I 10 film che avremmo voluto giocare

Decalogo del Gamer Modello, Capitolo 7: mai investire i propri sudati risparmi in un tie-in, cioè una conversione di film in videogioco. In quasi quarant’anni di trappole per fanboy e bieche manovre pubblicitarie, i titoli del genere in grado di smentire l’assunto sono stati d’altronde pochissimi, per non parlare di quelli che riuscirono nell’impresa senza sfruttare il comodo alibi dello spin-off… Anche se consapevoli dei rischi legati a questo genere di operazioni, molti di noi continuano in ogni caso a esserne attratti, neanche si trattasse del mega-vaso familiare di Nutella, cullando magari la speranza che un giorno o l’altro qualche sviluppatore con gli attributi al posto giusto se ne esca col porting di uno dei tanti cult-movie rimasti ancora orfani di una trasposizione virtuale. Giusto a riguardo, ci siamo chiesti quali fossero i classici della celluloide rimasti fuori dai giochi e, dopo aver sacrificato l’intera pausa pranzo in una drammatica seduta di brainstorming, ce ne siamo usciti con questa micidiale selezione!

 

1997: Fuga da New York

John Carpenter – 1981

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Inutile negarlo: Fuga da New York è stato il primo film saltato fuori dal nostro draft redazionale e chiunque abbia avuto la fortuna di vederlo non faticherà a comprenderne il perché. Quello che rimane a tutt’oggi il miglior film del sommo John Carpenter aveva infatti tutti gli elementi concettuali e strutturali per trasformarsi in un titolo coi controfiocchi. Al di là di una trama portate che pare davvero pensata per un videogame, la pellicola vantava anche e soprattutto un protagonista degno del migliore Kojima: quel leggendario Snake Plissken da cui il suo “Solid Hero” ha d’altronde preso nome, cognome, look e occhio guercio!

Apocalypse Now

1979 – Francis Ford Coppola

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Sarà perché gli Yankee non hanno fatto una gran figura da quelle parti, ma quello del Vietnam è sempre rimasto un tema ai margini dell’industria videoludica. Oggetto di ben poche produzioni, molte delle quali risalenti alla seconda metà degli anni ’80 o magari alla maliziosa punzecchiatura di qualche developer nipponico – qualcuno ricorda ‘Nam 75 della SNK? – il conflitto che vide le forze statunitensi opposte ai miliziani di Ho Chi Minh si meriterebbe oramai un approfondimento videoludico degno di questo nome. Dovendo scegliere una pellicola che, più di ogni altra, potrebbe conferire adeguato risalto a un ipotetico progetto a tema, il leggendario Apocalypse Now rimane in netta pole position: oltre ad essere comunemente riconosciuto come uno dei capolavori cinematografici del 20°, il film di Francis Ford Coppola sarebbe il punto di partenza ideale per realizzare il più grande Far Cry di tutti i tempi.

 

2001: Odissea nello Spazio

1968 – Stanley Kubrick

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Che ci si voglia credere o meno, 2001: Odissea nello Spazio rimane la prima fonte di ispirazione per chiunque voglia cimentarsi con genere degli sci-fi a sfondo cosmico. Visionario, magari folle e senz’altro rivoluzionario, il signore di tutti cult movie ha rivissuto più o meno platealmente nelle dinamiche di molti videogame senza però godere mai di un porting ufficiale. Con una trama tanto complessa da cui andare a pescare spunti di gioco, si potrebbe facilmente dar vita ad ogni genere di produzione: che si trattasse di un FPS a là Alien Isolation o di un intricato punta & clicca, se ne potrebbe certamente cavare fuori uno dei videogame più intensi di sempre.

 

Pulp Fiction

1994 – Quentin Tarantino

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GTA V ci ha ampiamente dimostrato che è oramai possibile realizzare avventure open world di enorme spessore che vantino più di un protagonista effettivo. Per quanto personaggi come Trevor Philips e Michael DeSanta possano essere accattivanti e la stessa Los Santos apparire come una location ideale, al solo pensiero di gironzolare per Los Angeles e dintorno interpretando icone come Vincent Vega, Jules Winnfield e Butch Coolidge al ritmo della miglior sceneggiatura mai scritta da Quentin Tarantino è piuttosto facile cadere in una sorta di trance mistica. Inutile, ovviamente, sottolineare quale sia il nome dell’unica software house in grado di realizzare l’impresa…

I 3 dell’Operazione Drago

1973 – Robert Clouse

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Di videogame legati più o meno ufficialmente alla figura di Bruce Lee ce ne sono a bizzeffe, e spulciando tra picchiaduro ad incontri e prodotti simili non è peraltro difficile trovare riferimenti diretti alla pellicola in questione: dal 1973 ad oggi, l’unico film che il miagolante dragone di Hong Kong abbia mai girato negli states, non ha tuttavia goduto ancora di una trasposizione videoludica ufficiale. Come lo immagineremmo in versione current gen: qualcosa di simile a Sleeping Dogs, con una spruzzata di Shen Mue a condire il tutto. Ma anche un semplice picchiaduro ad incontri potrebbe andar bene!

