Deserti incontaminati, corse mortali e tutta l’adrenalinica azione che contraddistinguono la pluripremiata e famosa opera cinematografica di George Miller, dal 1979 a oggi, trovano finalmente il più degno degli eredi con un titolo capace di catapultarci in quell’ambientazione post-apocalittica dove l’unica regola ancora in vigore è la sopravvivenza e il tuo migliore amico e solo vero amore è un’arrugginita ma sempre fedele auto; un’open world squisitamente vasto e liberamente esplorabile, un sistema di combattimento sicuramente troppo ben noto ma pur sempre abbagliante e impareggiabili inseguimenti dove tutto è lecito, rendono Mad Max, l’opera sviluppata da Avalanche Studio e pubblicata dalla ben nota Warner Bros Interactive Entertainment, un titolo tutto da scoprire, ricco di testosterone, e pronto a regalare innumerevoli ore di gioco a tutti i fan di questo intramontabile mito.
Ci troveremo a vestire i panni (sporchi) di Max Rockatansky in un disperato viaggio alla ricerca di vendetta e una vita che non riesce ad abbandonare; sopravvissuto all’attacco del signore della guerra Scabrous Scrotus, nome che probabilmente non potrà che strappare una strozzata risatina, ma ormai sprovvisto della sua inseparabile auto, Max si troverà , volente o nolente, a collaborare con un deforme essere dall’ineguagliabile talento per la meccanica che non esiterà ad usare per colui che vedrà come unico e prescelto salvatore. Se da una parte la storia, completamente slegata dai film nonostante i chiari riferimenti e la presenza di un paio di personaggi, sembra essere scontata e davvero troppo lineare, è innegabile l’ottimo lavoro fatto nella realizzazione e caratterizzazione dei personaggi: ogni abitante di quelle desertiche lande riesce ad offrire una profondità piacevole e sorprendente, spingendoci ad ascoltarne i dialoghi con rinnovata attenzione. Non posso non citare Jeet, il leader di un’importante fortezza situata nel Grande Bianco, il cui disturbo psicotico che lo rende mentalmente instabile misto ad un aspetto malaticcio e un’ambizione incontrollata lo hanno ben presto reso, per me, un personaggio da tenere bene in vista nell’arco della storia, curioso più che mai di sviscerarne passato, presente e futuro. Come lui, tanti altri personaggi sono profondamente ben caratterizzati, vantando una personalità ed un comportamento incredibilmente ben curati e perfettamente in linea con l’ambientazione che calcano; è vero, la trama è quella che è, ma grazie ai suoi attori possiamo chiudere tranquillamente un occhio.
Tutt’altro discorso per il gameplay, ricco e corposo, capace di regalare davvero moltissime ore di divertimento grazie alle molteplici opportunità che il titolo offre. Come abbiamo già menzionato, Mad Max è un open-world indiscutibilmente ampio e liberamente esplorabile, capace di fare delle autovetture e di tutto ciò che ne consegue uno dei suoi punti di forza; se siete amanti degli inseguimenti, dei tallonamenti, degli abbordaggi e delle immancabili e appaganti esplosioni alla Michael Bay, questo titolo saprà regalarvi momenti di puro piacere! Sfrecciare tra le dune della Gola di Sabbia, le zone petrolifere delle Fauci Nere o le strette spire di Cadavanaugh è dannatamente appagante, ma ciò che lo rende ancora meglio è la possibilità di incrociare vetture avversarie che non esiteranno ad inseguirci, buttarci fuori strada o abbordarci senza pensarci due volte, un autentico invito a nozze per noi pirati della strada, che non esiteremo affatto a porre fine alle loro esistenze nei modi più disparati: dal classico ma sempre efficace disarcionamento verso una roccia all’arpionaggio pezzo per pezzo (pilota incluso), dal buon vecchio colpo di fucile a canne mozze in pieno serbatoio all’incredibilmente appagante turbo che ci spingerà alla massima velocità e ci permetterà di distruggere da parte a parte l’ignara nemesi. Tutto ciò e molto altro sarà possibile metterlo in pratica con la nostra ineguagliabile Magnus Opus, una macchina speciale che ci è stata regalata dall’inseparabile Chumbucket, completamente personalizzabile dalla carrozzeria ai cerchioni, dagli speroni al motore, dai trofei di guerra alla griglia da speronamento, e se questo non fosse abbastanza potremo sempre “prendere in prestito” le vetture avversarie, portarle nella nostra base e renderle a tutti gli effetti nostre, offrendo un catalogo di scelta di oltre quaranta modelli diversi in giro per il mondo di gioco!
