Crown Trick Recensione – Un bellissimo brutto sogno

Versione PC

Crown Trick Recensione PC | Viaggiate con la mente e ripensate a tutte le volte in cui siete dolcemente caduti tra le braccia di Morfeo dopo una lunga e faticosa giornata… che bella sensazione. Sono certo però che più di una volta nella vita vi sarà successo, proprio nel cuore della notte, di fare un brusco ritorno alla realtà per colpa delle vostre paure più profonde manifestatesi in un terribile incubo. Se vi fosse concessa la possibilità di lottare e di ribellarvi all’oscurità, accettereste di affrontare i vostri mostri? Il team di NExT Studios ha pensato bene di equipaggiarvi con incantesimi, pozioni magiche e corpi contundenti di ogni forma e dimensione per riuscire nella vostra missione. Crown Trick, titolo appartenente al vasto mondo degli RPG roguelike, vi farà letteralmente sognare, e che voi ci giochiate su PC o Nintendo Switch, aspettatevi in ogni caso di morire, morire e morire ancora, fin quando le tenebre non svaniranno dal Reame degli Incubi. Se siete amanti del genere e a caccia di nuovi giochi per la vostra collezione, vi assicuro che siete nel posto giusto al momento giusto. Non ci resta dunque che “addormentarci” insieme in questa nuova recensione. Buona lettura!

Crown Trick, fedele al genere degli RPG a turni, fa sicuramente del gameplay il suo punto di forza, ma a differenza di molti altri titoli comparabili, questo gioco ha saputo riservare alla trama un’ottima fattura e una piacevole scorrevolezza che hanno reso l’esperienza videoludica più viva e coinvolgente. La nostra eroina Elle, tormentata dagli incubi, si ritrova intrappolata nella dimensione del Realm of Nightmares, ed in compagnia della sua guida dal semplice nome di Crown, è costretta a far piazza pulita delle entità maligne e dei mostri presenti nel reame per poter uscire da questo loop senza fine e tornare finalmente alla realtà. I due personaggi principali sono spesso protagonisti di dialoghi cinici e divertenti, utili a una buona comprensione delle vicende. È facile inoltre distinguere nettamente le loro personalità: la piccola ma potente corona è un essere onnisciente dallo spiccato senso dell’umorismo, al quale gli umani non vanno per nulla giù per via della loro “inferiorità”; al contrario, Elle invece si mostra come una ragazzina cauta e diffidente, ma molto intelligente. Il mix di questi caratteri rende ogni battuta interessante al punto da sentirne la mancanza in alcuni frangenti in cui il gameplay prende totalmente il sopravvento. Purtroppo però, per apprezzare a pieno il comparto narrativo di Crown Trick, dovrete masticare un po’ di inglese: niente lingua italiana.

 

“Il mondo non è un posto molto comodo se si ha un incubo da affrontare.”

 

Strategia, turnazioni, dungeon generati randomicamente a ogni morte e sistema di livellamento delle armi, in Crown Trick c’è tutto quello che un giocatore di questo genere si aspetta. Scendendo nei dettagli però, troviamo alcuni elementi che implementano il classico combat system RPG. Il Regno degli Incubi è composto da una serie di piani ed ognuno di essi è formato da stanze contenenti nemici, ricompense e boss da sconfiggere. Ad ogni azione del giocatore corrisponderà una reazione dei nemici che si muoveranno e ci attaccheranno all’interno della vasta scacchiera immaginaria di ogni stanza. Per combattere avremo a disposizione un’ampia gamma di armi che, in base alla loro rarità e tipologia, avranno più o meno efficacia sui nostri avversari. Oltre agli attacchi base, potremo utilizzare ben quattro incantesimi per infliggere danni ai nemici oppure per indurli in un particolare stato fisico, come avvelenamento, scottatura o paralisi. Tra gli elementi distintivi di questo titolo vi è il Blink, una sorta di teletrasporto che Elle è in grado di eseguire durante un combattimento: una skill essenziale ed estremamente utile che ci permetterà di districarci in situazioni che a volte possono farsi complicate, il tutto senza sprecare turnazioni.

