Star Wars Republic Commando Recensione Versione PlayStation 4 |Ci sono poche saghe in grado di vantare una collezione di videogiochi di qualità come Star Wars può fare. Sin da quando venne trasmesso per la prima volta il primo episodio, Una nuova speranza (in seguito venne rinominato in Episodio IV), nel lontano 1977, si sono susseguiti nel corso della storia dei videogiochi una quantità impressionante di titoli dedicati alla serie. Sebbene ad oggi questa collezione non fa altro che aumentare sia di qualità che di quantità , la nostra intenzione è stavolta quella di scavare nel passato e prendere in considerazione uno dei grandi classici della serie: Star Wars Republic Commando, del 2005.
Recentemente giunto su PlayStation 4 e Nintendo Switch, noi di Vigamus Magazine abbiamo analizzato e completato il gioco, e nei paragrafi seguenti scopriremo insieme il perché questo è considerato un un must play per gli amanti di quella galassia lontana lontana. Prima di iniziare ecco una breve contestualizzazione degli eventi per chi non conosce molto la serie.
Non erano in molti a poter competere con Jango Fett, né a livello di fama né tantomeno di abilità . Conosciuto come il miglior cacciatore di taglie della galassia, venne scelto da Darth Tyranus (il conte Dooku) per fare da modello genetico ad un esercito di cloni, lo stesso esercito che sarebbe presto diventato l’armata più coraggiosa e potente della galassia e, più in là , l’esercito che avrebbe portato all’inesorabile fine dell’ordine Jedi.
Tra quei soldati così speciali, addestrati ad operare nel più ostile degli ambienti e nella più rischiosa delle missioni, ce n’erano alcuni che spiccavano per le loro abilità : progettati per essere superiori in tutto e per tutto ai loro fratelli, venivano chiamati Cloni Commando. Quattro di questi, Sette (o Sev), Scorch, Fixer e Boss, saranno i protagonisti che ci accompagneranno dalla battaglia di Geonosis fino a quella di Kashyyyk (o battaglia di Kachirho).
Agendo nell’ombra e combattendo fianco a fianco, questo gruppo di eroi dimostrerà ai nemici della Repubblica quanto fredda e affilata sia la lama della Squadra Delta. Stiamo per immergerci nei meandri della Guerra dei Cloni, uno dei segmenti narrativi più affascinanti dell’intera saga. Benvenuti nella nostra recensione di Star Wars Republic Commando.
Quattro individui, una sola mente
Star Wars Republic Commando è un FPS che conta molto sull’approccio tattico che il giocatore decide di seguire. Il nostro compito sarà quello di controllare Boss, e di guidare i nostri compagni alla vittoria tramite l’utilizzo di varie strategie. I nostri Commando non rappresentano dei soldati qualunque, ma sono stati duramente addestrati per eseguire i nostri ordini nella maniera più efficiente: abbiamo bisogno urgente di cure ma i separatisti continuano ad aprire il fuoco su di noi? Ordiniamo alla squadra di mettere in sicurezza l’area. I nemici continuano a separare il gruppo per uccidere singolarmente i membri della Squadra Delta? Basta ordinare di mettersi in formazione, ed il problema è risolto.
Il gioco ci offre una grande quantità di approcci diversi, che possono rivelarsi essere la chiave per la vittoria, se utilizzati nel modo giusto. Vogliamo aprire la porta penetrando nel sistema per agire furtivamente, oppure la facciamo saltare in aria ed entriamo ad armi spianate (come vorrebbe ardentemente Scorch)? È una buona idea mettere Sette in quella postazione da cecchino? E se lasciassi Fixer al riparo, per tirare granate in mezzo all’area? Chi andrà a disarmare quel dispenser di droidi? Ogni scelta può ribaltare la situazione, in maniera sia positiva che negativa; l’esito viene dato dalla strategia dei giocatori.
