Giants Uprising Recensione: la rivendicazione di un antico potere

Giants Uprising Recensione | Potenza, forza e vendetta. Sono queste le parole che descrivono al meglio l’esperienza vissuta da chi entrerà in questa vicenda che corona la rivendicazione della libertà da parte dei giganti, razza sempre più a rischio di estinzione a seguito degli schiavisti umani. Essi infatti sono sempre più oppressi e decimati da parte del popolo umano, il quale, dopo la frattura creatasi tra le due razze che inizialmente erano in armonia, ha da sempre cercato di sfruttarli per incarichi o lavori sempre più faticosi. La vicenda è ambientata all’interno di un mondo medievale con la ripresa di elementi fantasy, caratterizzata da una spiccata forza narrativa e da una ricca contestualizzazione di eventi. È con queste premesse che i ragazzi di Varsav Game Studios hanno dato vita a un titolo originale, che esprime la rivendicazione dei diritti di una minoranza sui loro persecutori.

Giants Uprising, uscito ufficialmente il 2 novembre, è disponibile su PC Windows o con copia digitale anticipata su Steam. Dopo aver provato il titolo in anteprima, eccoci dunque qui per raccontarvi tutto quello che c’è da sapere su Giants Uprising!

Giants Uprising

L’insurrezione dei giganti

Decimati, perseguitati e schiavizzati. È questa la condizione nella quale si troverà la razza dei giganti, prima di rivendicare ogni diritto ormai revocato attraverso la forza bruta e la violenza. Nell’avventura infatti, si impersonerà un gigante schiavo che avrà lo scopo di riemergere per cercare di riprendersi ciò che ormai gli è stato brutalmente tolto: dignità, rispetto e libertà. Con queste premesse, avrà luogo dunque un percorso di rinascita nel quale bisognerà combattere e sconfiggere molti soldati, conquistare i villaggi di coloro che ancora cercano di trattenerti in schiavitù e far dunque finalmente sentire la tua voce. Non mancheranno scontri brutali con altri giganti, come ad esempio si può vedere a inizio gioco, dove dovremo affrontare alcuni nostri compagni per compiacere il popolo che ci guarderà dall’alto degli spalti di un’arena.

Giants Uprising proietta dunque il giocatore in un mondo cruento, violento, nel quale dovremo imbatterci per rivendicare la nostra specie attraverso la nostra stessa forza e possenza, o con l’utilizzo alternato di armi primitive che avremo modo di trovare durante l’esperienza di gioco. Il mondo attorno a noi è caratterizzato da forte identità medievale, nel quale avremo modo di esplorare antiche rovine, villaggi, territori inesplorati e vere e proprie cittadine.

 

L’impatto visivo del gioco si presenta discretamente, con modelli poligonali rifiniti e texture decorose. Con i settaggi grafici impostati al massimo, cio’ che graficamente riesce ancora a difendersi dal punto di vista estetico non basta invece a risanare una reale carenza che caratterizza tutto il comparto delle animazioni. Se, infatti, possiamo dire che la base della meccanica di gameplay si lascia giocare e fa intravedere alcuni dei punti di forza del titolo, è altresì vero che le animazioni, spesso macchinose e legnose, tenderanno a rendere difficoltosa e in parte frustrante l’esperienza stessa. Ad acuire un problema concreto come questo, si aggiunge un frame rate instabile che fatica a restare fisso a 60 fotogrammi a secondo nei momenti di azione più concitati o quando si presentano un numero particolarmente alto di personaggi a schermo.

Giants Uprising

Un contesto avvincente

Uno degli elementi che sicuramente va ad impreziosire e a dare valore al setting messo in piedi dallo studio polacco invece, è proprio il contesto e la trama nelle quali si verificheranno momenti e situazioni anche abbastanza rilevanti dal punto di vista narrativo. Ciò che rispecchia a pieno la vocazione di Giants Uprising è appunto, una forte componente narrativa basata su uno storytelling attivo. Tutto il contesto, relativamente originale, spiccherà e metterà a nudo tutta la qualità delle dinamiche attorno alla storia per creare immersione e coinvolgimento nel giocatore. Un elemento sicuramente importante, che però non basta da solo a mettere in secondo piano le lacune di cui abbiamo parlato prima che inevitabilmente limitano il piacere e la qualità dell’esperienza stessa. Seppur questi aspetti non ci permettano di godere a pieno dell’esperienza prefissata inizialmente, a livello complessivo rimane un’esperienza piacevole e originale da provare. I combattimenti, anche se a volte ripetitivi, rappresentano uno degli elementi core del gioco. Saranno molte le volte in cui ci si troverà faccia a faccia con un altro titano che cercherà di prendere il sopravvento, assalendovi e cercando di avere la meglio. Il gameplay è dunque sfaccettato e strutturato da intensi combattimenti fisici o con armi di fortuna realizzate attraverso le risorse reperibili del luogo, mentre sfamarci mangiando carne o altri alimenti ci darà la possibilità di recuperare l’energia persa durante gli imponenti ed estenuanti combattimenti.

La furia incessante che caratterizza le azioni del nostro personaggio, che con coraggio cerca di riconciliarsi con i propri simili facendosi strada tra truppe di soldati e guerrieri nemici, immedesima il giocatore che cercherà solamente di riconquistare tutta la libertà di cui è stato privato attraverso l’uso della forza.

Giants Uprising

Un gameplay titanico

Se è vero che all’interno del panorama videoludico statisticamente si interpreta con maggiore frequenza un essere umano volto a combattere contro i suoi simili o altre creature, in questo caso saremo noi la creatura che dovrà combattere contro gli umani. Le sanguinose ed estenuanti battaglie che il protagonista affronterà lungo il suo percorso per la rinascita e la libertà non saranno poche, e con il tempo, gli permetteranno sempre di più di sperimentare attraverso nuove armi o accessori metodi nuovi per farsi breccia all’interno delle linee nemiche, sempre ben agguerrite e pronte all’assalto.

Trovarsi nei panni di un titano, che pur di fuggire dalla sua prigionia è disposto a uccidere chiunque gli si mette davanti, pone effettivamente il focus sul devastante impatto che le azioni di un essere così gigantesco seminano in un contesto come quello umano, costellato in questo caso da cittadelle medievali e da antichi villaggi brulicanti di vita. Parte integrante del divertimento stesso deriva proprio da questo particolare aspetto, ossia dal sentirsi estremamente più potenti e imponenti a livello di dimensioni rispetto ai nostri nemici, tant’è che ciò ci spingerà a sbaragliare miriadi di truppe armate a suon di violenti attacchi fisici. Sarà dunque un modo per poter vivere l’esperienza “dall’altra parte della barricata”, che ci permetterà di creare dunque una sorta di linea empatica nei confronti del protagonista, il quale infondo lotta solamente per rivendicare la propria libertà. Giants Uprising permette dunque di vivere un’esperienza differente che coinvolge facendo vivere la storia da un punto di vista e una soggettiva differente.

 

In conclusione, possiamo dire dunque che Giant Uprising su PC rappresenta un punto di inizio piuttosto che di fine, all’interno del quale andrebbero revisionate diverse cose a partire da un sistema di animazioni poco convincenti e alcuni elementi di design poco caratterizzanti e molte volte fin troppo “approssimati”. L’instabilità del frame rate in vari momenti dei combattimenti corpo a corpo e un imput-system non sempre brillante porteranno molti a perdere fiducia in un titolo quello che altrimenti, sarebbe potuto essere una grande ventata di aria fresca in un mercato videoludico sempre più saturo di videogiochi che guardano alla componente narrativa come a un elemento secondario.