema di combattimento a turni. I personaggi avranno le classiche opzioni di attacco, difesa e uso di oggetti. Inoltre vi saranno delle abilità che consumeranno una barra dei TP indicata accanto alla salute. Ogni abilità è classificata in una categoria e questo è importante a causa di una barra delle azioni presente in alto a sinistra.

Questa è uno dei punti principali del sistema di combattimento poiché usare le abilità di una certa categoria, che cambierà ogni turno, farà muovere la barra a sinistra, mentre usarne altre la farà andare a destra. Questo vi impedisce di utilizzare sempre le stesse mosse, poichè se lo fate rischiate di finire nella zona rossa dell’indicatore e quindi subire più danni dai nemici ed essere meno efficienti con i vostri colpi.

Questo, e un buon equilibrio di gioco, rendono il livello di sfida equilibrato anche nella storia principale, cosa rara in un rpg di questo tipo, dove solitamente si arriva ad essere superiore a quasi ogni ostacolo se si porta a termine il contenuto secondario. Inoltre, il fatto che i punti esperienza per acquisire nuove abilità vengano dati solo in certi punti di trama e qualche boss secondario impedisce che il party diventi troppo sbilanciato.

Chained Echoes Recensione

Magic Gear 

Le vostre opzioni in combattimento vengono poi aumentate quando, ad un certo punto della storia, avrete la possibilità di indossare potenti armature ad alta tecnologia che hanno un modo di combattere originale e altrettanto strategico. Un’aggiunta che aiuta a spezzare i momenti di combattimento “a piedi” con altri in cui sentirete la piena potenza delle macchine citate, che amplieranno anche la vostra esplorazione con la possibilità di volare.

Una delle poche pecche di tutto questo è il sistema di progressione del vostro equipaggiamento, che vi presenterà delle armi sempre migliori delle precedenti e mai delle reali alternative. Chained Echoes è quindi un titolo che presenta un sistema di gioco complesso, e che all’inizio potrebbe sommergervi di troppe informazioni, sopratutto ai neofiti del genere.

Informazioni che verranno, per qualche strano motivo ripetute una sola volta nel gioco tramite brevi tutorial scritti, e che non saranno più reperibili. Una strana scelta e che si unisce ad un’altra stranezza, ovvero l’impossibilità di assegnare i comandi della tastiera dalle opzioni, cosa che può rivelarsi scomoda per molti giocatori.

Chained Echoes Recensione

Le terre di Valandis

Valandis è un luogo vasto e che presenta ogni genere di ambiente, da quello più classico fantasy ad altri più originali, anche se rari. Il mondo di Chained Echoes è forse uno dei suoi punti di forza più significativi ed il motivo principale per cui la sua scrittura funziona. Se pensate che uno degli aspetti dell’ambientazione del titolo sia importante, potete stare certi che verrà approfondito o ripreso nella storia.

Ovviamente qualche mistero rimane, ma Chained Echoes trasmette la sensazione di essere un’opera completa che chiude ogni parentesi di nota che apre nel corso delle sue vicende. Lo spirito della produzione è trasmesso anche attraverso la direzione artistica nello stile 16-bit, che prende vita tramite la musica del titolo, particolarmente riuscita quando si tratta di traccie ambientali e con ispirazioni a grandi colonne sonore di opere passate.

Un altro motivo per cui sarete in grado di godervi l’ambiente è il fatto che, a differenza di grandissima parte di titoli simili, il gioco ha deciso di rendere i nemici visibili sulla mappa e di non affidarsi agli scontri casuali. Questo rende il flow di gioco molto più soddisfacente e coerente quando navigate vaste mappe e complessi dungeon.

Chained Echoes ripropone con successo lo spirito dei vecchi gdr anni 90 che abitano nei cuori di molti appassionati. Il titolo riesce a creare un mondo vasto ed interessante che coinvolge con successo nelle sue vicende e nei suoi segreti.  Le terre di Valandis sono vaste, varie e sopratutto libere dai vecchi schemi degli incontri casuali, che non interrompono il flow di gioco. Il completismo del titolo sarà reso estremamente soddisfacente, sia dalla qualità del contenuto secondario, sia da una board che vi ricompenserà per ogni vostra azione. Chained Echoes, grazie a questi e ad altri pregi, risulta essere uno dei giochi di ruolo meglio riusciti degli ultimi anni, e che accompagnerà i ricordi di chi ne sarà catturato per molto tempo.

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