Oggi ricorre la Festa della mamma, un evento importante per tutti. È un ruolo importantissimo quello della mamma, in quanto è colei che ci da alla luce e che sopporta tutti i nostri caprici in età infantile. E anche se molte volte potrebbe sembrare che agisca contro di noi, e di come conseguentemente si finisca spesso col discutere “animatamente” con lei, lo fa per il nostro bene. Perché ci ama, come noi lo vogliamo amiamo lei, anche se questo affetto è spesso troppo sottovalutato. Per spiegare bene questo concetto, vogliamo citare una frase di Indiana Jones:
Trattala bene ragazzo, c’è ne una sola e certe volte neanche per molto
Una frase molto profonda quanto tristemente veritiera. Ognuno festeggia a modo suo questa giornata, spesso si porta la mamma a cena fuori (anche se questo in periodo è piuttosto difficile) oppure gli si fa qualche regalo, ma noi di Vigamus Magazine vogliamo omaggiarla raccontandovi di come questa figura sia molto importante anche nei videogiochi, portandovi alcuni esempi da tutte le epoche e piattaforme. Perciò, bando alle ciance, buona lettura e auguri a tutte le mamme, videogiocatrici e non, che ci seguono!
Cooking Mama, un esempio d’insegnamento
Vogliamo cominciare con una delle mamme più iconiche e amate nel mondo dei videogiochi, Cooking Mama. La nostra punta di riferimento si chiama, guarda caso, Mama. Personaggio amorevole e vivace della saga di simulazione culinaria creata da Office Create per Nintendo DS nel 2006. Lei rappresenta quella parte nelle mamme che ha sempre un consiglio pronto per noi, in qualsiasi situazione. Oltre a questo è fonte d’insegnamento, in quanto sarà lei a indicarci la via e ad aiutarci nel preparare prelibatezze di ogni genere. Anche se in questo caso ci si concentra principalmente sulla cucina, e che per alcuni possa sembrare sessista come titolo (in quanto rappresenta lo stereotipo della “donna che deve stare in cucina”), è un perfetto esempio di una mamma che istruisce i propri figli.
Kara, quando l’istinto materno è più forte della propria incolumità
Non poteva mancare uno dei personaggi più profondi e meglio costruiti per questo ruolo, Kara di Detroit: Become Human. Ne abbiamo già parlato in un articolo sul cosa rappresenta, ma ci sembrava doveroso inserirla negli esempi più interessanti e caratterizzati per quel che riguarda “il lavoro” di mamma. Kara è un’androide che, come altri all’interno della storia, infrangerà la “barriera” del suo codice di programmazione per proteggere Alice, bambina della quale fa da balia e che è sotto la tutela di un padre violento e drogato. Kara diventerà deviante, ovvero inizierà ad agire per conto proprio non seguendo più la sua originale funzione, quando quest’ultimo tenterà di picchiare la piccola. Sarà pure una macchina, ma dimostra molto più amore di tante altre persone umane. Non a caso le scelte che intraprenderemo nella sua run saranno tutte inerenti e concentrate sulla protezione ed il bene di Alice. Lei fa deve far ricordare a tutti noi, come le decisioni più difficili prese dalle mamme siano fatte esclusivamente per i loro figli.
Non a caso abbiamo detto nel titolo “propria incolumità”, perché nel mondo di Detroit: Become Human già gli androidi non sono visti di buon’occhio dalla gente, e i devianti sono quelli più temuti ed odiati. Kara è un incredibile esempio di figura materna proprio per questo: pur sapendo i rischi che avrebbe corso, e correrà in corso d’opera, è disposta a tutto pur di salvare e dare una vita migliore “alla sua bambina”.
Ana Amari, il complicato equilibrio tra lavoro e famiglia
Per alcuni sembrerà strano inserire un personaggio come Ana Amari in questa lista, ma in realtà è una scelta preponderata. Lei è uno dei fondatori originali della Overwatch, madre di Fareeha Amari (meglio conosciuta come Pharah) e una dei cecchini più letali del mondo. Lei è l’incarnazione di come spesso le madri attraversino difficoltà enormi, spesso legate al lavoro, per garantire ai propri figli/e un futuro, ma soprattutto nell’essere un esempio di trasmissione dei giusti ideali e di educazione verso di loro. Ana discende da una lunga stirpe di soldati decorati e ne ha passate di cotte e di crude. Ha combattuto per molti anni ed ha visto molte cose, considerate inoltre che Pharah è nata mentre faceva ancora parte di Overwatch. Ma nonostante i doveri di paladina della giustizia, è riuscita a crescere sua figlia e ad infondergli il senso del dovere, dell’onore e del rispetto (che come abbiamo potuto vedere, ha dato i suoi frutti). Ana perciò merita di essere ricordata e festeggiata nella Festa della mamma.
