Summertime Stagione 3 Recensione: la fine di una lunga estate

Summertime Stagione 3 Recensione| Ormai è maggio, la stagione estiva è sempre più vicina come la voglia di tornare in vacanza con la famiglia e/o con gli amici. Fortunatamente la situazione pandemica sta lentamente svanendo, consentendoci un progressivo ritorno alla normalità. Se dovessimo guardare indietro a quando tutto iniziò, ovvero il 2020, ricorderemo di certo che a farci compagnia più di tutti sono stati i videogiochi, i libri, i film e le serie tv.

In particolare nel 2020 uscì Summertime, la prima stagione di un teen-drama (ispirato liberamente a “Tre metri sopra il cielo“) tutto all’italiana e show originale di Netflix. Ebbene tra pochi giorni vedremo l’arrivo della terza e ultima stagione di Summertime, per essere precisi il 4 maggio, concludendo così le avventure sentimentali ed estive dei protagonisti.

Essi, con la loro spensieratezza, ci hanno saputo regalare in questi tre anni un momento di svago dal periodo buio che si è vissuto e si vive, e con tristezza dovremmo salutarli in questi ultimi otto episodi. Summertime Stagione 3 vede il ritorno alla regia di Francesco Lagi con Marta Savina e Alessandro Tonda; noi di VMAG abbiamo avuto il privilegio di vederla in anteprima per potervene parlare prima dell’uscita ufficiale. In questo articolo non saranno presenti spoiler legati alla trama, perciò potrete leggerlo con tranquillità. Ma bando alle ciance e diamo inizio alla nostra recensione!

Summertime Stagione 3

Summertime Stagione 3: un’estate dal sapore agrodolce

Dunque, dove eravamo rimasti? Con una seconda stagione dal finale aperto che spianava la strada per l’arrivo della terza e ultima. Ebbene, come di consueto, la terza stagione si apre a un anno di distanza dalla precedente con l’inizio dell’estate sulla Riviera romagnola.

Summer sembra pronta a vivere la stagione estiva con la spensieratezza che non ha mai avuto, Dario riceve una proposta che non puoÌ€ lasciarsi scappare, Sofia ritorna con la paura di essere ormai un’estranea per i suoi amici e Ale eÌ€ in preda a profondi sensi di colpa. In questi nuovi episodi, l’amato gruppetto di protagonisti, dei loro amici e famigliari, faranno un ulteriore passo in avanti verso la scoperta di se stessi, dei propri sogni e aspirazioni.

Questo ovviamente non senza l’arrivo di alcune new entry iconiche e che decisamente faranno evolvere il pensiero e le scelte dei personaggi. La prima stagione ci ha fatto rivivere le emozioni di un’estate pre-covid; con la seconda abbiamo potuto vedere un’evoluzione più profonda e diramata dei protagonisti e dei dubbi che la giovane età adulta porta con se; nella terza ed ultima stagione a farne da padrone sono le “decisioni” che ormai Summer, Sofia, Edo e gli altri devono prendere una volta per tutte.

Alcune più difficili di altre, che metteranno tutti di fronte alla terribile verità che “volere davvero bene a qualcuno può significare perdere qualcosa di se”. L’aver affrontano questa tematica è sicuramente un punto di forza di Summertime e va lodata.

Summertime Stagione 3

L’ultima estate è sempre la più bella

Il titolo di questa sezione riteniamo sia il modo più corretto di definire come probabilmente i protagonisti si sono sentiti alla fine di questa fatidica estate. Facendo anche noi riferimento a un libro, “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, all’interno di esso si trova in particolare questo perpetuo tentativo di Zeno nel smettere di fumare. Egli è convinto di farcela mettendosi in testa che quella che sta per fumare è “l’ultima sigaretta”, ma essendo l’ultima della sua vita è la più buona costringendolo a fumare ancora e ancora; non riuscirà mai a concludere il suo obbiettivo.