Se il gameplay in auto riesce ad incatenarci al volante con un sadico ed appagante ghigno sul volto, diversamente suonerà la campana per le sessioni a terra; per quanto esteticamente belli da vedere, i combattimenti a pugni e attrezzi vari risulteranno decisamente troppo familiari, così noti da costringerci a chiedere se effettivamente non valeva la pena impegnarsi un po’ di più su questo fronte, indiscutibilmente importante. Cazzottoni e proiezioni saranno i nostri alleati più fidati mentre affronteremo orde di nemici che dovranno essere battuti a ritmo di colpo e parata: sicuramente tutto bello e scenografico ma decisamente troppo simile a tanti altri titoli, primo tra tutti Batman, con la sola differenza che il nostro Max, per quanto belloccio e tenebroso, non sarà mai Batman! Dopo qualche colpo ben assestato entreremo in uno stato di cieca furia degno del più letale dei berserker, che ci permetterà di infliggere più danni, mettendo a segno colpi visivamente dolorosi e parecchio mortali; varie armi potranno essere trovate ed utilizzate, offrendo un arsenale più ampio per le sessioni di sciacallaggio, ma a conti fatti il combattimento a terra, per quanto ben fatto, non riesce ad essere così emozionante e appagante quanto quello in auto, troppa disparità d’attenzioni? Fortunatamente, però, il tutto si amalgama bene non lasciando troppo amaro in bocca; probabilmente si è deciso di porre l’attenzione più sulla spettacolarità visiva che sull’impegno e alle energie da concentrare sul controller, c’è chi avrebbe preferito il contrario (molti) ma l’insieme funziona.
Valuta indiscussa del gioco sono gli Ingranaggi, vera e propria moneta di scambio per ogni nostro acquisto; facilmente rintracciabile in giro per il mondo e nei punti di sciacallaggio, luoghi contraddistinti dall’apposita icona sulla mappa in cui è possibile raccogliere qualche ferraglia e far sanguinare la faccia di qualche malcapitato, con essi potremo migliorare le nostri basi, aumentare le prestazioni della nostra vettura ed equipaggiare il nostro Max con nuove tecniche e armature. La personalizzazione è sicuramente una caratteristica importante di Mad Max, e per potercene avvalere come si deve diventa necessario andare in giro come cani randagi alla ricerca di risorse, qualsiasi tipo di risorse, cibo, acqua e benzina compresi; per dare un’ulteriore senso di sopravvivenza, pur non diventando affatto un survival, si renderà necessario trovare viveri quali cibo e acqua, che fungeranno però da mera ricarica dei punti vita, oltre che benzina raccolta in taniche, che potremo utilizzare per fare rifornimento sul posto, immagazzinarle sulla vettura o utilizzarle come vere e proprie granate improvvisate. Sempre durante le fasi di sciacallaggio e di esplorazione, sarà possibile ritrovare dei “Reperti Storici”, vecchie fotografie, cartoline bruciacchiate e lettere sbiadite risalenti a tempi ormai dimenticati e che permetteranno di raccontare una minuscola storia che non appartiene più a nessuno.
Mad Max offre davvero tante cose da fare, molte delle quali risultano opzionali al fine del completamento della storia, ma di cui non potremo fare a meno per godere appieno del titolo; le gare di corsa, vere e proprie competizioni, sono un valido esempio e vengono giostrate dall’abile e curiosa figura di Crow Dazzle, la ricerca di nuove automobili da aggiungere alla nostra collezione, la possibilità di aumentare il nostro rango e la nostra fama progredendo con le azioni che compiamo, la lotta territoriale tra clan per il predominio di una zona, l’aiutare o terminare gli indifesi, le fasi di cecchinaggio, i disperati inseguimenti dei convogli nemici capaci di droppare autentici trofei da mettere in bella vista sulla nostra auto, la ricerca e disattivazione delle mine anti-uomo con il nostro fidato cane, l’abbattimento di veri e propri spaventa-passeri di carne e metallo, l’ottenimento di gettoni da scambiare con il misterioso Griffa in cambio di ulteriori potenziamenti, i punti di controllo visivo accessibili mediante pallone aerostatico, la modalità fotografica che ci permette di scattare screenshot personalizzati con l’aggiunta di loghi, cornici e filtri, e tanto, tanto altro ancora. Tutti questi elementi permettono a Mad Max di essere un titolo capace di regalare innumerevoli ore di gioco oltre che un’esperienza perfettamente uniforme all’universo della saga a cui appartiene, e scusate se è poco.
In conclusione Mad Max è un titolo capace di farsi valere dedicato a tutti quei fan del film e dell’opera di George Miller, risultando essere un tributo assolutamente degno dell’onere che porta; un’ambientazione fedele e davvero ben riprodotta, un sistema di combattimento in auto coinvolgente e ben curato capace di coprire le lacune di quello a terra, una storia non particolarmente brillante ma che riusciamo ad apprezzare grazie alla profondità e alla caratterizzazione dei suoi protagonisti e dei doppiatori d’eccellenza scelti, e un’esperienza di gioco capace di donare decine di ore di intrattenimento grazie alla possibilità di cimentarsi in ricerche secondarie, sciacallaggi, competizioni, collezioni e progressioni, fanno di Mad Max un gioco che vale decisamente la pena provare; forse non spiccherà in originalità e in più di un’occasione risulterà palese un prestito preso qua e là , ma in qualsiasi modo decidiate di cimentarvi in quest’avventura, che siate o meno dei fan del genere, indiscutibilmente riuscirete a divertirvi e ad apprezzare tutta la carica, la grinta, l’energia e l’adrenalina che avete vissuto nei film e che ora potrete liberamente rivivere a modo vostro.
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