 

Il Gladiatore

2000 – Ridley Scott

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Siamo d’accordo, titoli come Shadow of Rome e il più recente Ryse hanno senz’altro reso un lodevole omaggio alla celeberrima pellicola diretta da Ridley Scott nel 1998. Con tutto il dovuto rispetto, la prospettiva di rivivere in prima persona le imprese e la vita di un truzzo come Massimo Decimo Meridio continua ad essere tuttavia più allettante. E non solo per l’eventuale fascino dell’ars gladiatoria in sé.  La trama portante del Gladiatore offre d’altronde spunti per arricchire il format di un semplice hack ‘n slash con innesti strategici a là Rome Total War e magari assecondare spaccati romantici con l’eventuale sovrapporsi di intrecci amorosi da rivivere al ritmo di una Visual Novel.

 

Grosso Guaio a Chinatown

1986 – John Carpenter

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Altra perla firmata da John Carpenter, altro ipotetico Tie-In dal successo garantito. Scoppiettante miscela di humor anni ’80, arti marziali, mitologia cinese e siparietti horror da B-Movie, Grosso Guaio a Chinatown potrebbe facilmente rivivere in un action game moderno con tanto di Bullet-Time, fondali interattivi e botte da orbi. Chi non vorrebbe d’altronde vestire la bisunta canottiera di Jack Burton e trastullarsi in colossali Boss Battle con nemici del calibro delle Tre Bufere e Lo Pan in Persona? Volendo magari alzare la posta si potrebbe anche pensare ad una Modalità Co-Op dedicata alla coppia Burton-Wang Chi: roba del tipo Army of Two. Ma molto, molto più figo.

 

Serpico 

1973 – Sidney Lumet

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E’ più o meno dai tempi di L.A. Noire che non abbiamo l’occasione di mettere le mani su un bel poliziesco a struttura aperta che sappia abbinare valide sequenze action ad un intelaiatura narrativa di adeguata profondità. Per quanto l’agente Phelps potesse risultare carismatico (?) e le sue indagini intriganti, neanche il titolo del Team Bondi riuscirebbe mai a reggere il confronto con la storia di Frank Serpico, né con la caratterizzazione che Al Pacino gli seppe conferire nella pellicola diretta da Sidney Lumet nel 1973. Certo, volendo ripiegare in economia, si potrebbe pensare anche una serie di episodi alla Telltale Games dedicata alle imprese del Monnezza, che gratta gratta era il Serpico “de noantri”, ma forse l’industria dei videogame non è ancora pronta per questo ulteriore salto concettuale.

 

Taxi Driver

1976 – Martin Scorsese

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“Ma dici a me? Dici a me? Ma dici a ME? E con chi stai parlando allora? Dici a me… Non ci sono che io qui”…  Alzi la mano chi non ha provato almeno una volta il monologo di Travis Bickle d’avanti allo specchio. Non ci crediamo, siete molti più: Taxi Driver non è d’altronde un film come un altro. Lo vedi una volta e ti ha fritto il cervello per sempre. Piuttosto che ad una versione gore di Crazy Taxi, la sua ideale trasposizione videoludica avrebbe tuttavia le sembianze del vecchio Driver o magari del suo secondo episodio e basterebbe probabilmente il solo grugno di Robert De Niro, col suo bel taglio da Moicano, per renderlo un must del genere Run & Gun!

The Toxic Avenger

1984 – Michael Herz / Lloyd Kaufman

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Non si può stilare una classifica di film senza citare almeno una pietra angolare della cosmologia trash. Visto che, in questo caso, si parla anche di videogame il titolo più adatto a rappresentare la categoria non può che essere l’esponente più celebre del marcissimo catalogo  Troma. Nelle mani giuste, un eventuale Tie-In di The Toxic Avenger potrebbe facilmente trasformarsi nello Splatterhouse del 21° secolo e siamo certi che censori e associazioni per la tutela dei minori dovrebbero probabilmente fare dello straordinario. Vista la natura comunque ironica del progetto originale, un suo eventuale porting videoludico non sarebbe del tutto improponibile: chissà che qualche coraggioso producer di matrice Indie non abbia dunque in serbo una sorpresa a riguardo…

… La lista dei film di cui gradiremmo un tie-in videoludico non si limita certo ai soli esponenti di questa chart: siamo ben consci che ognuno di voi avrebbe in tal senso una lista di altrettanti capolavori rimasti ancora fuori… dai giochi. E allora perché non ci aiutate a trovarne degli altri? Pensateci su un pochino ed elencate nei commenti tutte le altre pellicole che meriterebbero una trasposizione videoludica. Siamo certi che ne verranno fuori delle belle!

Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.