Vi siete mai chiesti quanto è lungo il ciclo vitale di un videogioco? La risposta alla domanda ovviamente dipende dal genere del suddetto, gli MMO possono durare decine e decine di anni laddove i giochi singleplayer solitamente non superano i 5-6 anni. Ogni tanto però capitano delle eccezioni, e proprio una di queste ci ha incuriosito e portato oggi in sede di recensione. Titan Quest è un Action RPG originariamente rilasciato nel 2006 e che da alcuni anni ha ricominciato a vedere pubblicati nuovi contenuti. Dopo l’uscita dell’Anniversary Edition, avvenuta il 21 agosto 2016, Digital Arrow e THQ Nordic hanno infatti iniziato nuovamente a pubblicare DLC. Oggi noi di VMAG tratteremo proprio di Eternal Embers, l’ultima espansione uscita, e valuteremo insieme a voi tutti i pregi e difetti presenti in essa. Benvenuti nella nostra recensione di Titan Quest Eternal Embers!
Una sfida leggendaria
Iniziamo subito precisando un prerequisito fondamentale dell’espansione: per potervi accedere dovete necessariamente giocare a difficoltà leggendaria. Se il vostro salvataggio principale è già impostato su tale livello di sfida dovrete completare il gioco, sconfiggere Hades (o volendo anche Surtr qualora voi possediate l’espansione Ragnarok) ed entrare nel portale apposito. Se avete già giocato al titolo in precedenza, questa procedura non vi risulterà nuova.
In alternativa potete creare un nuovo personaggio e selezionare l’opzione “Legendary Hero”, che renderà il vostro avatar pronto per affrontare la sfida. Se il vostro timore è quello di dover affrontare inermi torme di nemici sin da subito, non preoccupatevi. Eternal Embers vi fornisce armi e armature idonee alla sfida ancor prima di incontrare persino il primo nemico. Se dobbiamo essere onesti l’idea di avere un’intera sezione di gioco sbarrata dal muro della difficoltà non ci ha entusiasmato più di tanto.
La modalità leggendaria non è nulla di improponibile, certo, ma non tutti i giocatori vogliono affrontare un’avventura al massimo grado di sfida possibile. A parer nostro la scelta migliore sarebbe stata quella di dare il via libera a tutti gli utenti e, in caso, lasciare solo determinate sezioni di gioco a difficoltà più alta ma affrontabili da chiunque. Un esempio di quel che stiamo dicendo potrebbe essere un dungeon che, qualora doveste decidere di affrontarlo, aumenta localmente la difficoltà a livello leggendario.
Molta carne al fuoco…
Partiamo col dire che la dedizione di Digital Arrow nei confronti del titolo è encomiabile, non capita tutti i giorni di vedere rilasciati aggiornamenti per un gioco del 2006, e ancor più difficile è vedere il lancio di un’intera espansione. Titan Quest Eternal Embers aggiunge ovviamente nuove mappe, ma anche nuovi nemici, nuove armi e armature uniche, nuovi consumabili e anche una nuova maestria. Tutto questo viene distribuito in più o meno venti ore di gioco, che spenderete procedendo nella storia e affrontando i vari dungeon della situazione.
Lo stile dell’espansione segue due stilemi principali: il primo con cui veniamo in contatto è quello della mitologia cinese. Di primo impatto la mappa è sorprendente: le strutture, la vegetazione, gli equipaggiamenti, i boss, tutto si amalgama alla perfezione con il tema impostato. Ciò vale anche per la seconda parte di gioco, in cui i paesaggi asiatici vengono sostituiti da quelli egiziani. Effettivamente il lato artistico di Eternal Embers è a detta nostra il suo punto più forte, sotto questo aspetto il team ha colto nel segno.
