Dragon Ball Z: Extreme Butoden la recensione di VMAG

Dopo l’ottimo Xenoverse ci ritroviamo tra le mani un nuovo videogioco di Dragon Ball, stavolta su 3DS: Extreme Butoden. Nella storia sono ormai tantissimi i giochi dedicati all’anime di Akira Toriyama, tra alti e bassi (forse mai davvero eccellenti), e le radici partono da molto piรน lontano di quanto pensiate, roba degna del miglior retrogaming. Butoden in versione estrema รจ il ritorno di un picchiaduro bidimensionale su piattaforma Nintendo dai lontani tempi del NES, quando giร  si cercava quasi in maniera sperimentaleย la formula piรน adatta per rappresentare a dovere e con divertimento le avventure di Goku e amici.

Butoden รจ un picchiaduro bidimensionale classico con elementi che lo rendono un Tag Team Battle, dandoci la possibilitร  di scegliere il nostro guerriero e i partner di battaglia tra una vastissima selezione dei personaggi dell’Anime, oltre cento provenienti da tutte le serie, anche l’ultima Dragon Ball Super. Di questi perรฒ solo con venticinque potremo effettivamente combattere, anche meno contando che Goku in versione normale e Super Sayan sono due personaggi differenti, il resto sono utilizzabili solo come “striker” che intervengono per un attacco al volo al nostro richiamo. Tutto sommato il roster รจ abbastanza soddisfacente, si รจ visto di peggio, possiamo spaccare i volti piรน amati e essere assistiti da quelli secondari. Non li avremo tutti disponibili dall’inizio ovviamente, andranno sbloccati vincendo le battaglie nelle varie modalitร  di gioco, anche queste numerose: in Storia Z rivivremo (per l’ennesima volta) la storia originale dal punto di vista del personaggio scelto, in Modalitร  Avventuraย invece c’รจ qualcosa di originale, ci muoveremo su una mappa su un percorso guidato per incontrare amici e rivali e sbloccare personaggi e oggetti aggiuntivi. Completano il quadro le classiche battaglie multiplayer con CPU e amici, il Torneo Mondiale e la Missione in cui entra in gioco lo Street Pass e le carte della gilda. Seppure gli esperti della serie si annoieranno nel seguire nuovamente la Storia Z di sempre, manco fossero le repliche in TV, nell’Avventura ci sono spunti interessanti per rimettersi ancora una volta il Gi arancione e impegnarsi a combattere.

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Di sicuro Butoden non รจ il gioco di Dragon Ball che mi ha impressionato maggiormente dal punto di vista grafico. Mi ha ricordato molto i vecchi titoli su SNES, Shin Butoden su tutti, e dopo venti anni non mi sembra che il miglioramento sia cosรฌ netto. Il problema principale รจ la continua presenza di un aliasing leggero ma sempre evidente, sia negli sprite 2D dei combattenti che degli sfondi tridimensionali, che danno un aspetto globale piuttosto grezzo, anche nelle curate scene di dialogo. Un vero peccato perchรฉ nelle animazioni e nell’audio possiamo fare il discorso opposto: come da tradizione la serie Butoden replica molte delle mosse dell’Anime con grande fedeltร  e le musiche e le voci non sono da meno. Il doppiaggio giapponese soddisferร  i puristi e i temi musicali ripropongono quel misto di rock ed effetti elettronici che ha caratterizzato da sempre Dragon Ball.

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Il sistema di combattimento poteva essere il fiore all’occhiello di Extreme Butoden, l’elemento che ci avrebbe invitato a tirare fuori il 3DS per una battaglia veloce ovunque. Purtroppo anche qui ci sono delle limitazioni forti dovute a scelte di design discutibili. Mosse e super mosse sono affidate alla pressione di soldi due o tre tasti consecutivi, senza complesse combinazioni raggiungibili tranquillamente con sfruttando tutti i tasti della console, che ne avrebbero aumentato il numero (anche nelle combo) e la varietร . Ripeteremo troppo spesso le stesse mosse e le stesse combo, aspettando che si carichi la barra del Ki (o ricaricandola noi premendo R) per poi effettuare una super che comunque รจ attivabile tramite combinazioni sempre simili tra di loro. Ho notato anche un certo squilibrio tra le super e le mosse normali, ad esempio tra il Kaiohken e la Kamehameha di Goku: il primo attiva la scena a cui assistere, impiega tempo e KI ma consuma poca energia al nemico se comparata con la seconda, rapida, economica e abbastanza efficace. In generale poi se si รจ esperti di picchiaduro il livello di sfida sarร  appagante soltanto ai livelli piรน avanzati, dove finalmente il combattimento in tag sarร  utile per sconfiggere avversari con molta piรน energia e che fanno piรน male, mentre inizialmente mi รจ bastato usare uno solo del mio team per farli fuori. Infine mi sento di bocciare anche la scelta di rappresentare il combattimento aereo con un semplice livello superiore a quello terreno; รจ irrealistico e non aggiunge nulla al sistema di combattimento, tranne il poterci lanciare i nemici e attivare una super diversa. Si sarebbero potute cercare tante soluzioni originali, sfruttando possibilmente anche il 3D, invece si รจ preferito tenersi sul classico ma non approfondendo.

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In definitiva Extreme Butoden si mette sulla stessa linea di molti altri giochi dedicati alle avventure di Goku. Se siete grandi appassionati potreste non fare troppo caso ai limiti tecnici e di gameplay, e divertirvi nell’utilizzare i tanti personaggi, provare le super mosse e gridare trasformandovi i Super Sayan. Se invece cercate un picchiaduro con cui mettervi alla prova anche in giro per strada meglio rivolgersi altrove, magari su giochi piรน profondi, solidi ed equilibrati.