Joyce Price e la pazienza infinita di una mamma
Ora si passiamo ad un gioco apertamente apprezzato e dalla storia molto profonda ed in parte legata, per una delle protagoniste, alla figura materna. Stiamo parlando di Life Is Strange e della mamma di Chloe, Joyce Price. Coloro che ci hanno giocato conoscono bene Chloe, personaggio alquanto eccentrico e spesso irrispettoso di tutto e tutti, comportamento scaturito da un passato duro e dalla difficile vita. Joyce ha sofferto terribilmente insieme alla figlia, in quanto si è ritrovata vedova del marito e di cui si sente responsabile della morte. Nel tentativo di far vivere al meglio Chloe, cerca un altro compagno da amare ed il quale dovrà ricoprire il duro ruolo di patrigno. Chloe mente a sua madre, le manca di rispetto ogni volta, ruba soldi e fa praticamente ogni cliché da ribelle, eppure Joyce la ama incondizionatamente.
La monumentale quantità di pazienza di Joyce quando ha a che fare con una figlia così irrispettosa è la perfetta rappresentazione della infinita calma e condiscendenza di cui le mamme sono dotate. Disposte a sopportare anche gli insulti più pesanti da parte dei figli/e, dovuti o meno alla difficile età dell’adolescenza, e concedendo con gran sorpresa sempre il primo abbraccio o momento d’affetto.
Toriel, un affetto “mostruoso”
Se c’è un gioco che ha sorpreso tutti e che ha al suo interno una delle madri più memorabili dell’ultimo decennio, quello è Undertale. Ovviamente stiamo parlando di Toriel, la mamma-mostro che ci salverà dal “tutorial-trappola” di Flowey all’inizio del titolo. Da quel momento, lei sarà li per guidarci, proteggerci e persino fornirci gli insegnamenti per muoverci all’interno dell’Underground. Toriel ci offrirà un tetto ed un pasto caldo, nonostante la nostra estraneità con quel mondo ed i suoi abitanti. Lei possiede tutte le caratteristiche che una madre ha: essere premurosa, protettiva e gentile.
Ma capiremo ben presto come mai sembra essere già abituata a comportarsi cosi e del perché questa improvvisa maternità per un umano (nemici dei mostri di Undertale). Toriel non è stata in grado di proteggere i suoi precedenti figli ed ora, con un nuovo bambino, è determinata a fare in modo che egli non subisca la stessa sorte. Il rapporto con questa “mamma” potrà cambiare a seconda dell’approccio che il giocatore avrà (proprio come nella vita vera) portandola a dimostrarsi ancor più amorevole o, al contrario, meschina ed egoista.
Eva “Big Mama”, un nome è una garanzia
E concludiamo con una delle madri iconiche, facente parte di un epopea videoludica che mai sarà dimenticata: la saga di Metal Gear Solid. Stiamo parlando di Eva aka “Big Mama“. Si tratta di un personaggio che seppur apparso poche volte all’interno della serie, senza di essa molte cose non sarebbero state cosi profonde e “solide” dal punto di vista della trama. Essa avrebbe voluto avere figli alla vecchia maniera con Naked Snake (Big Boss), ma come ben sappiamo i Patriots avevano altri piani. Eva si offrì come madre surrogata per il progetto Les Enfants Terribles progettato per clonare Big Boss. Diede alla luce i cloni che sarebbero diventati noti come Solid Snake e Liquid Snake. Eva non è una vera e propria madre, ma avrebbe dato di tutto pur di esserlo. Non a caso si è proposta come surrogata e di conseguenza ha sempre visto i due cloni come suoi figli. Si è fatta chiamare Big Mama proprio per indicare quella sua indole materna che avrebbe voluto a tutti i modi esprimere. La frase “la mamma è sempre la mamma” pensiamo sia azzeccata al personaggio, in quanto è stata disposta all’estremo sacrificio pur di aiutare Solid Snake. Una madre forte, decisa e dall’incrollabile volontà e che non ha paura di prendere dei rischi per se stessa.