La mappa di gioco è molto estesa e piena di attività. I dungeon non mancano di certo e nelle grandi città sono presenti svariati npc pronti ad assegnarci diverse missioni secondarie. Sembra dunque che finora questa nuova aggiunta a Titan Quest risulti molto valida…
…ma troppo fumo
Purtroppo però assieme ai pro possiamo nominarvi anche diversi contro. Il mondo di gioco è grande, è vero, ma proprio per questo è eccessivamente dispersivo. Ad un certo punto del vostro viaggio vi accorgerete di aver passato buona parte del tragitto con la mappa aperta per capire in che direzione procedere. Essa è praticamente indispensabile, non utilizzarla porta solo a una cosa: finire irrimediabilmente dispersi negli angoli più oscuri e remoti del posto. È veramente difficile riuscire a proseguire facendo altrimenti, il mondo è praticamente un labirinto.
Come abbiamo detto sono anche presenti numerosi dungeon, ma purtroppo sono tendenzialmente tutti identici. Spesso si svolgono così: trovate una caverna e decidete di entrare, iniziate ad esplorarla in cerca di loot e nel frattempo eliminate le numerose orde di nemici. Dopo dieci minuti tuttavia vi accorgete di aver eliminato lo stesso tipo di creatura a ripetizione, di non aver trovato nulla di eclatante e, soprattutto, di esservi persi.
I dungeon sono dunque enormi ma ripetitivi, pieni di nemici che però appartengono quasi sempre alla stessa categoria. In questo tipo di istanze la diversificazione è fondamentale, non basta la speranza di trovare un buon oggetto a spingere un giocatore al completamento di un vero e proprio alveare di creature. Le prime volte sono accettabili, ma ad un certo punto inizia a passare la voglia di entrarci.
Una cosa che si nota all’interno di Titan Quest Eternal Embers è proprio la mancanza di varietà, soprattutto nei nostri avversari. Probabilmente vi starete chiedendo quanti nemici sono stati aggiunti all’interno del DLC: più o meno una trentina. A prima vista potrebbe sembrare un gran numero, ma in un’espansione di questa grandezza vi assicuriamo che in realtà è una cifra abbastanza risicata.
I boss infine si amalgamano bene al tema, questo senza ombra di dubbio, tuttavia alcuni di essi sembrano abbastanza generici, nel nostro tempo di gioco non abbiamo visto nessuno di particolarmente memorabile.
Miglioramenti tecnici
Arriviamo ora, come di consueto, a parlare di performance e del lato tecnico in generale. Sotto questi aspetti Titan Quest Eternal Embers ha applicato diversi miglioramenti importanti: per cominciare la stabilità generale del titolo è di gran lunga migliorata rispetto agli aggiornamenti precedenti. Adesso inoltre è stato inserito il supporto per il controller, che male sicuramente non fa. Il dispositivo su cui abbiamo testato il titolo, un PC che monta una GTX 1650 4GB, ha fatto girare il gioco alla perfezione, non abbiamo avuto nessun problema di sorta.
Titan Quest Eternal Embers è un’espansione che purtroppo, nonostante la grande quantità di contenuti aggiunti e l’incredibile dedizione di Digital Arrow, non è riuscita a sorprenderci in maniera particolare. L’eccessiva grandezza della mappa la rende dispersiva e ridondante da esplorare. I dungeon sono numerosi, tuttavia risentono dello stesso problema del mondo di gioco del DLC: sono troppo estesi. Inoltre spesso sono popolati da una sola tipologia di nemici. Anche questi ultimi sono una nota alquanto dolente, poiché gli avversari normali alla lunga diventano ripetitivi da incontrare e i boss stessi, sebbene si integrino visivamente alla perfezione con lo stilema adottato, risultano abbastanza anonimi. Le ambientazioni sono sicuramente il punto forte di Titan Quest Eternal Embers, i paesaggi ispirati alla mitologia cinese ed egiziana sono estremamente gradevoli da vedere e attraversare. A livello tecnico il titolo ha visto svariati miglioramenti, tra questi evidenziamo il supporto per controller. In definitiva consigliamo l’acquisto di Titan Quest Eternal Embers a tutti coloro che hanno amato il titolo originale, tuttavia vi invitiamo a ponderare accuratamente l’acquisto dopo aver preso visione di quelli che sono effettivamente i problemi che l’espansione presenta.