Nonostante sia un gioco del 2005 l’intelligenza artificiale, sia nemica che alleata, è particolarmente reattiva; questa reattività si fa sentire soprattutto con le difficoltà più avanzate: i nostri avversari spesso e volentieri finiranno con l’accerchiarci ed eliminarci se non presteremo attenzione. Comunque fino a quando anche un solo membro della squadra rimane in piedi nulla è perduto.
Se il nostro personaggio finisce a terra possiamo agire in due modi diversi (o tre, se si conta il ricaricare il salvataggio precedente): possiamo ordinare alla squadra di ignorarci e di mantenere gli ordini impartiti in precedenza, oppure di annullare ogni manovra e venire a salvarci. La partita è persa solo quando tutti e quattro i Commando cadono, non è presente un limite di tempo entro il quale possiamo rialzarci. Alle volte quindi la scelta migliore è mantenere i vecchi ordini e aspettare che il resto della Squadra Delta faccia il suo lavoro.
Le scelte tattiche non si limitano solo al nostro modo di agire, dobbiamo pensare bene come utilizzare il nostro equipaggiamento e le nostre risorse. Nel gioco sono presenti quattro armi principali: Il fucile Blaster DC-17m, il modulo da cecchino, il modulo anticarro e il Blaster DC-15m (o semplicemente pistola blaster), più le armi dei nemici che possiamo raccogliere da terra. Le munizioni, sebbene si trovino abbondantemente in giro per la mappa, non sono infinite. Spesso ci è capitato di doverci affidare alla pistola, dotata di colpi infiniti, perché in un modo o nell’altro si finiva senza più una cella d’energia. Credeteci, non è piacevole usare una pistola contro un camminatore ragno.
I nostri Commando sono anche dotati di una vasta gamma di detonatori, adatti ad ogni evenienza. Fin da subito è possibile fare conoscenza con i detonatori termici, le classiche granate dell’universo di Star Wars. Estremamente versatili, non hanno né punti forti né punti deboli. Subito dopo troviamo i detonatori a lampo: perfetti per stordire gli organici, un po’ meno (e vale a dire per nulla) i droidi. In seguito facciamo anche la conoscenza dei detonatori EC, efficacissimi contro gli “amici” di metallo. Infine troviamo i detonatori sonici, che possono essere lanciati come granate o posizionati come mine.
Non dimentichiamoci infine dell’arma più affidabile quando le munizioni scarseggiano o quando siamo abbastanza vicini da fare conoscenza approfondita con uno dei nemici della repubblica. Stiamo parlando della Vibrolama da polso, immancabile nell’equipaggiamento di un Commando.
Piccolo appunto da fare riguardo i controlli: sentono l’età che hanno. Per un giocatore moderno sono sicuramente scomodi, hanno veramente poco in comune con quelli degli fps odierni. Consigliamo quindi vivamente di aprire il menu opzioni e configurare i tasti secondo il modo che vi è più consono, prima di iniziare a giocare.
Figli di Mandalore
La soundtrack merita un paragrafo a parte. Non ci sono molti modi di descriverla, se non con questa parola: eccezionale. In Star Wars Republic Commando non sono presenti solo le classiche colonne sonore che ci hanno accompagnato durante le prime due trilogie, possiamo infatti trovare anche molte OST inedite. Queste ultime sono il punto forte: sono incredibilmente adatte al contesto e, come tocco di classe, sono tutte cantate in mandaloriano. Si, avete capito bene, mandaloriano o, per essere più precisi, Mando’a. La lingua fittizia proprietaria di quel popolo di orgogliosi guerrieri di cui fanno parte anche Jango, Boba Fett, Bo Katan e così via.