Crown Trick

Le possibilità concesse dall’utilizzo combinato di questi elementi portano il giocatore a dover ragionare sulla migliore strategia da attuare e spesso sono eseguibili combo creative e variopinte che difficilmente si ripeteranno nel corso della storia. Il nostro equipaggiamento cambierà e potrà essere migliorato con l’avanzare dei livelli, mentre dopo aver sconfitto un boss ne acquisiremo gli attacchi magici che lo caratterizzano. Altro punto di forza di un gameplay già vivo e divertente è la dinamicità del terreno di gioco: ogni stanza è diversificata da un tema principale che condiziona tutta l’ambientazione al suo interno. Ecco quindi che troveremo cascate d’acqua e polpi assassini nel dungeon delle profondità marine, e scariche elettriche pronte a stunnarci nei laboratori degli scienziati pazzi. Se adottiamo le giuste strategie però, potremo utilizzare gli elementi di ogni scenario a nostro favore, danneggiando persino i nemici in battaglia. Il tutto è racchiuso in un’interfaccia abbastanza semplice e intuitiva capace di restituirci tutte le informazioni più importanti in un solo sguardo.

Crown Trick

Crown Trick non è tuttavia un gioco perfetto. Per quanto ben concepito e realizzato, bisogna dire che il titolo soffre di alcune piccole pecche che influenzano inevitabilmente il giudizio finale. Elle si ritroverà spesso a dover affrontare sfide impossibili in battaglie impari e già scritte, a causa di un armamento non adatto alla forza del nemico. Un bilanciamento poco efficacie insomma, dovuto appunto alla generazione casuale dei dungeon e dei nemici al loro interno. È possibile infatti che dopo solo pochi minuti dall’inizio di una partita vi ritroviate ad affrontare uno dei boss più complessi senza un equipaggiamento all’altezza della sfida. Questo aspetto potrebbe sicuramente essere stimolante per i giocatori non nuovi a questo tipo di dinamiche e allo stesso tempo estremamente scoraggiante per tutti gli utenti che si affacciano per la prima volta al genere, ai quali mi sento di sconsigliare questo titolo come prima esperienza. Tecnicamente il gioco è quasi perfetto se non per qualche breve calo di frame rate riscontrato nella fasi di azione più frenetiche.

Crown Trick

I ragazzi di NeXT Studios hanno svolto però un lavoro incredibile sul lato artistico che vi farà facilmente dimenticare qualche FPS perso qua e là. La cura nei dettagli accompagnata da uno stile fresco, pulito e colorato rendono Crown Trick un vero piacere per gli occhi. Ogni movimento, attacco o interazione risulta sempre sinuoso e ben accompagnato da un effetto sonoro dedicato. Ottima anche la soundtrack che vi intratterrà durante tutte le fasi del gioco, con musiche non troppo ripetitive e orecchiabili. Insomma, il team di sviluppo cinese ha saputo distinguersi nettamente dai titoli di questo tipo anche e soprattutto per il comparto grafico, dimostrando grande passione e ambizione nel progetto. Caratteristiche ricorrenti che troviamo anche in altri titoli di loro mano come Iris.Fall, Biped e Unheard. 

 

“Sogno o son desto?”

 

Siamo ormai giunti al capolinea ed è il momento di tirare le somme. Che dire, Crown Trick è un videogioco che merita per tanti aspetti. Ottime sicuramente la trama e la sceneggiatura, aspetti difficilmente trattati così bene prima d’ora in un gioco di questo genere. Il gameplay energico, divertente e supportato da un comparto grafico fantastico ha saputo distinguersi grazie ad alcune piccole chicche. Forse a volte troppo difficile ed estremamente frustrante, con tante, tante morti prima del grande senso di soddisfazione che proverete dopo averlo completato. Peccato per la lingua, come abbiamo già detto, ancora una volta niente italiano. In conclusione, va fatto un grande applauso a NeXT Studios per l’ottimo lavoro svolto, e vi assicuro che se queste piccole problematiche non vi spaventano, Crown Trick è assolutamente un titolo da giocare e gustare, mostro dopo mostro. Approvato!