Parafrasando su questa filosofia sveviana e tralasciando la parte dannosa del fumo, l’ultima stagione trasmette proprio questa sensazione man mano che si avvicina agli ultimi episodi. Ovvero, che la loro estate finale sarà la più bella vissuta dai protagonisti, sia nel bene che nel male. In un certo senso, tutti loro sanno che una volta finita non avranno più un periodo come quello nella vita ed è dunque un monito per mettere le cose a posto.

Tutti i personaggi hanno avuto la loro evoluzione che trova il suo culmine proprio nel gran finale di serie; rispetto alle precedenti stagioni li vediamo molto più maturi e cresciuti, caratterizzati dalle loro vicissitudini sentimentali e di vita. Una progressione che si nota anche dal tono di tutti gli episodi, che mettono leggermente da parte quelle sensazioni di spensieratezza che aleggiavano agli inizi.

Summertime Stagione 3

Se c’è una cosa che Summertime ha fatto sin da subito è uscire dalla tipica situazione dei teen-drama, che la maggior parte delle volte è vissuta in un ambiente liceale. Infatti ha mostrato dai primi episodi come proprio durante l’estate si cresce, si cambia e si decide chi si vuole diventare. Questa cosa era molto forte nella seconda stagione, ma è rafforzata e viene consolidata in quest’ultima; una cosa che sinceramente abbiamo apprezzato molto e che è degno di nota.

Non sarà facile per voi capire come andranno a finire le cose tra i nostri innamorati e questo è dovuto anche al fatto che l’attenzione mostrata sull’andamento della stagione è puntata quasi esclusivamente sui ragazzi, lasciando da parte gli adulti che ebbero un ruolo più forte precedentemente.

Sebbene quest’ultima cosa si sia andata a perdere, motivo di vanto per la seconda stagione, ci è sembrato comunque giusto che la storia si concentrasse maggiormente sui protagonisti più giovani; dopotutto il target della serie è sempre stato chiaro ed è rivolto principalmente a quel determinato pubblico.

Summertime Stagione 3

Summertime Stagione 3: …e i fenicotteri? Sono volati via

Se c’è una cosa che questo finale fa è essere tale. Siamo molto contenti di dire che la terza e ultima stagione è un finale a tutti gli effetti che non lascia dubbi o eventuali risposte mancanti. Molte serie tv ormai non sanno dare temporalmente una definizione di finale. Molte rimangono aperte, altre vengono cancellate prima di concludersi, altre ancora rimangono in attesa di un eventuale nuova stagione; non è il caso di Summertime.

Come già detto all’inizio, il pilastro portante di questi otto episodi sono le “decisioni”. Come tali, si vedono chiaramente i personaggi intraprendere la strada sulle scelte che vogliono fare, attraversando dubbi, perplessità, perdite e sorprese inaspettate. Ma questa serie di strade intricate, fatte di amore, passioni e preoccupazioni, portano tutte a un finale degno di essere chiamato tale.

Vi ricordate come nella prima stagione Ale tentò di avvicinarsi a Summer, con il suo tipico umorismo, tramite il parallelo dell’accoppiamento dei fenicotteri in quella stagione? Ebbene, è proprio il caso di dire che i fenicotteri ora sono volati via. Questo per farvi capire chiaramente che non vengono lasciati dubbi o ripensamenti su quello che vi attenderà nello show. Ciò lascerà nel cuore dello spettatore un senso di sollievo e felicità, contemporaneamente a un pizzico di malinconia nel veder lasciare andare i personaggi. Come detto prima, un finale “agrodolce”.

Summertime Stagione 3

Un timido miglioramento conclusivo

Nonostante quanto scritto sopra, dobbiamo comunque mostrare una nota di disappunto. Summertime è una serie che sin dai suoi albori è partita con molti problemi di fondo, partendo dalla stessa storia poco originale. Riteniamo che ciò si sia notato soprattutto a livello di scrittura dei dialoghi, che col tempo ha iniziato a migliorare. In questa terza stagione non si è ancora del tutto in grado di fare quel vero balzo in avanti in più.

