Hearthstone guida ai migliori deck – Ramp Paladin

Grande è meglio, possibilmente grande e cattivo, con un pizzico di “esplosivo”. Troppo? Forse, ma non se avete deciso di giocare con Ramp Paladin, il deck di Hearthstone che ridefinisce il concetto di RABBIA (anche più dellEnrage Warrior) e fa gridare all’avversario “sì dai, un po’ di più, più grande. Non ti sembra già abbastanza?”. Il Ramp Paladin sta spopolando nel web e nella ladder grazie a un mix perfetto di spettacolarità, rateo di vincite e fascino innato delle carte utilizzate, per esibirsi in mosse relativamente semplici, ma tremendamente efficaci. Non avete mai desiderato arrivare velocemente al turno 10 come adesso, e non saprete cosa sia la Coulrofobia finché non vi sarete addentrati nei meandri di un deck davvero fuori… fuori di testa, fuori dagli schemi, e anche fuori dal meta, oggi così rapido e implacabile. Con il Ramp non vincerete le partite: le sc…hiaccerete. Forte. Oppure, verrete da esse schiacciati in brevissimo tempo.

Hearthstone Ramp Paladin, la lista

RAMP IT UP
Classe: Paladino
Formato: Standard
Anno della Fenice

2x (1) Scopa Animata
1x (1) Sfera della Sapienza
2x (2) Bacchettaia
2x (2) Cavalcagranchi
2x (2) Domadraghi Scagliarossa
1x (2) Murgur Murguglio
1x (2) Zefris il Grande
1x (3) Canna da Pesca dei Fiocaluce
2x (3) Condottiero Murloc
1x (3) Ser Barov
1x (4) Gran Badessa Alura
2x (4) Murloc Volante
1x (4) Nozdormu l’Eterno
2x (7) Orco Forzuto
2x (8) Pesci in Faccia
2x (9) Pagliaccio della Fiera
2x (10) Colosso della Discarica
1x (10) Coniglio di Lunacupa
1x (10) N’zoth, Dio degli Abissi
1x (10) Y’shaarj, il Profanatore

Per utilizzare questo mazzo, copialo negli appunti e crea un nuovo mazzo in Hearthstone
AAECAZ8FCvyjA4etA/u4A/y4A4/OA5PQA8PRA5vYA/zeA73hAwqnCJupA/O7A5XNA/7RA4fUA/7bA/neA+bhA5HkAwA=

Hearthstone Ramp Paladin

Hearthstone Ramp Paladin, la strategia di base

Nozdormu l’Eterno diventerà il vostro migliore amico. La carta che se pescata vi farà esclamare “yes”, stampandovi un sorriso a 32 denti in volto. O meglio, a 10 denti, tanti quanti i cristalli di mana che sbloccherà a costo 4. E poi, è un 8/8, non proprio bruscolini. Il punto è che nel Ramp Paladin, la parola principale è proprio Ramp: l’atto di aumentare i vostri cristalli di mana il prima possibile. Non potendo contare su un Ramp graduale come quello del Druido, il Paladino “si accontenta”, e gioca carte come Domadraghi Scagliosa, un Murloc che, quando muore, ci fa pescare un drago dal mazzo. E indovinate quanti ne abbiamo? Esatto, uno solo: Nozdormu. Quindi va bene, il vostro compito principale è pescare e giocare Nozdormu, e poi? Anche l’opponent beneficerà dell’aumento di mana ovviamente: come vinciamo a questo punto? Semplicissimo: giocando in grande, più in grande possibile, prima possibile. Nota a margine: nel corso di un duello “mirror” contro un altro Ramp Paladin mi raccomando, aspettate che sia l’avversario a giocare Nozdormu. I cristalli che sbloccate diventeranno attivi per voi solo il turno dopo che è sceso in campo. Se lo giocate per primi, quindi, permetterete all’opponent di giocare i propri giganti prima di voi, mettendovi in difficoltà.

Le carte grandi e grosse, del resto, non mancano nel deck che vi proponiamo. Il Colosso della discarica è semplicemente imbarazzante, così come Orco Forzuto, che, insieme al Pagliaccio della Fiera, compongono una delle strategie vincenti del deck, basata su carte con corruzione e Y’shaarj, il Profanatore. Non serve che vi spieghi come funzioni, l’ho già fatto parlandovi del Corrupt Warlock qualche settimana fa. Giocate Pagliacci e Colossi con corruzione, poi prendete Y’shaarj e recuperate i suddetti a costo zero, con corruzione già attiva. E che corruzione: il pagliaccio vi riempirà la board di sue copie con provocazione 4/4 (da cui la Clourofobia che vi dicevo nell’intro: un incubo per chi ha paura dei clown!). Pensate che nel Ramp Paladin trova gioco persino il terribile Coniglio di Lunacupa, un 1/1 che fa danno a tre creature contemporaneamente, e che ha assalto e veleno. Incontrastabile ovunque, ma ottimo nel Ramp Paladin. Il suo costo 10, infatti, attiva le corruzioni dei Pagliacci della fiera che avete in mano. Inoltre è una Bestia, l’unica che avete nel deck. Questo significa che quando giocherete N’zoth, Dio degli Abissi, che evoca una creatura per ogni tipo morto sul vostro lato della board, tornerà in campo prontissimo a rimuovere nuove minacce dal terreno per voi. Piccolo, orribile, ma fedele: chi l’avrebbe mai detto?

Hearthstone Ramp Paladin

Morgggghl!

Ultimi ma non per importanza, ci sono i servitori più dedicati che il Paladino abbia mai avuto: i Murloc. Sono tanti, sono belli, sono arrabbiatissimi e più che decisi a distruggere i sogni di gloria di chiunque gli si opponga. Tralasciando gli effetti singoli di ciascuno, il loro obiettivo principale è calare sul campo tutti insieme appassionatamente con un Pesci in faccia ben giocato. A costo 8, Pesci in faccia evoca sul terreno ben 7 Murloc presi dal deck. E con Condottiero Murloc pronto ad aumentare il loro attacco, Cavalcagranchi (1/4 assalto furia del vento) e Murloc Volante (4/3 assalto, quando muore mette una sua copia in mano) non vedono l’ora di fare il loro lavoro: seminare in giro un macello bestiale. Un ultimo monito giunge infine: se sbagliate a giocare Zephiris, per voi è la fine…

Citazioni disneyane a parte, perché mai mettere una carta da Highlander in un mazzo che ha ben più di qualche duplicato? Semplice: proprio in virtù di Pesci in faccia. La doppia copia della carta evocatrice di Murloc faciliterà lo svuotamento del deck dai duplicati, consentendovi di giocare agevolmente Zephyris con il suo devastante effetto salva-vita. Ma non fate come me, che ben più di una volta agli inizi lo giocavo senza sincerarmi delle carte rimaste nel mio mazzo, sprecandolo. Tenetelo in mano per l’end-game, e non ve ne pentirete. End game che, ve lo ripeto, vorrete arrivi più velocemente possibile, specialmente in un meta così veloce e aggressivo. I vostri peggiori nemici sono i deck che infliggono tanti danni nei primi turni di gioco, quando voi sarete per lo più sguarniti di risposte. Piuttosto che attaccare “face”, quindi, preferirete mantenere il controllo della board finché non potrete calare i vostri assi nella manica da 10 mana. Siate strategici, e pazientate… arriverà anche il vostro turno di gridare “beccati ‘sti pesci” all’avversario! Oh, sempre con sportività, è ovvio…