Molti di voi si ricorderanno Pacific Rim, un’insolita pellicola nella quale Guillermo del Toro ha dato sfogo a tutto il suo fanatismo distribuendo il rispettivo cinematografico di una siringata di testosteroni. Robot alti decine di metri che prendono a pugni i musi di bestie intradimensionali di egual misura, un soggetto inaspettato per il re visionario dell’horror ispanico che, tuttavia, si è garantito il supporto di un’esaltatissima fetta di mercato. Nonostante i ricavi contenuti ottenuti al botteghino, sin da subito si è pianificato un sequel che portasse avanti la neonata epopea d’azione, ma ora questi piani sembrano essere messi in discussione.
The Hollywood Reporter testimonia come i rapporti tra Legendary Pictures e Universal Pictures stiano degenerando a una preoccupante velocità . Le voci di corridoio sostengono che le cause degli attriti siano dovute a motivazioni personali (il produttore Thomas Tull si sarebbe preso troppi meriti per il successo di Jurassic World), ma resta il fatto che Universal abbia deciso improvvisamente di chiamarsi fuori dal reboot/prequel di King Kong, ostracizzando anche qualsiasi eventuale cross-over con il redivivo Godzilla. La diatriba si estende anche ai due film nelle mani di Del Toro Il distributore pare infatti aver deciso di ritirare il proprio investimento perché giudicato pericoloso, obbligando Legendary Pictures a finanziare completamente Crimson Peak e a sospendere a tempo indeterminato Pacific Rim 2. Pacific Rim 2 era stato precedentemente posticipato al 2017 e, a questo punto, sono molti a mettere in dubbio la buona riuscita del progetto.
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