Ovvio non si può paragonare a serie come Skam, ma nel suo io è comunque altalenante nel saper tenere legato lo spettatore per tutti gli otto episodi. Ci saranno dei momenti in cui effettivamente si è curiosi degli eventi che si stanno svolgendo su schermo, ma altri dove è palese come andrà a finire l’episodio.

Sicuramente gli sceneggiatori hanno imparato dagli errori passati e hanno cercato di evitarli, riservando (come già detto prima) qualche sorpresa in più e ad aggiungere un pizzico di imprevedibilità alla trama, ma non uscendo definitivamente dagli schemi della prima o seconda stagione.

Però, parliamoci chiaro. Come serie, seppur la poca originalità, comunque è sempre restata nei canoni del genere ed è quindi da prendere per quella che è, anche nel suo finale: un teen-drama leggero e senza troppe pretese che può comunque regalare dei momenti di felicità agli amanti di questo filone narrativo.

Summertime Stagione 3

Una regia che conclude alla grande…

Che dire del livello tecnico e visivo di quest’ultima stagione? Che non siamo stati delusi affatto. Lo scorcio di mare Romagnolo è uno dei più suggestivi d’Italia e i produttori sono stati maestri nel ritrarre ancora una volta degli scenari mozzafiato. Le stesse inquadrature, durante anche nei momenti più normali, sono ad effetto è vi faranno sentire decisamente parte della storia.

E se non parte di essa, vi daranno comunque l’impressione di essere li presenti a vivere un estate libera dalla pandemia e a sorseggiare qualcosa di fresco mentre il sole vi abbraccia coi suoi raggi. Essendo su Netflix è piacevole vedere il nostro paese rappresentato in maniera cosi bella, tanto che potrebbe pure aprire una strada ad eventuali altre produzioni italiane sulla nota piattaforma.

Pure nel finale non si smentisce la scelta estetica che farà da sfondo agli intrighi amorosi, ancora ricca di colori e perfettamente azzeccata al contesto estivo.

Summertimer Stagione 3

…anche musicalmente, con qualche sorpresa in più

L’impronta artistica marcata si fa sentire ancora una volta, ed è gestita alla grande. Come di consueto una scena può avere nel suo sottofondo pezzi che vanno dalla Raffaela Carrà ad artisti più recenti come ESSEHO. Non dava fastidio all’inizio e non lo ha dato nel finale. Anzi, a dirla tutta la musica in particolare un altro tema molto particolare e sviluppato in questo finale.

Ovviamente è sempre strano sentire musica indie italiana per poi passare poco dopo a pezzi di musica leggera anni 60, ma questa alternanza di generi (anche a livello temporale) è impostata in maniere eccezionale. L’utilizzo di musica recente come quella dei MÃ¥neskin o Blanco aiuta a far presa sul pubblico più giovane, e all’interno di quest’ultima stagione c’è pure una sorpresa (o per meglio dire un vero e proprio cameo) a livello musicale.

Non vi diremo quale cosi che voi possiate godervelo di persona e cantare insieme ai protagonisti.

In conclusione, l’ultima stagione di Summertime è una perfetta chiusura per questa serie. Artisticamente e tecnicamente diretta in maniera ottimale, la terza stagione saprà regalarvi ancora una volta una bellissima immagine della Riviera Romagnola con i suoi protagonisti. Dal punto di vista narrativo è come vedere un perfetto ponte che inizia con la fine della seconda stagione per concludersi definitivamente con questa, senza lasciare dubbi o ripensamenti, il che è da lodare. Noi consigliamo la visione di Summertime Stagione 3, e in generale tutto lo show, ad un pubblico giovane o a coloro che sono affiatati con il genere dei teen-drama che sapranno trovare nella regia di Francesco Lagi un’ottima serie della sua categoria. 

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