Da Vode An (Fratelli Tutti) a Dha Werda Verda (Guerrieri Dell’Ombra), la soundtrack riuscirà non solo a fomentarci durante i combattimenti, ma ci farà sentire parte di quel gruppo di soldati rischianti la vita ma in grado di affrontare interi eserciti con le loro sole forze, ci farà credere di essere dei veri mandaloriani. Una delle cose riuscite meglio in questo titolo è proprio l’atmosfera, in grado di farci sentire in costante pericolo ma al tempo stesso, in maniera quasi ossimorica, anche come una forza inarrestabile. Non c’è molto altro da dire, se non che lavori di questo tipo sono tranquillamente in grado di lasciare a bocca aperta anche chi non è fan della saga.
Un’arma elegante per tempi più civilizzati? Indovina, i tempi sono cambiati
Che dire riguardo alla storia? Che ha colpito nel segno. Se dovessimo paragonare Star Wars ad una delle classiche forme d’arte, non potremmo mai paragonarlo a un quadro o una scultura, poiché l’universo narrativo della saga si è espanso a tal punto che una similitudine del genere, a livello di estensione, risulterebbe riduttiva. Sarebbe più opportuno invece paragonarlo ad un complesso scultoreo o un enorme mosaico, formato da vari tasselli che si incastrano e danno vita alla figura d’insieme.
Star Wars Republic Commando è proprio uno di quei tasselli, e non uno qualunque. Riesce perfettamente a incastrarsi tra L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, sinergizzando tra l’altro alla perfezione con la serie animata Star Wars: The Clone Wars (tant’è che la Squadra Delta appare persino in un episodio della terza stagione). Spesso quando si lavora ad un titolo facente parte di una serie così grande, si rischia di creare qualcosa che risulti contestualizzato in maniera forzata. Bene, possiamo dire con certezza che non è questo il caso.
Noi e i nostri compagni siamo tutti cloni di Jango Fett, vuol dire che abbiamo tutti la stessa personalità ? No, anzi è proprio l’esatto opposto. Boss, Sette, Scorch e Fixer hanno ognuno un carattere diverso, la loro presenza si sente così tanto che, nelle sezioni di gioco in cui veniamo separati dal resto della squadra, è possibile percepire un silenzio assordante, in grado di metterci addirittura a disagio. Dopotutto come si potrebbe andare avanti senza ascoltare Scorch che suggerisce di far saltare in aria porte, portelli, droidi, geonosiani e tutto quello che ci si para davanti?
Per la Repubblica
Giunti nella sezione finale di questa recensione, vogliamo fare una piccola critica al titolo. Sebbene la modalità storia sia avvincente, la mancanza di una modalità multiplayer si sente. Se c’è una cosa di cui questo gioco avrebbe sicuramente giovato, è una modalità cooperativa, anche solo in locale. Giocare la storia principale assieme ai propri amici avrebbe davvero aggiunto molto a vantaggio del gioco.
Per quanto riguarda le performance c’è poco da dire, abbiamo completato il titolo su PlayStation 4 e non abbiamo riscontrato problemi di sorta. In definitiva vi consigliamo l’acquisto di Star Wars Republic Commando: se siete fan della saga non abbiamo dubbi, lo apprezzerete. Se invece non siete particolarmente appassionati non fa niente, il titolo è comunque un fps eccellente.
Star Wars Republic Commando è considerato dagli appassionati della saga un must play, e con tutte le ragioni del caso. La storia perfettamente coerente con la struttura narrativa della serie, assieme all’atmosfera egregiamente realizzata e delle soundtrack sbalorditive, rendono il titolo una vera perla dei suoi tempi. Il gameplay riesce, nonostante l’arsenale non troppo esteso, a risultare sempre interessante e mai ripetitivo, sebbene i controlli risentano parecchio del peso dell’età . Nonostante la campagna singleplayer risulti particolarmente avvincente una modalità cooperativa, anche solo locale, avrebbe veramente giovato. Abbiamo giocato e completato il titolo su un sistema PlayStation 4, e non abbiamo riscontrato nessun problema a livello di performance. In definitiva consigliamo vivamente l’acquisto di Star Wars Republic Commando, sia a chi è appassionato della saga di George Lucas sia a chi non lo è, in quanto il titolo resta in ogni caso un fps eccellente.