Sony ha licenziato 90 dipendenti PlayStation per passare alle vendite digitali

Si sta rivelando un anno particolarmente interessante a vedere i movimenti delle grandi aziende videoludiche. A cominciare in primis con Microsoft e il suo acquisto di Activision Blizzard, seguito poi da Sony con Bungie Studios e Haven Studios. Ed è proprio di quest’ultima che parliamo oggi, ma questa volta non è riguardo ad una possibile nuova acquisizione.

A quanto pare Sony avrebbe licenziato oltre 90 dipendenti nei suoi uffici in Nord America. Più precisamente: erano addetti al marketing, alle vendite e i rappresentanti PlayStation, il cui scopo era quello di visitare i negozi fisici per impostare e preparare i prodotti offerti.

Questo lavoro comporterebbe far conoscere ai negozi specializzati i prossimi titoli PlayStation e assicurarsi che siano preparati a riceverli. Oltre ai tagli ai rappresentanti e al suo team negli Stati Uniti, Sony sta eliminando anche alcune altre posizioni nel marketing. Al momento la compagnia non avrebbe ancora risposto ad alcuna richiesta per spiegare la faccenda, sebbene i licenziamenti siano stati attribuiti a una “trasformazione delle vendite” e delle operazioni commerciali dell’azienda.

Presumibilmente, i lavoratori che sono stati colpiti non sono stati adeguatamente informati dei tagli, lasciandoli incapaci di trovare altri ruoli prima di essere licenziati. Con la rimozione del marketing, sembra che Sony non guarderà più a terze parti per vendere i suoi giochi e preferirebbe avere un rapporto diretto con il consumatore.

Questa decisione potrebbe essere collegata alla recente rinnovazione che PlayStation sta apportando il suo servizio in abbonamento, PlayStation Plus; trovate un articolo al riguardo qui. Oltre a servizi come l’appena citato, che garantiscono ai giocatori una selezione di titoli gratuiti e offerte su nuovi prodotti, ci sono altri motivi per cui i giochi si stanno spostando verso un mercato più digitale.  

Uno dei principali per questo spostamento e sicuramente il prezzo. Esso è sempre stato un grosso problema, bisogna investire molti soldi per l’acquisto dei materiali, per l’imballaggio, stampa di copertine, libretti, per il trasporto e molto altro ancora. Tutti questi passaggi sono un grande spesa, che fa lievitare i costi di produzione, che d’altro canto si trasformano in profitti con le vendite attraverso il PlayStation Store. 

Il mercato di Steam e altri store online dimostrano che è possibile sopravvivere e prosperare anche solo online, con le offerte convenienti date dai servizi in abbonamento. Non ci resta quindi che attendere ulteriori informazioni riguardo ai piani di Sony, perciò restate sintonizzati per futuri aggiornamenti al riguardo.  

Fonte: GameRant

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